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Arrow – Recensione 6×06

Ciao a tutti e bentrovati nel nostro blog!
Oggi parliamo del sesto episodio di Arrow intitolato “Promises Kept”, nel quale, ancora una volta, presenzia niente di meno che Manu Bennett nelle vesti di Slade Wilson.
Come ho già detto anche nella scorsa recensione, è impossibile criticare un episodio nel quale c’è Deathstroke. La sua perfezione ci illumina ed io ho già seri problemi a gestire le inquadrature di Oliver.
Comunque, veniamo ai fatti e lasciamo sbollire un po’ gli ormoni iniziando da:

#TEAMARROW

Il #TeamArrow senza Thea Queen, Roy Harper e a malincuore (perché non la sopportavo, non la sopporto e in un ipotetico futuro non la sopporterò) Laurel Lance, non dovrebbe neanche chiamarsi così ma, se a quello che chiamiamo #TEAMARROW leviamo ARROW, resta solo TEAM.
Scherzi a parte, non riesco proprio a tollerare questo gruppo: presi singolarmente i personaggi sono anche ben accetti, ma in gruppo non ce la faccio proprio.
Dinah è una delle più intraprendenti e sto imparando ad affezionarmi a questa nuova amicizia con John, che mi ricorda un po’ quella tra Cisco e Caitlin in The Flash.
Curtis è la copia di Felicity e si sa, l’originale è sempre meglio, ma con le sue T-Spheres qualcosa sta combinando.
Poi c’è lui, Rene.
Finché si parla della figlia, del rapporto divertente che ha con Lance, va bene, ci sta, ma vi giuro che quando esce e spara a vuoto, perché lui spara a vuoto, non riesco proprio a tollerarlo.
Purtroppo ho occhi solo per il team originale che era l’amalgama perfetta, è normale quindi che tutto questo non mi convinca a pieno.
Nonostante ciò, ho apprezzato molto la sincerità di John che si confronta con i suoi amici e gli spiega del tremore. Avrei voluto capirci qualcosa di più e spero di farlo quanto prima ma, nonostante ciò e nonostante John non sia mai stato tra i miei preferiti, vederlo così sofferente nel vedere bruciare la droga dal quale è dipendente, ha ferito anche me.
Felicity, purtroppo, ho notato essere stata un po’ accantonata, e ora più che mai ci sarebbe bisogno di lei. Senza Oliver nel #TeamArrow, la mia ancora è la Smoak.
Viene però interpellata solo sporadicamente e per poco tempo, le sue scene la ritraggono a fare la mamma per William.

ARROW // SLADE

Questi due omaccioni qui sono la ragione per la quale mi sto godendo gli episodi, mi piace la loro storyline e mi piacciono loro due insieme.
Arrow e Slade hanno quello che non vedo nel nuovo #TeamArrow: un passato forte, un’ex rivalità e nonostante tutto, TANTA FIDUCIA.
Comunque, Kane ha preso tutto dal padre: non gli tiene testa e non lo farà mai, ma quando ha ucciso un soldato con una spada ficcandogliela in testa, giuro, ho pensato:

IL PICCOLINO DI PAPÀ.

Nonostante mi piaccia questa eredità pazzoide, il cambiamento radicale che ha fatto Deathstroke potrebbe tranquillamente farlo Kane e, in parte, ci spero per lui.
Ora che Slade ha scoperto di non aver solo un figlio ma ben due, ricomincia la sua ricerca nella speranza che l’altro sia un po’ più sano di mente.
Prima di chiudere questo paragrafo, ci tenevo a dire che il discorso che il nostro Arrow ha fatto a Slade è stato da brivido.
La cosa che ho amato maggiormente è stata il

Thank you kid.

Dopo un discorso come quello che Oliver ha fatto al suo amico Slade tanto “kid” non era, ma si sa, un genitore non vuole mai veder crescere i propri figli e Slade ha letteralmente cresciuto il nostro Green Arrow.

Concludiamo questa recensione con una risata, che ne dite?

Già si detesta William perché ha fatto togliere il cappuccio al padre, ora osa anche interrompere i baci Olicity.
NON CI STIAMO PROPRIO CAPENDO.

Anche Arrow sembra essersi completamente rincgolionito da quando è diventato un padre h24.

Ho preso la decisione giusta sul non essere Green Arrow.
Per William e per me.

Ollie, tu non c’hai capito proprio un c***o.

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!