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Riverdale – Recensione 2×05

Sto per recensire uno degli episodi migliori di Riverdale e sono seriamente entusiasta, avevo detto che da questo episodio avremmo iniziato ad esultare perchè sarebbe ritornato il vero Riverdale, quello che fa rimanere con il fiato sospeso ed in trepidante attesa e non quello che abbiamo visto nei primi episodi della seconda stagione.

Betty è la protagonista indiscussa e ho amato dannatamente questi quarantadue minuti, ho trascorso il tempo tra urla, pianti, rabbia e delusione mixate alla consapevolezza che i cari scrittori di Riverdale siano dei geni nonostante tutto, hanno distrutto un intero fandom, ci siamo sentiti attaccati personalmente e senza la bravura non sarebbe stato possibile.

Posso dire molto sinceramente di aver passato queste due fasi, sia in contemporanea che in modo alternato, durante la visione:

Ora, diamo inizio a questa recensione, cercherò di controllare (in caso dovessero tornare) le due fasi che ho vissuto e che potrebbero rifarsi vive con una potenza maggiore.

Betty + Il Boia

Direi che le scene tra quei due mi hanno distrutta psicologicamente, non credo di essere ancora in grado di parlarne ma devo farlo, ne ho bisogno.

Principalmente devo ribadire il mio amore per la tattica che ha escogitato il Boia, sia chiaro, non lo amo davvero ma è comunque geniale e se penso a chi potrebbe esserci dietro non posso fare altro che saltellare per casa nonostante tutto ciò che sta passando Betty e la fine (momentanea) deli Bughead (sto piangendo solo al pensiero di una cosa simile) ma di questo avremo modo di parlarne tra poco.

Come prima prova Betty ha dovuto affrontare il non dover informare la sua famiglia e Jughead delle chiamate e la ragazza ha deciso di confidarsi con Archie, la persona sbagliata con il senno di poi dato che far mollare il proprio fidanzato dal ragazzo per cui hai avuto sempre una cotta dovrebbe rientrare tra le “10 cose da evitare per la propria illegalità vita natural durante”  e credo di non aver ancora digerito quella scena ma lasciamo stare, almeno per adesso.

Il rapporto tra Betty ed Archie è meraviglioso come sempre, se non fosse stato per il suo migliore amico Betty si sarebbe ritrovata completamente sola ed in balia del Boia ma, per fortuna c’è lui, colui che sarà presente per lei anche se, come ho detto prima, si è ritrovato ad avere un ruolo difficile tra i suoi due migliori amici, Betty e Jughead e devo dire che non ho apprezzato la reazione del rosso al cospetto di suo fratello ma andiamo avanti.

Betty è una ragazza forte che nonostante la paura, la rabbia, il dolore e la delusione, riesce a far fronte ad ogni problema ed anche a sue spese ma, come tutte le persone, ha bisogno di un appoggio, di un’ancora, di qualcuno su cui contare e a cui aggrapparsi quando tutto va male, gli animali sociali non sono in grado di rimanere soli, noi stessi siamo la nostra più grande forza ma in compagnia siamo comunque più forti, con le spalle coperte.

La seconda prova ha messo in gioco la madre di Betty,  questione che mi fa pensare maggiormente che la mia idea sia giusta (ne parlerò a breve), che si è ritrovata spiattellata in prima pagina nelle sue vesti da Vipera e nella sua vera natura, ciò che amiamo di più in lei e sinceramente, per quanto sia stata brutta la decisione presa dalla figlia, ho apprezzato questa rivelazione pubblica, sapevamo già del suo passato con le Vipere del Sud ma vederlo con i nostri occhi è stato ancora più stupefacente, sono sempre più convinta che Chic sia figlio di Alice e FP e non vedo l’ora di vedere il suo arrivo in città. Scelta che mi ha fatto letteralmente saltare dalla sedia è stata quella di presentarsi all’evento di Hiram ed Hermione Lodge con un outfit da vera combattente, da boss, quell’entrata dovrebbe essere salvata nei registri internazionali, le mamme dei nostri ragazzi sono tutte molto belle ma non è in discussione il fatto che Alice ed Hermione siano le più carismatiche ed affascinanti.

Da notare la fantasia pitonata dell’abito e la collana a forma di serpente che ha reso il tutto dannatamente perfetto, da vera Vipera (devo ammettere che ho urlato Slytherin come se non ci fosse un domani ma okay).

