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Prison Break – Recensione 5×03

Sad story of Prison Break:

MICHAEL TO SARA:

Sara, I’m putting you in danger by saying this, but maybe it doesn’t matter
because I’ll be dead, and they’ll leave you alone.
But I love you.
You’ll see I loved you.
I never stopped loving you.
This whole lie is for you.
Sara, if I do die, don’t let them put Kaniel Outis on my headstone,
‘cause that’s never who I was.
Make them put my real name, the man I’ve always been,
MICHAEL SCOFIELD.

Se non avesse fatto abbastanza male in inglese vi lascio la traduzione in italiano:

Sara, ti sto mettendo in pericolo dicendoti questo, ma magari non importa
perché sarò morto, e ti lasceranno in pace.
MA TI AMO.
vedi ti ho amata.
Non ho mai smesso di amarti.
Questa grossa bugia era per te.
Sara, se io muoio davvero, non permettere che scrivano Kaniel Outis sulla lapide,
perché non sono mai stato lui.
Costringili a scrivere il mio vero nome, l’uomo che sono sempre stato,
MICHAEL SCOFIELD.

NEL FRATTEMPO SARA:

NEL FRATTEMPO ME:

THE END.  

Scherzi a parte, voi dovete cercare di capire che una persona mediamente normale, ossessionata da questa serie e dello stesso Michael ma pur sempre definibile normale (alla fine dei conti siamo tutti sulla stessa naufragante barca), soffre come un Calippo sotto il sole sentendo queste parole di disperazione.
Non so se lo sapete o se ve lo ricordare, ma io mi chiamo SARA e sentire ripetere il proprio nome da quel
grandissimo tronco di gnocco a me uccide dentro.
Mamma mia che episodio bello da morire che mi tocca recensire, infatti in realtà io sono morta e vi sto scrivendo dall’aldilà, non potevo saltare il mio commento di “The Liar” e la morte non è una scusante.

  • SARA & T-BAG
  • MICHAEL E LA FUGA
  • LINCOLN E SHIBA

Iniziamo dal punto numero uno, una coppia che insieme non è neanche pronunciabile, non guardate
la scritta troppo a lungo che rischiate la congiuntivite!

SARA TANCREDI & THEODORE BAGWELL

Sara Tancredi e Theodore Bagwell, lo avreste mai detto?
È quasi più improbabile di Sara e Kellerman che si limonano a vicenda.
Comunque, nonostante lo stupore e la consapevolezza che non sono destinati a collaborare a lungo,
la domanda che mi tartassa il cervello è ancora la stessa:
PERCHÈ INVIARE LA BUSTA CON FOTO E INDIZI A BAGWELL?
e poi:
PERCHÈ PAGARE L’INTERVENTO DELLA MANO?

L’unica ipotetica soluzione che mi viene in mente è la seguente:

Se la finta morte è una messa in scena per proteggere Sara, altra domanda che sorge spontanea: DA CHE COSA DEVE ESSERE PROTETTA LA DOTTORESSA?, Begwell è l’unica persona che Michael ritiene
sacrificabile per aiutarlo a scappare.
Con C-Note si erano persi i contatti, Sucre ha una famiglia, Sara andava protetta e immagino che lo stesso
valga per Lincoln, T-Bag è l’agnello sacrificale?
Ovviamente il compenso per aiutarlo nella fuga è una mano elettronica pagata addirittura in anticipo.

Spostiamo ora l’attenzione sulla dottoressa cercando di rispondere alla domanda che la riguarda:
Da quello che questo episodio ci ha lasciato intravedere, la minaccia dalla quale il nostro bellissimo e amatissimo Scofield ha cercato e sta ancora cercando di proteggere la sua amata è “Poseidon”.
Non si sa cosa esso sia o che cosa abbia fatto Michael per mettere a repentaglio la vita di Sara ma quel che sembra certo è il coinvolgimento di Kellerman nell’operazione, il che ci fa sospettare un certo intrallazzo da parte delle autorità statali americane, in più la sconvolgente notizia di Michael avvalora la mia tesi.

Il compito che Sara ha attribuito al suo acerrimo nemico T-Bag è quello di scovare quante più informazioni
possibili dalla bocca di Kellerman per scoprire finalmente la verità sul suo Ex marito defunto vivo e vegeto incarcerato nello Yemen.

LICOLN & SHIBA: 

Una loro futura relazione è sotto gli occhi di tutti, già nello scorso episodio c’era stato un certo sguardo sospettoso, oggi abbiamo chiuso il cerchio con la frase:

Attenta, mi stai accusando di avere un cuore.

Metteteci anche l’eroico salvataggio dalla bestia immonda che ha gonfiato di botte Shiba e wallà, ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA, NUOVA SHIP IN ARRIVO AD ALTA VELOCITÀ! 

LA MIA EPIC CRUSH:
   
 
 

… SILENCE PLEASE…
Questa scena non va commenta, questa scena va osservata in loop cercando di capire come sia possibile tanta perfezione.
E poco importa se ho inserito già ben due volte questo discorso nella recensione, non ci si può stancare di queste parole, non ci si può stancare di Michael Scofield.

Affrontiamo dunque, finalmente, la grande scoperta:
In 7 anni Michael ha lavorato per conto della C.I.A facendosi carcerare in diversi posti del mondo, come ad esempio Colombia ed Egitto, per far evadere i loro uomini, il che ce lo fa amare anche di più (Esigo una specie di spin of nel quale mi mostrate come è evaso le precedenti due volte).
In queste esperienze ha fatto evadere anche un “collega” che per lui è diventato come un fratello e da quel giorno collaborano guardandosi le spalle a vicenda.
Quello che ci fa vedere così estremamente cambiato il nostro uomo è, ipoteticamente, qualche misterioso accadimento avvenuto quando il nostro (ma più mio) amore era in isolamento.
Che cavolo hanno fatto alla mia Crush?

Detto tutto ciò devo sottolineare il primo vero e proprio tentativo di evasione finito tragicamente male nella storia di Prison Break.
I primi tentativi non sono mai andati a buon fine infatti mi aspettavo che sarebbe successo qualcosa ma
speravo nell’assenza di conseguenze che, purtroppo, questa volta ci sono state e come se ci sono state.

Bene ragazzi, tragicamente io sono giunta alla conclusione di questa recensione e il solo pensiero di dover aspettare fino alla prossima settimana mi fa sentire proprio come Michael, in una cella di isolamento.

-Sara

 

 

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!