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Skam – Recensione 4×06

Inizio così, giusto perchè Isak è sempre un cucciolino ed in questa puntata è stato davvero molto presente, per mia somma gioia.

 

Ora, dopo la parentesi coccolosa/nostalgica/felice, iniziamo questa recensione con molta calma e tranquillità…il mio naso è giunto sino a Tokyo per poi ritornare indietro ma okay, da brava bambina provo a non farmi cogliere dalla rabbia.

Questa volta potrei creare un solo paragrafo dato che gira tutto intorno a Sana ma deciderò in corso d’opera.

Sana

Sono seriamente in conflitto, quasi come se fossi una partecipante di qualche strano gioco del destino, mi ritrovo ad essere nella stessa situazione che stava vivendo Sana nella scorsa puntata e a sprazzi regolari durante tutta la durata di questa 4×06 ma affrontiamo tutto passo passo.

Sana è, evidentemente, triste e delusa per la falsità che la circonda e ancor di più, per la consapevolezza e la frustrazione di non poter confidarsi con nessuno, nemmeno con i suoi genitori che, per proteggerla, le direbbero che non avrebbe dovuto fare amicizia con delle ragazze che hanno valori differenti dai suoi, che non avrebbe dovuto farsi affascinare dal mondo norvegese e che avrebbe dovuto confidarsi con loro etc…

Ora, sapete quanto io sia innamorata di Sana ma la scelta maturata mi ha davvero fatta innervosire dato che Isak non si meritava un comportamento del genere e che quello che ha fatto Sana potrebbe avere delle serie conseguenze su questo povero ragazzo che non c’entra assolutamente nulla e che si fida della sua amica a tal punto da lasciare il pc acceso una volta sceso in lavanderia, cosa che nessuno farebbe se non avesse piena fiducia della persona che è nella propria casa.

Non accetto proprio questo comportamento perchè non è da Sana e, per quanto io possa dire che le azioni di Sana siano dettate dalla rabbia, dalla delusione e dalla solitudine non posso proprio trovare delle giustificazioni visto che non ce ne sono e che avrebbe potuto chiedere aiuto al suo amico dopo che Isak le aveva confidato di essere stato il fidanzato di Sara per un po’ di tempo e che la sua ex stava prendendo in giro Vilde mentre chattava con lui.

Io mi chiedo cosa succederà quando Isak scoprirà cosa ha fatto Sana e, soprattutto, come avverrà la scoperta, il mio povero bambino.

 

La scena in cui Sana sta osservando le ragazze dalla finestra è stata epica dall’arrivo di Isak che fa, letteralmente, balzare Sana per l’improvvisata che non si aspettava e che è stata quasi lo specchio del suo stato interiore, è talmente presa da ciò che succede dentro il suo cuore e la sua testa che tutto passa in secondo piano nei momenti in cui è in raccoglimento con se stessa.

 

Isak che sottolinea quanto siano false quelle ragazze è stato sensazionale perchè sembra che nessuno abbia più il coraggio di dire apertamente quello che pensa, le stesse ragazze sembrano essersi dimenticate di come siano Sara, Ingrid e tutte le altre…Eva, mi appello a te, hai subito un trauma cranico? Non ci posso credere che i miei occhi stiano seriamente vedendo ciò che vedono perchè è qualcosa di inconcepibile.

E Vilde? Cioè, l’esperienza che hai vissuto con William e le ragazze non ti è servita? Io sono seriamente esterrefatta, ragazze riprendetevi perchè io non credo di reggere ancora questi modi di fare che avete da un po’ di tempo, non siete così e non siete nemmeno false quindi voglio sperare che non sia una strategia perchè mi deluderebbero parecchio ma non voglio nemmeno credere che i lati che stanno uscendo fuori sono alcuni dei tratti distintivi di Eva, Chris e Vilde.

 

 

 

 

 

 

 

 

Una ragazza che finalmente sta tornando in sè è Noora che è uscita dal bus perchè senza Sana non ha senso, questo è ciò che fanno le vere amiche, non ti lasciano mai sola quando pensi di esserlo e ti sostengono a costo anche di litigare o di risultare pressanti ed oppressive e Noora, l’amore mio grande, sta mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle e son sicura riuscirà a capire cosa sta provando davvero Sana dato che adesso è nella fase di isolamento da tutto e tutti.

 

 

 

Parlando degli Yousana devo dire che la scena in cucina mi ha quasi fatto piangere dato che Sana non voleva più mangiare carote e che non è riuscita a guardarlo negli occhi cosa che Yousef non riusciva a non fare e questo ci ha fatto capire per l’ennesima volta quanto sia innamorato di Sana e che stia soffrendo perchè sa di non poterla avere date le tradizioni religiose e di vita a cui Sana tiene davvero tanto, come è giusto che sia, e questa sofferenza l’ha portato a baciare Noora che gli piace ma che non è l’amore vero come invece lo è Sana.

