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Supernatural – Recensione 13×16

Bentornati ad un’altra recensione di Supernatural, stavolta parleremo del sedicesimo episodio della tredicesima stagione, ScoobyNatural, il tanto atteso crossover fra Scooby – Doo e Supernatural, che non ha deluso le aspettative, dimostrandosi divertente, ben accurato per quanto riguarda i particolari e soprattutto, fuori dall’ordinario, per via del plot twist finale.

Ma andiamo con ordine.

L’incontro

L’incontro fra la gang ed i fratelli è memorabile, così come quello fra la serie TV stessa ed un cartone al quale ormai siamo affezionati tutti. Parlando del primo fattore: Dean si trova chiaramente a suo agio con i suoi eroi, specialmente con il cane, che è il suo idolo ed ama il cibo tanto quanto lui. Però, nutre anche dei sentimenti verso Daphne, una specie di cotta adolescenziale, che purtroppo non ricambia, perché innamorata di Fred, il quale non viene visto di buon occhio da Dean. Sam, d’altro canto, non li sopporta, anche se ammette, nel corso dell’episodio, di aver visto qualche puntata del cartone. Il ragazzo fatica a capire come possano non comprendere che è tutto reale, sia gli esseri sovrannaturali sia le morti avvenute nella villa, ma Dean glielo spiega con una semplice risposta: è un cartone e loro non sanno di farne parte.

Inoltre, Velma non fa altro che sostenere questa opinione: tutto ha una spiegazione logica – citando addirittura Conan Doyle -, quindi il sovrannaturale non esiste. Alla fine, Sam dovrà mettere da parte l’orgoglio per far credere nuovamente a tutti in questa verità, altrimenti il loro mondo verrebbe notevolmente sconvolto dalla scoperta dell’esistenza di creature maligne.

Parlando di esseri sovrannaturali: l’entrata in scena di Castiel non vi ha ricordato un certo episodio intitolato Lazarus Rising (4×01), nel quale l’angelo è apparso nella serie per la prima volta?

E qui, arriviamo a parlare del secondo fattore: l’incontro fra una serie TV ed un cartone animato, il passato ed il presente. Chi ha visto Scooby – Doo ai tempi, ha fatto un tuffo nel passato, unendo un antico amore, nonché infantile, ad uno nuovo, più adulto e dono della nostra contemporaneità.

Un mistero da svelare

Il mistero che devono svelare durante il corso dell’episodio si rivela essere molto più complesso di quella a cui avevano pensato inizialmente: non è qualcosa di già visto, come sostiene Dean e non termina nemmeno una volta risolto il caso, come dice invece Sam. La storia finisce solo quando si rendono conto di dover capire cosa sta realmente accadendo, cosa si nasconde dietro al fantasma, che non è una persona mascherata, come al solito, dato che con il loro arrivo hanno cambiato le carte in tavole, perché le persone muoiono per davvero. Il fantasma è in realtà un bambino ed il caso continua anche fuori, nella vita reale, dove esistono la sofferenza e le spiegazioni che un cartone non ha il dovere di fornire.

Il finale è stato memorabile: il cattivo della situazione viene arrestato e proprio come nei cartoni, pronuncia la solita battuta e Dean replica quello che dice sempre Scooby al termine della puntata, beccandosi la stoccata di Cas (Dean, tu non sei un cane parlante). Questo è il lieto fine di ogni cartone, che vorremmo ci fosse anche nella vita, mentre quello successivo è il finale – alla Supernatural – che ci tocca più spesso, amaro, perché non sempre possiamo avere la conclusione dei cartoni.

Il colpo di scena finale

Mi si è stretto il cuore, durante questa scena. Fin dall’inizio, Dean parla del fatto che Scooby – Doo rappresenta la sua infanzia, passata a guardare questo semplice cartone animato in televisione, perché gli faceva compagnia mentre sua padre era assente e poi, deve venire a patti con la morte di un povero bambino.

Il coltellino svizzero che legava il bambino al mondo dei vivi viene bruciato da Sam, cosicché lui possa essere libero e non più un fantasma. Hanno risolto il caso, che alla fine si è rivelato anche più facile del previsto, ma rimane l’amarezza di dover vedere una persona lasciare questo mondo troppo presto e solo il dolore negli occhi di Dean, attorniato dal silenzio degli altri due presenti, esplica chiaramente tutto questo.

Bonus

Ecco i nostri beniamini mentre doppiano i propri personaggi. Non ho riso come durante The French Mistake (6×15), lo ammetto, ma è stato davvero un bell’episodio, in cui essenzialmente si sono incontrati la mia infanzia ed il mio presente, inoltre, mi ha fatta sicuramente divertire.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, ossia il diciassettesimo, intitolato The Thing, che andrà in onda su The CW negli USA settimana prossima:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.