La terza prova ha avuto come scopo allontanare Veronica dalla vita di Betty e, purtroppo, avevo già in mente il modo in cui si sarebbe verificato praticamente e sono stata male pensando alle conseguenze e a ciò che avrebbe potuto fare Veronica. Alla festa si è creata l’occasione ideale e Betty ne ha approfittato per troncare il rapporto con la sua migliore amica utilizzando le motivazioni perfette, quelle che avrebbero distrutto Veronica dato che sappiamo tutti quali sono le sue debolezze. E’ stata una scena fenomenale, l’elettricità e la tensione si sono percepite distintamente e talmente tanto che mi è sembrata dannatamente reale come se Lili e Camila fossero davvero in fase di rottura, il che ha reso la scena perfetta rendendomi completamente empatica.

 

La quarta prova è stata sicuramente la più difficile tanto che non è riuscita ad affrontarla personalmente e ha avuto bisogno di delegare perchè non ne sarebbe stata capace, non questa volta e direi che qui abbiamo avuto la prova finale dello sconfinato amore che lega Betty e Jughead, ho sempre sentito pareri in merito, ho letto ovunque che Jug amava Betty più di quanto lei amasse lui o che addirittura lei non l’amasse per nulla ma adesso direi che non ci sono più dubbi, lo strazio provato dalla ragazza è stato devastante, le sue lacrime son state così sentite da far piangere anche me, non potevo fermarmi, non riuscivo a capacitarmene, non potevo sopportare quell’amore che zampillava a fiotti da ogni più minimo poro e che non può vivere in un ambiente del genere tanto da far venire loro la voglia di scappare come Romeo e Giulietta ma rimanendo in vita per poter viversi liberamente e senza distinzioni di specie, senza madri piene di pregiudizi inutili e senza lotte per il potere tra Nord e Sud, senza la paura di rimanere feriti da un momento all’altro o di morire per mano di qualcuno che vuole liberare la città da ogni “peccatore”.

Questa scena è stata l’emblema dell’episodio, basta guardare i loro occhi per capire cosa sia l’amore, non occorrono le mie parole ma ci tengo a ringraziare Lili e Cole per la loro immensa bravura, per quel talento che scorre nel loro sangue e che permette così tanta chimica nelle loro scene, non riesco a pensare a nessun altro nei loro panni, sono perfetti.

Abbiamo visto molte volte i loro baci ma questo in particolare è intriso di urgenza e bisogno, non riescono a fare a meno l’uno dell’altra e non c’è espressione migliore di questa:

Betty e Jughead si amano, hanno bisogno l’uno dell’altra e non possono stare insieme, la tipica storia in grado di far batter il cuore di chiunque ma sono consapevole del fatto che questi due abbiano qualcosa in più, una gigantesca marcia in più, non so se oggettiva o soggettiva ma è difficile che una coppia mi coinvolga in questa maniera e con tale intensità e loro due ci riescono talmente tanto che non sono più sicura di avere emozioni esclusivamente appartenenti solo e solamente a me stessa.

La decisione di Betty non è stata delle più felici visto che Archie non è stato proprio carino nel comunicare a Jughead la fine della storia e che queste cose non devono assolutamente essere comunicate da qualcuno al di fuori della coppia ma data la situazione non credo ci fosse altro modo se non quello scelto dalla ragazza, non sarebbe mai riuscita a lasciarlo nè a mentirgli e Jughead avrebbe capito tutto solo guardandola negli occhi, di conseguenza le sarebbe stato impossibile non dirgli la verità e avrebbe messo in pericolo se stessa e l’uomo che ama, opzione irrealizzabile per lei.

Ora, voi come avrete preso tutto ciò? Io non posso credere a ciò che ho visto e non posso fare a meno di amare ed odiare chi ha avuto l’idea di far succedere cose simili ma, dopotutto, avevamo previsto problemi in paradiso ed io cerco di consolarmi con la certezza che quando torneranno insieme avremo una delle scene più meravigliose di tutte le stagioni di Riverdale.

Oltrepassando la parentesi Bughead direi che sia d’obbligo concentrarsi sulla questione: “Chi è il Boia?”.

Bene,  sin dalla prima puntata della seconda stagione mi sono ritrovata a confrontare le foto di Hart, l’interprete di Chic Cooper con quelle dell’uomo incappucciato perchè ero convinta si trattasse della stessa persona ma, oggettivamente, non si tratta dello stesso interprete dato che le corporature sono assolutamente opposte e che gli occhi, per quanto siano simili nel colore, non sono gli stessi ma nessuno può impedirci di pensare che la mente che gestisce e comanda le azioni del Boia appartenga al caro fratello perduto di Betty e Polly Cooper.

