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Containment – Recensione 1×03

Nuova settimana, nuovo episodio di Containment (che io personalmente non ho ancora ben capito che giorno della settimana esca, dato che secondo TvShow Time dovremmo averlo di Mercoledì con i sottotitoli e invece sono due settimane che esce con un giorno d’anticipo… ma meglio così!).
Be Angry at The Sun” da l’ennesima conferma che ci troviamo davanti ad un grande show e che Julie ha fatto davvero, davvero un ottimo lavoro.

Il tema principale di questo episodio è stato come una consapevolezza, da parte dei personaggi, di ciò che è davvero questo virus. Iniziamo infatti ad avere tutti gli elementi che, anche nella realtà, ritroviamo nei momenti di panico: le persone sembrano non avere più regole, tutto diventa confuso, pericoloso e dominato dal panico, appunto. Possiamo vederlo in diverse scene e lo riconferma anche Katie che finisce per chiedersi chi comandi ora in tutto quel caos. 64 65 66 67 68
Credo che questa serie più che Containment avrebbe dovuto chiamarsi “povero Jake”; si perchè a quanto pare non gliene va mai una giusta e tutti sembrano averlo preso come cavia per fare i lavori peggiori. Non bastava averlo mandato in quarantena, poi a prelevare gli infetti. No, dovevano anche renderlo addetto alla cremazione e capo di una squadra di polizia inesistente.
Sto cominciando a sviluppare una forte empatia per questo personaggio e ogni volta che lo vedo, ho solamente voglia di abbracciarlo, fa niente del metro e mezzo di distanza, ha davvero bisogno di un abbraccio.
Parlando per un attimo di questa polizia inesistente, trovo davvero assurdo che all’interno del cordone ci siano solamente 11 agenti che, a detta di Jake, non sono nemmeno tutti dei veri poliziotti.
L’idea di Lex era semplice ma funzionale e secondo me, Sabine avrebbe dovuto prendere in considerazione quella possibilità perchè, così come Lex e Jake sono riusciti ad incontrarsi lì dentro, allo stesso modo qualche poliziotto sarebbe potuto entrare e andare ad aiutare le persone dall’altra parte, prima che la situazione peggiori. Come si può tenere sotto controllo un virus se la prima persona che arriva con una pistola può portarsi a casa un infetto? Tralasciando ora che si trattava del piccolo Thomas e sarebbe stato tristissimo vederlo morire lì (anche se io spero che non muoia, è solo un bambino), il concetto resta sempre lo stesso.
Sabine ha ragione quando dice che non ci sarebbero volontari tranne Lex nell’andare dall’altra parte del cordone, andando incontro quasi a morte certa ma come ha detto lui “devono eseguire gli ordini”; non è una situazione normale in cui si può decidere quali seguire e quali no, è una situazione d’emergenza ed ognuno dovrebbe svolgere il proprio compito. Possibile che solo Jake sia costretto ad eseguire tutti gli ordini che gli vengono dati, senza poter replicare?
Sabine comunque, come avevo detto anche nella recensione del Pilot, non mi convince molto e vedo in lei qualcosa di malvagio. Forse si comporta così perchè crede che sia il modo migliore per tenere la situazione sotto controllo ma non mi convince. Anche quest’ultima mossa di staccare tutte le linee di comunicazione mi è sembrata un gigantesco errore. Capisco che voglia evitare che si crei il panico, come stava succedendo a causa delle notizie divulgate su internet ma secondo me, questo potrebbe avere il risultato opposto a quello sperato.
Voglio dire, non potrebbe far si che anche le persone al sicuro dall’altra parte del cordone possano impazzire all’idea di non sapere come stanno i propri cari? Io impazzirei se fosse così e certamente, cercherei qualsiasi modo possibile per poter avere anche il più minimo dei contatti.
Una parte di me spera che Sabine venga contagiata e che il comando passi a Lex; sono troppo cattiva a pensare una cosa del genere?
Poi comunque siamo solamente al terzo episodio ed ho ancora tempo per ricredermi.

Ma il bello di questo telefilm è che, nonostante riesca sempre a tenerti con il fiato sospeso, ti regala anche piccoli momenti di gioia. Come negare la bellezza dell’incontro tra Lex e Jake, o dei momenti tra Jake e Katie (mi sta partendo la ship per loro) o di quelli al telefono tra Jana e Lex?
In un clima di tensione, le risate di Jake e Katie, nonostante siano state interrotte da un brusco taglio delle comunicazioni (così come le tenere telefonate tra Jana e Lex e Theresa e Xander), hanno regalato un momento che penso abbia fatto sciogliere il cuore di tutti noi telespettatori.
Sono l’unica ad aver pensato che ad un certo punto si sarebbero baciati?
Certo, c’è il rischio del contagio ed erano in una stanza piena di cadaveri e ceneri, ma… tumblr_o5aa85Njym1sn5521o1_250Mi rivolgo a tutte le mie lettrici donne: devo davvero aggiungere qualcosa?

L’episodio mi è piaciuto molto, mi piace la piega che stanno prendendo le cose anche perchè nonostante si tratti di una situazione estrema, ci presenta comportamenti realistici e ben studiati.
Dopo ben tre episodi e cadaveri cremati direi che anche i più scettici possono decisamente depennare la voce “zombie” dalla lista delle teorie su questo show. Spero che i prossimi episodi che ci aspettano possano essere dello stesso livello dei primi tre che sicuramente, hanno dato un inizio col botto a questo telefilm.
Io come sempre vi ricordo che, se volete continuare a leggere le mie recensioni, mi trovate sempre qui la prossima settimana, con il commento di “With Silence and Tears“.
Nell’attesa potete lasciare un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook per farci sapere la vostra.
Alla prossima settimana!

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.