Blindspot,  Recensioni,  Telefilm

Blindspot – Recensione 3×21

Io non so come iniziare questa recensione di Blindspot, dico davvero. Potrei utilizzare la mia solita e sobria intro, ma nel mio cervello batte solo e soltanto una parola al momento:

RAPATA.

Lo so ragazzi, dovremmo essere professionali, anche se in 21 episodi io e Martina abbiamo fatto a gara per chi lo è meno, ma oggi, oggi ladies and gentlemen, il miracolo è avvenuto quindi godetevi questa recensione che pullula gioie da tutti i pori perché non credo che avremo un happy ending nel prossimo episodio.

Detto questo, credo di aver tergiversato abbastanza: iniziamo subito a parlare di Defection.

ROMAN

Iniziamo dicendo che questo episodio mi ha fatto letteralmente morire dal ridere. Roman ha capito che in Blindspot c’è sempre un “another attack in New York” e giustamente si è preso gioco di questa situazione assurda, infatti ha pensato di nascondere in un attentato un duplice omicidio. Come si fa a non amarlo?

Il suo intento era colpire il re del Kambezi e la presidentessa dell’Oden per fare in modo che un oleodotto passasse nella terra acquistata proprio da Crawford. La bomba al Little Sky era solo un diversivo, ma alla fine ci ha permesso di vedere gli sguardi di Reade per Tasha e il sorriso di quest’ultima per il suo collega. L’AMORE. In tutto questo il nostro Roman è bello come il sole ma malato, e anche se non riusciamo a capire chiaramente quali caspita di problemi abbia, davanti al suo sorriso dimentichiamo TUTTO.


SHEPHERD

A proposito di questo bimbo dolce, parliamo anche della sua mamma adottiva che oggi è tornata a rompere i coglio-… cioè, è tornata in Blindspot. Abbiamo rivisto Shepherd e, pensate un po’, la prigionia le sta facendo davvero bene! Ci è voluto un po’, ma da quella bocca sono finalmente uscite delle frasi davvero sensate:

ROMAN HA BISOGNO DI REMI.
SE UNO DEI DUE MUORE L’ALTRO MUORE CON LUI.

Il rapporto tra i due fratelli è travagliato come pochi, ma si vogliono un bene dell’anima infatti anche Jane ha dovuto confermare le parole della madre. Qualora Roman dovesse morire una parte di Jane morirà con lui. Proprio davanti a queste parole mi sono soffermata a pensare: e se quel famoso messaggio criptato, “ONE OF US GIVES OUR LIFE”, roba che tatuaggi di Jane levatevi proprio, si riferisse proprio a Roman e conseguentemente ad una parte di Jane?
Sappiate che io e Martina siamo già pronte con torce e forconi qualora qualcuno faccia morire il nostro fidanzato!
Comunque, tornado seri per un secondo, io il mio bambino non lo vedo affatto bene, questi mal di testa continui, le allucinazioni… non lo so ragazzi, ho paura per Roman!

JELLER

Ebbene sì, oggi ci sono anche loro e non solo per parlare di un frammento di secondo: oggi i due sono tornati veri protagonisti. Per salvare i rappresentati dei due Paesi si è distrutto il condotto che portava alla salvezza, e quando questo è accaduto i due hanno collaborato. Vederli saltare mano nella mano è stato un colpo al cuore. E poi ragazzi scusatemi, non vi era mancato tutto questo?

I Jeller sono tornati e si vede: sono bellissimi, complici e innamorati più che mai!

RAPATA

Fremevo per arrivare a questo momento. Avrei voluto affrontarlo per primo, ma sapete come si dice: il meglio sempre alla fine. Ora che ci sono, però, non so cosa dire. Sono qui sul mio divano e scrivo e riscrivo frasi, ma nessuna rende la perfezione del loro bacio e della loro prima volta insieme, un vero sogno.

A mente fredda non credo siano stati quelli i loro momenti migliori, infatti il modo in cui il team al completo, ma in particolare Reade, se ne sia sbattuto di aver appena visto la loro amica con le mani nel sacco schierandosi comunque dalla sua parte, è stato qualcosa di allucinante. La fiducia che ha Edgar in Tasha è paradossale: è andato negli spogliatoi quasi a supplicarla di tornare all’FBI e poi quel bacio… Beh quel bacio… Lui quasi non aspettava altro, l’ha baciata dopo che il suo superiore l’aveva cacciata (per delle assurdità) ma quello che va sottolineato è proprio il suo non avere una briciola di dubbio. Diamine ragazzi, c’è un video, UN VIDEO CHE LA VEDE COMMETTERE QUEL “REATO”, ma per Reade contano solo gli occhi di Tasha.

Non so che dire per descriverli, non so che fare per amarli meno, so solo che i Rapata sono arrivati, sono qui, ci sono voluti 3 anni ma ne è valsa la pena, ogni singolo episodio di soli sguardi, ogni minima gioia e ogni grande dolore. Tutto è stato ripagato ed ora godetevi questa foto che io trovo meravigliosa.

QUANTO SONO BELLI.

Non sono una romantica, ma è risaputo che il momento più bello del bacio non è il bacio stesso ma l’attimo prima, e qui c’è tutto il loro desiderarsi.

Bene ragazzi miei, siamo arrivati alla fine di un’altra recensione, per quanto mi riguarda l’ultima della stagione. Sapete, se mi chiedeste che cosa mi mancherà più di Blindspot, la risposta più veritiera ma allo stesso tempo assurda che darei sarebbe: MARTINA.
Eh si ragazzi, tutte le ship non sarebbero così belle se non potessi sclerare con lei, e poi le Domeniche ad aspettarsi per guardare gli episodi insieme… Oggi addirittura, pur di starci accanto secondo dopo secondo, ci siamo stoppate a 10 minuti dalla fine perché Blindspot senza la tua partner in crime non è veramente Blindspot
Quindi ragazzi ciao a tutti voi che ci avete letto, e siete stati tantissimi, molti di più di quanti avremmo potuto mai immaginare. Ma soprattutto grazie a Martina per rendere una serie così bella ancora più meravigliosa.
La prossima settimana vi aspetta con il series finale, mi raccomando seguitela!

– Sara

Commenti disabilitati su Blindspot – Recensione 3×21

Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!