Una delle scene finali mi ha completamente rapita e sapete benissimo di cosa sto parlando, vedere Betty in quella casa abbandonata ha scatenato una serie di reazioni impossibili da gestire, avevo la sensazione che da un momento all’altro potesse apparire Chic ma sarebbe stato troppo semplice e avrebbe eliminato la tensione meravigliosa che ci accompagnerà ancora per parecchi episodi e quando il viso di Betty si è ritrovato coperto dal cappuccio nero ho avuto una sorta di dejavu, non ho ancora capito perchè ma vederli entrambi con esclusivamente gli occhi verdi scoperti mi ha causato un brivido lungo la schiena, sta per ritornare la nostra Dark Betty, ne sono certa e, sinceramente, non aspettavo altro.

“I told you we were the same”

E’ la chiave di lettura di tutto il rapporto tra Betty e Chic ed è ciò su cui mi soffermerò per tutto il tempo possibile, la decisione della ragazza di fornire un nome per salvare i propri cari non è mera paura dato che è scaturita non solo dalla stessa ma da qualcos’altro che abbiamo visto riflesso negli occhi di Betty nel mentre pronunciava il nome di Nick St. Claire, una scintilla si è riaccesa nel suo sguardo ed è così che il dark side riaffiorerà.

Jughead Jones

Ora arriviamo al mio amore immenso.

Ho letto di persone che hanno iniziato ad odiare Jughead ed è successo prima che vedessi l’episodio, sinceramente non potevo crederci, non mi veniva in mente niente che potesse giustificare l’odio per questo grande uomo ed in effetti, dopo i quarantadue minuti ho convenuto ancor di più con l’impossibilità di un tale sentimento nei suoi confronti.

Non voglio mai più leggere una cosa del genere, per quanto io sia per la democrazia e per la libertà di espressione e sia consapevole dell’esistenza di pareri differenti, non potrò mai accettare di leggere la parola “odio” prima del nome “Jughead” a meno che non sia preceduta dalla negazione “non”.

Jughead ha preso le redini per cercare di proteggere i suoi amici e di gestire i ragazzi del Sud che si sono rivelati essere violenti e capaci di imporsi solo tramite la violenza, il mezzo più sbagliato in assoluto. L’abbiamo visto imparare a forza delle leggi che nemmeno accetta, affrontare un serpente a sonagli senza nemmeno sapere che fosse stato privato del veleno per poi ritrovarsi riempito di botte, con il viso tumefatto ed anche lasciato dalla sua fidanzata e incompreso dal suo migliore amico, colui che considera suo fratello, si è ritrovato solo in una comitiva di persone con cui non si trova ma in cui è costretto a stare per controllare e gestire tutta quella violenza e per proteggere i suoi amici, le persone che ama di più al mondo insieme a suo padre, sua madre, la sua sorellina e tutta la sua famiglia e poi devo anche leggere che qualcuno ha odiato questa magnifica persona? Non lo accetto, non lo condivido e non lo permetto.

Senza Jughead non ci sarebbe storia, non avremmo visto la vera Betty, non avremmo avuto un narratore perfetto, un rapporto fraterno così meraviglioso con Archie…devo continuare?

 

 

 

 

 

 

 

 

Bene, allora prima di odiare Jughead pensate ai suoi occhi mentre sentiva dalla voce di suo fratello che la sua ragazza, quella che ama e a cui ha permesso di vedere la sua vera natura e di abbatterla in parte, pensate alla sua espressione nel mentre si è trovato impegnato nella camminata della violenza, pestato a sangue pur di dimostrare la sua lealtà dopo aver ricevuto delle delusioni tremende ma sicuramente dietro alla scelta finale di far parte delle Viper, oltre a proteggere il Nord e a regolare i rapporti tra le due parti della cittadina c’è anche la necessità di rinchiudersi nuovamente in se stesso per non permettere a nessun altro di deluderlo, principalmente per non dover soffrire ancora.

Sono la prima a riconoscere i suoi errori ma non sognerei nemmeno lontanamente di odiarlo o di pensare di poterlo fare perchè quel ragazzo può essere sempre e solo amare.

Ho dedicato poche parole al mio uomo ma sono quelle necessarie, non c’è bisogno di perdersi in chiacchiere con qualcosa di così genuino e palese.

