Jessica Jones – Recensione 2×04

Bentrovati nella quarta recensione di Jessica Jones! Questo episodio è stato sicuramente ricco di avvenimenti, che si sono susseguiti per tutto il tempo, mentre Jessica indagava, fino ad arrivare al momento cruciale nel finale.

Ma partiamo dall’inizio.

Nella prima scena possiamo vedere Jessica che si presenta ad un incontro di gruppo per parlare dei suoi problemi con la rabbia. Durante questi primi episodi, l’ira e la frustrazione che Jessica prova sono al centro di tutto, sono il vero motore della storia, che prende forma perché lei insegue, grazie alla grinta ed alla determinazione di scoprire quali siano le sue vere origini, le informazioni che sta via via ottenendo sull’IGH.

Ora, lei ha incontrato una donna che ha dei poteri esattamente come lei, che fa del male di proposito e le dice che merita di il male a cui è sottoposta. Questo, ovviamente, non le fa piacere e Jessica cerca di reagire proprio con la rabbia, ma allo stesso tempo, si identifica con lei, che è un’assassina, che ha delle capacità sovrumane, esattamente come la nostra protagonista. Però, quest’ultima consapevolezza la terrorizza, perché non vuole finire in quel modo, non desidera fare del male alle persone e quindi torna a punto di partenza, alla furia, come un circolo vizioso, da cui non riesce già ad uscire e questi incontri, di certo, non l’aiuteranno.

Nel frattempo, Trish e Griffin sembra stiano vivendo la storia d’amore del secolo: si amano, sono felici, sono simili sotto svariati aspetti e perciò, vanno molto d’accordo. Però, anche se fino ad ora pare che lui sia davvero una brava persona, appena Trish volta le spalle, lui cerca delle informazioni particolari nel suo computer. A questo punto, sorge spontaneo un interrogativo: è tutto un trucco per farci pensare che sia uno dei cattivi (della serie: Mai una gioia per Trish, insomma) o sta solo nascondendo una sorpresa positiva per la nostra amata speaker? Lo scopriremo solo andando avanti con la stagione.

Intanto, Jeri cerca metodi e cure alternative, anche molto costose ed importate, per curare in tutto i modo la sua malattia. Jeri si dimostra confermare il suo carattere: è una donna forte, che cerca qualsiasi alternativa, anche giocando sporco, pur di arrivare al successo, al suo fine, ma sotto la pelle, c’è solo una grande solitudine e tristezza, un vuoto che cerca di colmare, ma senza riuscirci mai veramente. Jessica, dall’altro lato, prova a trovare la falla nel sistema, gli inganni che stanno intrecciando i suoi colleghi allo studio, ma non ha molto tempo, oltre al fatto che essi fanno di tutto per infangare le loro pratiche.

Questa coppia mi piace e mi piace il fatto che lui resista al fascino che Jessica manifesta su di lui, perché vorrebbe un vero appuntamento, vorrebbe frequentarla e non solo una notte con lei, che il giorno dopo neanche ricorderanno, perché troppo ubriachi. Inoltre, lui la fa sorridere ed era molto tempo che non le accadeva.

Jessica e Trish indagano ed arrivano già in questo episodio ad alcuni risultati: il primo è che riesco a trovare una testimone, una donna che ha visto chi sia questa donna fino ad ora sconosciuta, che detiene dei poteri particolari e la lasciano a Malcolm da proteggere. Il secondo è che trovano questa donna, anche se per caso, perché attacca un uomo mandato da Cheng a rubare nell’appartamento di Jessica. La donna uccide lo scagnozzo, ma Jessica viene arrestata per il crimine ed il tutto si chiude con lei che continua a ripetere di essere innocente, con questi occhi profondamente disperati.

In tutto questo, Trish sta cercando di drogarsi per diventare più forte e di usare delle armi da fuoco. Questo non fa altro che cambiarla, perché il suo atteggiamento sta cominciando a diventare insopportabile e fin troppo violento, tanto che ora è Jessica che deve frenare lei. Quello che Trish sta tentando di fare è acquisire forza, in tutti gli ambiti, da quello lavorativo a quello fisico, ma rimanendo sempre insoddisfatta alla fine, perché lo sta facendo nel modo sbagliato: sta costringendo il suo corpo, sia con la droga che con la mente, ad essere più resistente, ma tutto questo bisognerebbe raggiungerlo grazie all’allenamento, non a delle sostanze e temo che quando se ne accorgerà, sarà troppo tardi.

Insomma, per ora questa stagione mi sta incuriosendo. Vedremo se riuscirà a mantenere queste premesse.

Alla prossima!

Erica