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Containment – Recensione 1×12

Dopo il tristissimo episodio della scorsa settimana, eccoci tornati a parlare di Containment.
Siamo giunti praticamente alla fine, “Yes is the Only Living Thing” è il penultimo episodio di questa meravigliosa serie che tra solamente una settimana ci saluterà per sempre.
A questo punto, non so se sia più triste ciò che è accaduto in questi ultimi episodi oppure l’idea di dire addio per sempre allo show.
Voi cosa credete?

Cominciamo comunque a parlare dell’episodio che è stato un misto tra tristezza, shock, “non posso aspettare una settimana” e “non posso credere che presto dovrò dire addio a questo show”.
“Yes is the Only Living Thing” ha avuto come punto focale la reazione di Jake alla morte della donna che ama e la possibilità di fuggire dal cordone.
La prima cosa di cui voglio parlare e di cui sono certa, voi volete sentir parlare, è come ha reagito Jake dopo lo scorso episodio che ci aveva lasciato con il cuore infranto e senza più lacrime da versare.
Come avevamo capito, nonostante -parliamoci chiaro- la speranza fosse ancora viva in tutti noi, Katie è realmente morta. Già, non ci sarà nessun lieto fine per i nostri Jakie e a differenza degli altri show di Julie Plec non abbiamo elementi sovrannaturali che possano darci speranza quindi, l’unica cosa che possiamo fare è piangere la sua morte, insieme al povero Jake che, come dico ormai dal Pilot, è il re dei maiunagioia. contaaaaE qui vorrei fare un applauso all’interpretazione di Chris Wood che a parer mio è stata meravigliosa. Siamo riusciti a vedere ogni singola sfaccettatura del dolore di Jake e del modo in cui, in una realtà alternata in cui le cose vanno più veloci del normale, è riuscito ad “elaborare” il lutto e a capire qual è la cosa giusta da fare. E’ passato dal dolore straziante, dalla voglia di distruzione alla consapevolezza di ciò che lei avrebbe voluto e c’è una scena meravigliosa che penso porterò con me anche quando questa serie sarà terminata ormai da un pezzo. contaa2 contaa3 contaa4Ho trovato davvero meraviglioso questo momento e non solo per il modo in cui Jake vuole rendere omaggio alla memoria di Katie e alle promesse che le ha fatto, ma anche per la crescita avuta da questo personaggio grazie a quello della ragazza. Nonostante sia finita come è finita, lei ha lasciato un’impronta indelebile su Jake e penso che sia questo che dovrebbero fare i grandi amori.
Meravigliosa poi la scena nella doccia, che mi ha ricordato molto i primi episodi della sesta stagione di The Vampire Diaries (Julie e i fantasmi, un altro grande amore) e ci ha permesso di rivedere Katie e il sorriso di Jake, anche se per un breve momento.

A proposito comunque di rendere fiera Katie, abbiamo due grandi avvenimenti che derivano da questo sentimento:

  • Quentin fuori dal cordone.
  • Jake dentro il cordone.

Partiamo dal fatto che inizio ad odiare profondamente Meese, anche perchè credo sapesse l’altissimo rischio corso da coloro che provano a lasciare il cordone, mi si è spezzato il cuore quando Jake ha deciso di non seguire il bambino. Capisco il motivo per cui sia rimasto nell’ospedale e credo anch’io che abbia fatto la cosa giusta, ciò che anche Katie avrebbe voluto e ha sicuramente lasciato il ragazzo in buone mani, ma avrei voluto che i due non si separassero. Stupendo il discorso sulla famiglia e il non volersi dire addio fatto dai due e se non fosse che il padre di Quentin non è Jake, gli darei certamente la medaglia di genitore dell’anno.
Così comunque come avrei voluto che Jake andasse con il ragazzo, fino all’ultimo ho sperato che Quentin si fermasse e decidesse di non andare.
L’episodio è terminato con una scena che ha gelato il sangue di tutti noi, con la possibilità che tutti i nostri amati protagonisti possano morire nel season finale ma devo ammettere che tra tutti, quello per cui sono più preoccupata, è Quentin.
Amo Jana, Xander, Theresa e spero che riescano tutti a trovare il loro lieto fine, senza tralasciare che hanno una bambina con loro ma l’unica cosa a cui in quel momento sono riuscita a pensare è cosa accadrebbe se Quentin dovesse morire per una scelta presa da Jake. Mi si spezza il cuore al solo pensiero e dopo gli ultimi episodi che abbiamo visto, non penso che potremmo sopportarlo.

Allo stesso modo, mi ha spezzato il cuore sentir parlare Lex in quel modo riguardo le persone che escono dal cordone, con la consapevolezza che in quel momento Jana era tra quelli. Anche qui non so cosa potrebbe accadere se lui dovesse essere il responsabile della morte della persona che ama e dopo tutto ciò che abbiamo passato ultimamente con questo show, non so se riusciremmo ad accettare un finale simile.
Così come, personalmente, non riesco ad accettare le motivazione di Sabine che mi provoca l’orticaria ogni volta che parla. Razionalmente il suo discorso potrebbe anche avere un filo logico ma comunque non riesco a giustificarla e credo che lei possa essere lo specchio della società moderna: le persone si fanno sopraffare dal potere e non riescono più a capire qual è il limite oltre il quale non spingersi.
Forse non è stata lei a creare il virus, ma ne è certamente responsabile. Mi chiedo cosa possa riservarci il prossimo episodio, se pensiamo che in questo abbiamo avuto modo di scoprire che quello che credevamo essere il paziente zero in realtà non lo è e che la cura potrebbe essere ancora in alto mare.
Riusciranno a dare un degno finale alla trama in soli quaranta minuti?
Riusciranno i nostri protagonisti a salvarsi? Ad uscire dal cordone? E quale destino spetta a Jake?
Una cosa che spero tanto è di veder finalmente Jake avere una gioia, dopo tutto quello che gli è capitato in questi 17 giorni, credo che sarebbe bello vedere un flashforward che ce lo mostra felice, magari in compagnia di Quentin, non credete anche voi?

Per concludere in modo triste -e quando mai, ultimamente?-, in questo episodio abbiamo avuto un’altra brutta notizia: anche la nonna di Theresa sta morendo. Ma la causa di questo non è il virus bensì la ferita che si sta infettando il che forse, rende il tutto ancora più triste.
Adoro quei due vecchietti e in questo episodio mi sono piaciuti ancora di più, ho amato il racconto che la nonna ha fatto a Theresa per convincerla a partire ed ho trovato meraviglioso il gesto che ha fatto per lei e dentro di me nutro la grande speranza che tutto possa risolversi il prima possibile e che riescano a salvare la povera vecchietta.
Voi cosa credete? Dovremmo versare altre lacrime anche per questa coppia?

Sinceramente, come accennavo qualche riga più in alto, non so davvero cosa aspettarmi dal prossimo episodio, ciò che so è che probabilmente rimarrò in ansia per tutta la settimana che mi separa dal series finale di Containment. E voi?
In questa snervante attesa vi do appuntamento alla prossima settimana con l’ultima recensione e l’ultimo saluto a questa meravigliosa serie.
Siete pronti a dire addio?

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.