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Riverdale – Recensione 2×13

Diciamo che l’episodio di questa settimana ha risollevato un po’ il mio morale e la mia opinione rispetto alla seconda stagione di Riverdale che pare non avere nulla in comune con la prima, sicuramente di livello più alto, c’è poco da girarci intorno. Volete sapere i motivi di questo entusiasmo? Beh, basterebbe semplicemente citare due coppie meravigliose, i Bughead ed i Falice.

Potrei seriamente rischiare di parlare solo ed esclusivamente di questi quattro personaggi e la storyline generale non ne risentirebbe perchè, per me, al momento, i punti di riferimento dell’intero show sono proprio loro.

Questa recensione sarà un po’ diversa dal solito, dal mio solito, dato che non dividerò il tutto in paragrafi ma farò un bell’elenco articolato, moooolto articolato.

CHIC, VUOI IMBROGLIARE BETTY? PENSI DI RIUSCIRCI? PFF…

Iniziamo.

  • Prima di tutto ci tengo a sottolinearvi che l’episodio è stato diretto dall’amatissima/odiatissima Julie Plec…non occorre vi dica chi è, no? Beh, si vede la sua impronta, il suo tocco nei piccoli dettagli, nell’ambientazione dark, nelle macchine spinte in acqua, nel sangue, negli sguardi ipnotici ed inquietanti di Chic Cooper (perchè mi fate questa violenza? Non riesco a dire Cooper perchè quello non è figlio di Hal…quanto ci metterete a svelarlo? Devo dire che ad un certo punto della puntata, e voi sapete quale, ho pensato stessero per rivelarlo ma la mia speranza si è infranta e i cori angelici hanno comunque cantato ma…ne parleremo in seguito), insomma, la nostra cara Julie era presente fin nel profondo e spero l’abbiate notato tutti.
L’ho amata solo per la scelta che ha fatto nei confronti della sindaca.
  • Veronica e Archie sono ancora inguardabili, un po’ più carini della non carineria solita ma senza nemmeno esagerare eh…i presupposti visivi per apprezzarli ci sono, così come l’attrazione e la chimica ma le basi di questa relazioni non hanno senso, anche adesso che sono sinceri l’uno con l’altra non riesco proprio ad apprezzarli, mi sembrano comunque falsi e la questione è davvero grave, non bastano le belle parole, i baci e gli sguardi, non più almeno, non a questo punto.

  • La scena finale dell’episodio è stata talmente trash da farmi avere l’impressione di star vedendo una telenovela argentina, non che sia molto lontano dalla realtà eh, dato che dalla cresima ho la sensazioni di essere sbarcata nel melodramma super trashoso ma anche imprevedibile, che poi è la peculiarità che allontana Riverdale, e più precisamente le scene in cui sono presenti i Lodge, dall’essere uno sceneggiato dell’America Latina (s’intende, non sto offendendo e giudicando nessuno ma gli spettatori di uno show o di un altro sono differenti proprio per un motivo e se volessi guardare qualcosa di simile a Flor, Violetta, Il mondo di Patty, Perla Nera, Il Segreto, Una Vita e compagnia bella lo farei tranquillamente e l’ho fatto anche ma…Riverdale è un’altro tipo di prodotto e capirei la presenza di un trash simile a quello di Pretty Little Liars, non quello che rischia di far annegare un buono show). Hermione Lodge che ha assoldato un finto agente per mettere alla prova il povero Archie, quasi come se stesse per entrare in una setta con un rito d’iniziazione…e, sinceramente, è proprio quello che è successo, ed è anche più inquietante di una setta. Archie ora si sente pure protetto ma non ha capito che quel tipo di protezione non è ciò che gli occorre, non è vera e pura e semplice protezione…è omertà, non uno scherzo qualsiasi.

  • Chic Cooper è il personaggio più inquietante ed irritante, dannatamente affascinante e doppio giochista dell’intero show e non riesco a non amarlo, non riesco a fare a meno di guardarlo incantata e furiosa al tempo stesso, sta manipolando la propria madre di proposito, facendo leva sul senso di colpa per averlo abbandonato in un modo così magistrale da farmi rimanere di sasso e affascinata ogni singola volta che lo guardo, è capace proprio di smuovermi qualcosa dall’interno e non riesco proprio a stare tranquilla, vorrei prenderlo a schiaffi e baciarlo al tempo stesso, scappare e rimanere bloccata in una casa con lui, correre ed immobilizzarmi…direi che Hart Denton stia compiendo il proprio lavoro magnificamente, penso che abbia colto pienamente l’essenza del personaggio e che stia anche riuscendo a trasmettere agli spettatori le emozioni e le sensazioni giusti, sono davvero fiera di quello che sta facendo, davvero tanto. C’è da capire la vera identità dell’uomo che è stato ucciso e le vere modalità dell’incidente dato che non credo molto al fatto che l’abbia colpito Alice per difendere il figlio, a pelle non ritengo sia successo proprio ciò che è stata raccontato e il fatto di non averci fatto vedere il momento della morte di quell’uomo mi suggerisci che non sia proprio in torto con le mie idee…anzi.