Cheryl Blossom 

Arrivo al punto dolente dell’episodio e della recensione, quello che non avrei mai voluto vedere in una serie tv esattamente e nella stessa intensità con cui vorrei che gli uomini non si permettessero di usare la propria forza ed il proprio ego per approfittarsi di una donna nella vita reale ma, nonostante ciò, una scena del genere è necessaria perchè è giusto che la televisione ed il cinema presentino spaccati di vita dato che, purtroppo, tutto ciò che abbiamo visto succede davvero e sempre più frequentemente.

Una scena vista e rivista, sentita e risentita, solita modalità e stesso ribrezzo in chi sente notizie del genere o in chi le vive, da vittima o da persona vicina alla stessa.

 

 

 

 

 

 

 

 

Cheryl è una delle ragazze più belle che io abbia mai visto, ha charme, è affascinante, sexy e sfrontata, è appariscente e con un fisico capace di suscitare l’interesse di qualsiasi essere vivente, sa di piacere ed è in grado di provocare, è la tipica ragazza che sa farci ma sotto sotto è fragile e debole e, principalmente, sola.

Di certo questa però non è una motivazione valida perchè non esiste una, pensate bene alle parole di Nick, quelle che ha rivolto a Veronica, il fare civettuolo e provocatorio non sono delle scusanti, non sono la miccia pronta a far scattare la reazione.

Cheryl era interessata a quel ragazzo e si è posta al centro dell’attenzione, quante ragazze lo fanno? E’ uno dei modi di relazionarsi a chi ci attrae ma perchè tutto ciò fa scattare nella mente di un uomo (malato, attenzione, nessun uomo degno di chiamarsi tale reagisce in questa maniera) la voglia di prevaricare e di approfittare del corpo di una ragazza resa inerme dall’alcol o dalla droga che, in questo caso, le è stata somministrata?

Cheryl si è ritrovata distesa su di un letto dopo essersi fidata, dopo essere stata trascinata sotto gli occhi attoniti di Veronica che ha subito reagito.

Si è ritrovata in balia di un uomo e delle sue voglie senza poterci far nulla, un qualcosa che non dovrebbe succedere per nessun motivo, non si può aver paura di bere un bicchiere di champagne, non si può temere di salire su di un treno vuoto con l’incertezza di ritornare a casa sane e salve, non si può vivere in un mondo in cui non siamo libere di poter vestirci come vogliamo, di poter dire ciò che pensiamo per paura, diciamo tanto di essere in democrazia ma alla fin fine, non lo siamo.

Parlare di un argomento del genere suscita sempre in me le reazioni più disparate, soprattutto in questo momento, nel bel mezzo di questi scandali che stanno sconvolgendo il mondo intero e proprio adesso ritengo giusto parlarne con ancora più forza, nessun uomo deve sentirsi in grado di poter abusare di una donna perchè nessuno ha il diritto di pensare ad un altro essere umano come ad un oggetto sessuale in grado solo ed esclusivamente di dare piacere fisico e nemmeno volontariamente.

La reazione di Cheryl è più che giustificabile ed è giusta, deve denunciare e non deve permettere a quel ragazzo di fare del male a qualcun altro, nonostante la paura qualcuno deve fermare questi uomini per impedir loro di continuare sulla strada della violenza, ognuno ha i propri tempi, la propria forza ma di certo il silenzio rischia di distruggere sia le vittime che altre possibili vittime, non diamo agli uomini la forza di fare ciò, non diamo modo di farci sottomettere permettendo loro di comprare il nostro silenzio con le minacce.

Devo ammettere che la scena delle ragazze intente a farla pagare a Nick è stata una delle cose più belle che abbia mai visto, il girl power è proprio questo e sono felice che si sia vista una scena del genere, l’unione fa la forza ma quella tra donne è la nostra maggiore potenza, credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che vedere le altre donne incolpare la vittima sia la cosa peggiore e che ci faccia sentire schifate, indignate e prive di valore e non deve essere così, mai.

Nessuna donna abusata è mai colpevole, che sia chiaro, sia agli “uomini” che alle “donne”.

Quanto son belle le Cherosie?!

Voto dell’episodio: 9, finalmente è tornato il MIO show.

Alla prossima settimana e che i Bughead siano con noi e tu, cara Toni, stai alla larga da Jughead, non ti azzardare mai più, non hai alcun diritto di baciarlo nè di pensare di farlo, non sarai tu a distruggere i Bughead perchè loro sono indistruttibili.

Soffriamo insieme tutte noi fans dei bimbi belli, Topaz, allontanati.

Irene  

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.