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Grimm – Recensione 6×13

Ciao ragazzi, ci siamo, il momento che tanto abbiamo atteso e temuto è arrivato: anche il nostro amato Grimm è giunto al termine.
Purtroppo quest’anno ha visto (e sta ancora vedendo) la fine di moltissime serie tv, praticamente tutte le mie preferite ma nonostante questo, gli addii non prendono più leggerezza, anzi.

Momento di tristezza a parte, cominciamo a parlare di “The End“, l’episodio che non solo ci fa salutare la serie ma che mette anche fine alle nostre recensioni settimanali.

L’episodio si è aperto esattamente nel punto in cui lo avevamo lasciato: con la morte di Hank e Wu.
Subito dopo aver rivissuto quelle strazianti scene, vediamo Nick fare quello che tutti noi speravamo e che eravamo sicuri che avrebbe fatto: utilizzare il legnetto su di loro, nel disperato tentativo di salvarli.
Ma poteva davvero essere così facile?
La storia non avrebbe avuto lo stesso sapore se così fosse stato e infatti, il legnetto sembra non avere effetto e il che, ha decisamente senso dato che questa volta non si tratta di una morte o una ferita dovuta a qualcosa di umano o Wesen, si tratta di una morte provocata proprio da quel legno ergo, ho trovato  geniale che non avesse effetto,
Questo tra l’altro, ha fatto si che questo series finale cominciasse con un tono decisamente triste in grado di farci provare una fortissima empatia nei confronti di NIck e del resto della “squadra” infatti, proprio come loro, nemmeno noi riusciamo a credere che quei due che per anni sono stati un pilastro della serie, siano realmente morti.
Ma il dolore non è l’unica cosa che questo series finale è in grado di farci provare infatti, si mischia a questo sentimento anche quello di vendetta nei confronti di questo essere e di speranza che come sempre, le idee di Rosalee possano funzionare.
Vediamo infatti la realizzazione di una pozione di cui non avevamo mai sentito parlare, un veleno che diventa per noi anche simbolo di ciò che questa serie ha creato e di come le cose sono andate via via evolvendosi.
Se nella prima stagione ci avessero detto che un Wesen, un Grimm e una Hexembiest si sarebbero trovati a lottare fianco a fianco, ad amarsi…. beh, chi di noi ci avrebbe creduto?

La pozione sembra quasi funzionare per qualche secondo ma ancora una volta, le cose potevano essere così semplici?
Abbiamo visto sconfiggere tanti Wesen ma questo era un male superiore, un male che racchiudeva tutto ciò che i nostri eroi hanno dovuto affrontare per arrivare sino a qui, non avrebbe mai potuto andare in questo modo nonostante ammetto di averci sperato.
Ma la creazione di questa pozione è stata comunque tutt’altro che semplice, infatti sono state diverse le vittime che ha portato con sé e che una dopo l’altra mi hanno portata a capire esattamente quale sarebbe stato il finale. Insomma, parliamoci chiaro, credevate davvero che sarebbe finita con Nick, Trubel e nessun altro? Io no.

Comunque… la prima ad abbandonarci è Eve, in un momento estremamente catartico che ci fa quasi credere che tra lei e Nick ci sia ancora qualcosa di romantico, tanto che dopo averla chiamata Juliette ho pensato quasi che ci scappasse un bacio ma sono contenta che non sia andata così. La scena che sussegue questo momento ci fa capire però che Juliette è ancora una persona estremamente importante per Nick, tanto che il dolore della sua perdita gli fa perdere il lume della ragione.
Lo avevamo già visto reagire alla sua morte qualche stagione fa, l’aveva persa prima di quel momento e l’aveva persa di nuovo per poi ritrovarla nelle ultime due stagioni, episodio dopo episodio e l’abbiamo visto perderla nuovamente (per poi riaverla, ma vabbè). Credo che sia stata questa la causa principale della sua reazione, il dolore di averla ritrovata e persa ancora una volta e non si tratta di un dolore derivato da un sentimento romantico a mio parere, lo possiamo chiaramente intuire anche dal momento in cui perde Adalind (di cui parlerò tra poco) e da quello in cui ritrova entrambe; è chiaro che lui ora abbia accettato i suoi sentimenti e abbia indirizzato tutto il suo amore nei confronti di Adalind ma una parte di lui ama ancora Juliette, è stata una persona importante per lui, ne hanno passate tante e si sono sacrificati l’uno per l’altra, non credo che una reazione diversa sarebbe stata quella giusta.