  • Betty Cooper ha sofferto così tanto in questo episodio, ho una voglia matta di entrare nello schermo e abbracciarla, stringerla forte e dirle che andrà tutto bene, che si risolverà tutto. Fa tanto la forte, quella che riesce ad affrontare tutto ma alla fine è la persona più fragile del mondo e si sforza, cerca di essere perfetta, di controllare tutto, di riuscire a gestire anche se stessa ma non ne è capace totalmente e la dimostrazione in questo episodio è stata data dall’ossessione di cui è stata vittima nei confronti della vita, dell’identità di quell’uomo che non solo l’hanno privata della tranquillità ma che l’hanno portata a compiere gesti avventati e potenzialmente pericolosi, si è ritrovata trascinata prima dalla razionalità e dall’attenzione (i guanti indossati per evitare di lasciare impronte, la cura nel pulire meticolosamente ogni singola superficie della casa, compreso ciò che l’uomo non avrebbe potuto toccare, come le mele etc…) e poi dalla fretta, dall’impulsività, dalla paura, dall’ossessione, dall’oscurità ma anche dalla voglia di scoprire la verità su quell’uomo, su Chic e su ciò che potrebbe succederle con questo lato oscuro così radicato al suo interno (ritornare nel luogo in cui hanno occultato il corpo, toccare la giacca, prendere il cellulare, ricoprire il corpo, il tutto senza guanti, chiamare i numeri presenti in rubrica e trascrivere i messaggi su un quaderno, guidare la macchina dell’uomo, spingerla in acqua insieme a Jughead senza prendere nessuna precauzione – si, okay, questa parola no andrebbe usata con questi due che poi altrimenti penso a tutt’altro e sto cercando davvero di non farlo – e, voglio dire, dopo tutto quello che è successo con il Boia e Nick non è riuscita un attimo a pensare prima di buttarsi in questa situazione difficilissima?). Betty non sta sicuramente bene e per fortuna ha Jughead dalla sua di nuovo, il ragazzo l’ha aiutata nonostante il suo pensiero e cioè quello di chiamare la polizia, non ci ha pensato nemmeno un minuto prima di dire all’agente di polizia che l’auto parcheggiate fosse sua ed ha raccontato il tutto al proprio padre, consapevole del fatto che non bastasse far annegare macchina e cellulare e che occorresse liberarsi anche del corpo per evitare che qualcuno possa risalire a Betty e ad Alice…insomma, abbiamo due tipi di protezione, l’omertà per salvaguardare chi si ama (quella dei Lodge) e l’insabbiare per salvare le donne che più si amano, per farle stare tranquille e per non permettere a nessuno di farle soffrire…c’è un’unica differenza, mentre Jughead ed FP non mirano all’illegalità, non partono da presupposti malefici e inquietanti (tranquilli non mi sono dimenticata di ciò che FP ha fatto a Jason ma ricordiamo anche cosa l’ha mosso, chi aveva minacciato una delle persone più importanti della sua vita), compiono anche sbagli, ovviamente, ma solo ed esclusivamente per arrivare alla pace e per cercare di mettere tutto in ordine, non manipolano le persone e sono mossi dall’amore, da quello vero…insomma, come potrei non amare degli esseri umano perfettamente imperfetti? Ammetto che Hiram mi stia un po’ più simpatico di prima ma il mio amore per gli uomini Jones non verrà mai battuto, mi dispiace (anzi no, non mi dispiace).

  • Cheryl Blossom che cerca di essere amica di Betty mi è piaciuta troppo, ha fatto squadra con lei e l’ha avvertita in merito ad Hal e Penelope e sono stata davvero fiera di lei, davvero tanto, l’ho vista sinceramente preoccupata ed interessata, proprio come lo era nella scena successiva a quella in cui Betty ha rimesso per i ricordi sanguinolenti e devastanti. Fateci vedere di più questo personaggio, dato lo spazio giusto alla sua storia e alla sua interprete, Madelaine merita di più, lo sto ripetendo da tantissime recensioni, ormai ho perso il conto.

  • Arrivando alla parte più succosa dell’episodio e della recensione, vorrei parlarvi di due coppie: Bughead e Falice. Credo di amare queste due coppie più di qualsiasi altra (a pari merito con gli Evak, i Britin ed i Johnlock e la questione è grave, ve lo dico), sono bellissime, piene di amore, hanno una storia meravigliosa, rappresentano il passato, il presente ed il futuro e non riesco a smettere di avere gli occhi a cuore e di innamorarmi sempre di più. Jughead dopo aver fatto l’amore con Betty si è trasformato ancor di più in un cucciolo perso per la sua ragazza, pronto a fare qualsiasi cosa per lei, la telefonata all’inizio dell’episodio mi ha fatto stringere il cuore, così come le insicurezze del ragazzo mentre camminava con Betty sotto la pioggia (ho avuto l’ansia nel momento in cui Betty non capiva di cosa stesse parlando in merito alla serata precedente e stavo per darle un ceffone ma poi mi ha fatto pena per tutta la situazione che stava vivendo e ho desistito e ho rischiato un infarto in tutta la scena precedente dove non andava ad aprire alla porta di casa perchè terrorizzata), niente, sono l’amore quei due, è inutile dilungarsi.

  • Per quanto riguarda FP ed Alice non so cosa fare, sono impazzita dal primo momento e sto aspettando flashback su flashback della loro adolescenza per sognare ancora di più, è bastato un singolo gesto di quei due per far bloccare il mio cuore, il mio respiro ed ogni singola mia funzione vitale per poi ritrovarmi ad urlare piangendo…quelle dite intrecciate sono la cosa più intima di questo mondo, ancora più intima di un bacio o del sesso ed io boh…non ho mai visto più tensione sessuale di così, cielo. La scena a specchio è stata fenomenale, sono queste due le coppie dello show, quelle vere.

La purezza di queste parole, dei loro sguardi, del loro amore, oh cielo, io mi sento male.

La recensione finisce qui, non vedo l’ora di vedere il prossimo episodio per molti motivi, se avete visto il trailer capirete e vi ricordo che Riverdale va in pausa e ritorna il 7 Marzo quindi dovremo aspettare, mi raccomando, vi aspetto qui.

Voto all’episodio: 8

UNA VOLTA NON BASTA.

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.