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Supernatural – Recensione 13×17

Bentornati ad un’altra recensione di Supernatural, stavolta parleremo del diciassettesimo episodio della tredicesima stagione, The Thing, in cui Ketch ha dimostrato di avere – almeno apparentemente – un’anima, Gabriel è tornato a far parte dei giochi ed i due fratelli si sono dovuti separare per l’ennesima volta.

Ma cominciamo dall’inizio.

Pesce d’aprile

L’episodio si apre con una nota divertente, ovvero uno scherzo fra i due fratelli, il classico “pesce d’aprile“: Dean attacca dei post – it con su scritto “Colpiscimi” o “Stupido” sulla schiena di Sam e le sue espressioni sono a dir poco esilaranti. Mi sono soffermata per un attimo su questa scena, perché per il resto, questo episodio, di ironico, ha ben poco e ci voleva qualcosa che lo alleggerisse un po’.


Con la bocca cucita

C’è violenza, in questo episodio, tanto fisica quanto psicologica. Però, prima di addentrarmi in questa questione, vorrei spendere un paio di parole su Ketch. L’uomo dalla “fregatura sempre pronta” ha dimostrato di avere un’anima e lo afferma egli stesso. In fondo, il suo fine è solo quello di salvarsi la pelle, perché, alla fine dei conti, cerca solamente di scappare da Asmodeus, tanto da sancire un patto con i Winchester per essere protetto. Ketch è un egoista e sempre lo sarà, questo non cambierà mai. Cosa c’è che lo salva, però? C’è che sceglie di allearsi con i buoni, c’è che la sua anima gli serve a distinguere il bene dal mare, perché non è ancora corrotto fino a quel punto. Capisce di dover portare via Gabriele dall’Inferno e di doverlo condurre dai fratelli, perché è la cosa giusta da fare ed Asmodeus non deve arrivare a detenere troppo controllo o potere. Non è uno dei buoni, nessuno gli perdonerà mai le orribili azioni che ha compiuto, ma le parole pronunciate da Asmodeus sono intrise di verità: Ketch sta cercando redenzione e lo sta facendo bene.

Ketch non è l’unico a subire dei pugni in faccia, letteralmente, in questo episodio: anche Gabriele è vittima di Asmodeus, che gli ha fatto qualcosa di indicibile – tanto a livello psicologico quanto a livello fisico -, tanto da provocargli un timore inaudito solo al pensiero di provare a scappare dalla gabbia in cui l’ha rinchiuso. Prova orrore e panico solo alla visione di Ketch con il volto insanguinato, figuriamoci come potrebbe sentirsi, se Asmodeus lo trovasse, dopo essere fuggito. Però, Ketch lo porta via e lui fa ritorno al porto sicuro, al bunker. Sam lo cura e gli scuce la bocca, cosicché possa tornare a parlare, ma qui emette solo dei versi sommessi. Poi, Ketch consegna una boccetta con la sua grazia angelica ai fratelli, senza torcergli un capello.

A questo punto, la curiosità riguardo a cosa possa essergli accaduto e come abbia fatto a passare da uno stato di morte a quello di vivo, è davvero forte. Mi auguro che ci venga svelato tutto nel prossimo episodio.

Fratelli

Non mi stancherò mai di vedere scene in cui Dean e Sam si proteggono a vicenda, perché amo il loro rapporto. Appena questi fantomatici “Uomini di Lettere” – che però non hanno nulla a che fare con l’eredità dei Winchester – rapiscono Sam, Dean si mette subito in azione per recuperarlo. E questo loro attaccamento si rivede alla fine, quando sono costretti a separarsi.

Questi “Uomini di Lettere“, nel frattempo, si presentano a Sam: sono una specie di “setta” che per anni ha tenuto segregato una dea, un mostro, che ha preso le sembianze di una povera ragazza che è stata destinata a fare una brutta fine. Le gesta che compiono queste persone non sono per niente nobili e nascono dalla mente malata di un uomo che avrebbe voluto fare del bene, dopo aver visto le nefandezze della guerra, ma essendo impazzito, non era riuscito nel suo intento, scatenando quindi la reazione opposta. Perciò, queste persone, sono un po’ il contrario dell’eredità dei Winchester, anche se non per propria scelta.

A questo punto, parliamo del fatto che questo mostro orribile volesse far passare il suo amato – un altrettanto mostro tentacolare – da un portale, per donargli poi il corpo di Dean come involucro. Anche questa è una sorta di violenza, perché prendere il corpo di una persona senza il proprio consenso e possederlo per sempre, non è giusto. Gli angeli, infatti, non si comportano in questo modo. Inoltre, le uniche due cose che fa questa dea sono mangiare e riprodursi, quindi userebbe Dean per il secondo scopo. Dean ironizza su questo, perché in realtà la situazione sarebbe molto più grave di così, in quanto viene dimostrato che anche una donna potrebbe fare violenza fisica su di un uomo.

Per fortuna, Sam arriva in tempo e sconvolge tutti i piani della dea. Purtroppo, però, il dio la richiama a sé nell’altro mondo e la ragazza, che non aveva alcuna colpa, non viene salvata, ma condannata. Le espressioni di Sam e Dean dimostrano la paura che avevano di perdere l’un l’altro, oltre al fatto che avevano capito bene la situazione in cui vertevano, anche se mascheravano la paura con il sarcasmo.

Alla fine, Sam e Dean riescono ad avere tutti gli ingredienti che servivano loro per aprire il portale. Dean decide di andare da solo, anche se in seguito Ketch lo segue, perché ha bisogno che nel caso, Sam vada a riprenderlo. Loro due sono gli unici a conoscere il posto, quindi uno deve andare e l’altro deve coprire le spalle al fratello. Nel frattempo, inoltre, qualcuno deve rimanere con Gabriele ed anche se Sam non è d’accordo con tutto questo, ha l’obbligo di restare con lui. Quello che Dean non dice, però, che cela dietro a tutti questi giri di parole è che non potrebbe mai portare a termine la missione, se dovesse essere preoccupato per Sam durante quel frangente. Ma più di questo, Dean non afferma che ha bisogno di sapere Sam al sicuro, perché sarebbe meglio essere condannato all’Inferno per l’ennesima volta, piuttosto che vederlo morire di nuovo e vivere senza di lui.

Questa separazione ha fatto nascere in me un brutto presentimento per quanto riguarda i prossimi episodi, soprattutto perché Dean incontrerà probabilmente Michele e sappiamo che i loro trascorsi non sono stati dei migliori. Prevedo, insomma, guai all’orizzonte, specialmente perché ci stiamo avvicinando al finale di stagione.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, ossia il diciottesimo, intitolato Bring ‘em Back Alive:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.