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Supernatural – Recensione 13×09

Bentornati ad un’altra recensione di Supernatural, stavolta parleremo del nono episodio della tredicesima stagione, The Bad Place, che è stato praticamente il preludio dello spin – off ed un giusto finale di metà stagione, che ha introdotto i nuovi mondi in cui verrà ambientata la seconda parte.

Ricapitoliamo

I mondi sono essenzialmente tre: nel primo, i Winchester vivono in una realtà in cui i mostri esistono e loro devono cacciarli, Castiel e Lucifero sono segregati all’Inferno da Asmodeus; nel secondo, il mondo alternativo, sono intrappolati Mary e Jack, Michele è un angelo malvagio e brutale a capo di tutto, la guerra va avanti continuamente; nel terzo, il cosiddetto “brutto posto” (The bad place), chiamato così da Kaia, i Winchester sono ora intrappolati, i dinosauri non si sono mai estinti e c’è qualcuno celato nell’oscurità che desidera fare loro del male, così come è capitato a Kaia.

Riavvolgiamo un attimo il nastro e ripartiamo dall’inizio, però.

Il ritorno di Jack

Sia i Winchester sia gli angeli sono alla ricerca di Jack, ma per fortuna i fratelli riescono a trovarlo per primi. Jack era andato via con l’intento di imparare a controllare i propri poteri e cercare il modo per far ricongiungere i due fratelli con Mary. Così, arriva a Kaia, una ragazza che attraverso i sogni può viaggiare fra i mondi e se riuscissero a collaborare, potrebbero andare nel mondo in cui Mary è attualmente rinchiusa da Michele, assieme ai fratelli, per salvarla. Tuttavia, c’è un piccolo problema tecnico: Kaia non vuole tornare in questo brutto posto, perché lì le verrebbe fatto del male. Per questo motivo ho trovato esagerata la reazione di Dean, che la costringe ad aiutarli minacciando di spararle se non lo facesse: ha appena scoperto che sua madre è viva e possono salvarla, teme che stia sopportando delle torture atroci come è accaduto a lui all’Inferno, tanto che ha una specie di attacco di panico mentre gli altri parlano dietro di lui con voce attutita e ha perfettamente senso, ma non gli dà motivo per urlarle contro e forzarla ad agire (fra l’altro mi sembra sempre strano il comportamento di Dean in certe situazioni in questa stagione, ma sorvoliamo su questo).

Mentre sono in auto, assistiamo a due scene molto importanti fra le coppie. Davanti, Dean dice a Sam che aveva ragione riguardo alla madre e si pente di non averla cercata per tutto quel tempo. Praticamente si scusa con Sam per non avergli dato retta per tutta la prima parte della stagione ed afferma di voler fare tutto quello che è in loro potere per recuperare Mary.

Dietro, Jack dimostra di essere cresciuto come personaggio e di aver compreso gli insegnamenti dei Winchester e di Castiel (e di Kelly), ovvero di poter essere una brava persona che compie delle buone azioni nel mondo grazie ai suoi poteri e cerca di impartire questo valore anche a Kaia – la quale sarà presente nello spin – off, ricordiamocelo -.

Inoltre, c’è un momento molto dolce in cui Jack rivela che loro sono una famiglia, lui, i Winchester e Castiel ed è stato molto bello sentire Dean replicare di essere d’accordo con lui.

Angeli in guerra

A questo punto, i quattro si ritrovano inseguiti dagli angeli, mentre cercano di raggiungere il luogo in cui Jack e Kaia potranno collaborare per raggiungere il mondo alternativo in cui c’è Mary. Viene mostrato un nuovo lato degli angeli, il lato militare, di cui abbiamo spesso sentito parlare, ma che abbiamo visto poco: si mettono in formazione e cercano, tutti insieme, di distruggere i sigilli che li bloccano, all’esterno della nave in cui i Winchester, Jack e Kaia si stanno nascondendo. Nel frattempo, notiamo che Dean chiede scusa a Kaia per averla coinvolta in tutto ciò, dato che non è la sua guerra (e qui lo riconosco davvero).

Purtroppo, alla fine, Jack finirà nel mondo alternativo assieme a Mary, Kaia da sola sulla terra accanto ad una strada sulla quale ci sono degli strani segni, i Winchester nel brutto posto in cui a quanto pare i dinosauri non sono mai morti per sempre e degli angeli rimarranno solo le ombre delle loro ali, come disegnate con il carboncino, sui muri.

Patience

Vorrei spendere due parole per Patience, personaggio che sto apprezzando sempre di più. Ha ormai accettato il suo lato sovrannaturale e sta cercando di fare la cosa giusta (Supernatural ha sempre tenuto particolarmente a rimarcare ciò), perché si sente in dovere di aiutare delle persone che altrimenti morirebbero. Come una vera eroina, purtroppo deve fare i conti con l’altro lato della medaglia, ovvero lasciare suo padre e forse anche la scuola, un futuro importante al college, per salvare la vita di molte persone grazie a questa specie di dono o maledizione che ha ereditato. Ed anche qui, è sempre Dean che la chiama, – come scusandosi in un certo senso per averle detto di lasciar perdere quella vita piena di mostri ma alla quale lei è ormai legata volente o nolente -, per riportarla in una nuova realtà da poco scoperta dalla ragazza. Anche lei apparirà nello spin – off e potrebbe davvero compiere delle azioni grandiose.

Bonus:

Il finale di questo episodio mi ha ricordato una particolare scena di un famoso film sui dinosauri…

Supernatural torna il 18 gennaio con il decimo episodio, intitolato Wayward Sisters! Buone feste a tutti!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.