Dopo la sua morte e l’ennesimo fallimento del legnetto comunque, ho cominciato a pensare che questo series finale si stesse trasformando in una strage tanto da pensarlo “peggiore”di quello di The Vampire Diaries, ma c’è una cosa che mi ha fatto ricredere poco dopo ed è stata la morte di Sean.
Ora, partiamo dal presupposto che fosse chiaro anche alle pietre che il diavolo di cui non ricordo ancora il nome, fosse attirato dal legnetto, altrimenti questo non avrebbe spiegato il motivo per cui sapesse sempre il luogo in cui si trovava Nick, ma capisco che il dolore di tutte quelle perdite accecasse il lume della ragione dei nostri eroi che generalmente sono molto più svegli. Torniamo quindi alla morte di Sean che a dir la verità ho apprezzato molto in quanto è tornato a fare la cosa giusta e soprattutto ha dimostrato di amare realmente sua figlia. Ciò che non mi è piaciuta è stata invece la reazione di Diana che per quanto sotto l’influenza del male, non ha versato nemmeno una lacrima durante la morte dei suoi genitori.
Credo che gli autori avrebbero dovuto soffermarsi maggiormente sul modo in cui quest’essere la stava influenzando oppure avrebbe dovuto farle versare almeno una lacrima in quanto tutti noi sappiamo ormai quanto la bambina ami i suoi genitori e sia pronta a fare qualsiasi cosa pur di difenderli.
Ma sappiamo bene che agli autori di Grimm piace velocizzare le parti migliori quindi la cosa non mi stupisce anche se mi lascia un velo di tristezza.
Dopo la morte di Sean comunque ho cominciato ad avere qualche dubbio su quanto sarebbero rimasti tutti morti, ma c’era ancora la possibilità che questo potesse accade, in fondo avevano ucciso circa la metà del gruppo ma non avevano toccato i veri e propri pilastri. La storia avrebbe potuto continuare comunque, perchè se pur finita c’era bisogno di qualcosa che continuasse.
Dopo questo però, cominciano a cadere uno dopo l’altro, lasciando Nick da solo: Rosalee, Monroe, Adalind…
Credo che tra tutte, nonostante il dolore che ha provocato sia a noi che a Nick la morte di Adalind, il momento più straziante sia stato quello della morte di Monroe. Lui è sempre stato il miglior amico di Nick, quello da cui tutto ha avuto inizio, una spalla, una fratello tanto che sentiamo Nick estremamente disperato pronunciare le parole “Tu non puoi”. Siamo sinceri, nonostante tutto e tutti Nick sarebbe potuto andare avanti se avesse avuto Monroe al suo fianco ma senza di lui, no.
Nonostante i grandi amori che abbiamo imparato ad amare nella serie, nonostante i Nickalind siano stati endgame e i Mosalee lo siano stati sin dal primo giorno, credo che la più grande storia d’amore dell’intera serie sia quella tra questi due amici.

E’ con la sua morte, susseguita da quella di Trubel che ho capito che probabilmente avrebbero trovato un modo per rimettere le cose a posto ed infatti, poco dopo ne abbiamo la conferma: non è detto che le cose debbano per forza andare così.
Da qui abbiamo la battaglia più importante che Nick abbia mai combattuto: quella con se stesso.
Avrebbe dovuto fare la cosa giusta e lasciar morte tutte le persone che amava oppure fare quella sbagliata, condannare il mondo, ma avere con sé i suoi vecchi amici?
Per diversi minuti questo è il tema principale dell’episodio, tanto che lo porta a combattere con Trubel spezzandoci il cuore.
Il tutto viene risolto con una mossa che ho estremamente apprezzato che ha visto un ritorno alle origini, con l’aiuto di Kelly e di zia Marie.
Ed è con questo ritorno alle origine che riusciamo a liberarci di quel grande male e a riottenere tutte le persone che Nick ama e che anche noi abbiamo imparato ad amare in questi anni.
La scena del ritorno è stata sicuramente molto bella e per un attimo ho creduto che Nick avesse immaginato tutto e subito dopo, che avesse intenzione di sposare Adalind ma sono felice di come le cose si sono svolte e felice che gli ultimi minuti siano stati incentrati nel futuro e su ciò che è accaduto ai nostri protagonisti, tutto ciò che c’è stato ma che non avremo l’opportunità di conoscere.

Sappiamo che Nick ed Adalind sono stati endgame, che Rosalee e Monroe hanno avuto i loro tre gemelli e che Diana e Kelly sono diventati una squadra di Grimm guidata dai loro genitori, sappiamo che alla fine, come ogni favola che si rispetti, si è chiusa con un “e vissero felici e contenti”.

 

Grazie per averci seguito nelle ultime due stagioni, per averci dato supporto, amore e commenti.
Siete stati meravigliosi, Grimm è stato meraviglioso.
Grazie a tutti voi, speriamo di potervi ritrovare nuovamente per altre serie tv!
E’ stato un viaggio incredibile, grazie per averlo condiviso con noi.

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.