Fateli stare insieme, vi prego, sono un’OTP meravigliosa e si completano e non fatemi ripensare agli occhi di entrambi che mi fanno piangere ed emozionare pure troppo (mai troppo) e poi abbiamo saputo anche delle cose in più sulla famiglia di Sana come il fatto che il padre sia chirurgo e che lei voglia diventarlo ed ecco spiegata la sua passione e bravura nella biologia.

Per quanto riguarda la scena iniziale, io non sapevo se prendere a pugni lo schermo o quelle persone non degne di essere definite tali che stanno bullizzando una povera ragazza che non ha fatto nulla di male…io mi chiedo perchè sia così difficile accettare la diversità.

Vi fa paura? Non sapete come affrontarla e vi nascondete dietro l’odio ed il disprezzo verso qualcuno che dimostra di essere forte e quindi, secondo voi, capace di reggere le pressioni e i commenti negativi quando invece non vi rendete conto che sono proprio quelle persone ad essere le più deboli e forti al tempo stesso, in un gioco di contrapposizioni talmente valido da risultare quasi impossibile e, cosa ancor più squallida, non vi rendete conto di quanto siate piccoli ed insulsi a farvi grandi dietro lo schermo di un pc o dietro le azioni di qualche altro più coraggioso o schifoso di voi (dipende dai punti di vista). Che gusto ci trovate a denigrare qualcuno per il solo gusto di farlo? Non avete degli impegni o una vita vostra in cui investire tutto quest’impegno in qualcosa di più bello, utile e redditizio? E questo è un appello rivolto a tutte quelli che credono di essere dei grandi solo perchè offendono qualcuno, perchè si fanno vedere forti quando non sanno nemmeno cosa voglia dire la parola “forza” ed è un appello anche a chi è vittima di bullismo, cyberbullismo e mobbing, non permettete a nessuno di farvi mettere i piedi in testa, non concedete di far capire alle persone sbagliate quali siano le vostre debolezze (e questo è generico, dato che Sana è attaccata per i suoi valori e le sue usanze e tradizioni, cosa ugualmente triste e vergognosa) e, soprattutto, non interiorizzate tutto, non chiudetevi in voi stessi, non abbiate paura di reagire e di farvi aiutare perchè insieme si è più forti e non c’è niente di cui vergognarsi, niente per cui sentirsi meno capaci di provvedere a se stessi…capisco sia difficile e che abbiate paura.

La paura è quell’emozione che ci aiuta a prendere una posizione ma che può anche immobilizzarci e renderci un unico tronco terrorizzato e non più capace di reagire.

E da qui mi volevo collegare per il prossimo paragrafo e cioè quello dedicato agli Evak ma prima devo dire che Sana ha notato quella frase scritta sul muro di casa Evak proprio perchè, come dicevo, la paura può far anche da motore per le nostre reazioni ma dipende anche cosa ci spingerà a fare.

 

 

 

 

 

Sana non voleva aiutare Isak a studiare/recuperare perchè era in crisi con se stessa e tutte le sue energie erano impegnate nel sopportare le sue emozioni e l’impossibilità di parlare con qualcuno che possa capirla (e ripeto che questa scelta è sbagliata perchè Sana dovrebbe confidarsi, dovrebbe fidarsi ancor di più degli amici che la circondano o di suo fratello o di qualcuno che le voglia bene e qui vediamo che vorrebbe riavvicinarsi a Jamilla ma per la paura e la vergogna non lo fa) ma chissà come mai, in un momento di rabbia cambia idea perchè nella sua mente ha già intenzione di utilizzare, scusatemi il termine, le conversazioni che Isak ha avuto con Sara ma io ripeto che avrebbe potuto chiedere direttamente a lui un aiuto che sicuramente non le avrebbe negato ed invece ha deciso di fare da sè rischiando di mettere nei guai Isak (avendo visto le clip del prossimo episodio di Skam so cosa sta succedendo dopo questa scelta di Sana ma non posso dirvelo e sto seriamente faticando, chi me l’ha fatto fare? Avrei potuto non vedere la clip di oggi ma okay, ormai è fatta e avrei potuto pubblicare la recensione ieri, come doveva essere ma no il mio telefono decide di farla finita tuffandosi nell’acqua…sclero time, ci sta anche no? Condividiamo anche queste cose, su….okay, ritorniamo a noi) e tradendo la fiducia di un ragazzo che nonostante tutti i segreti e ciò che gli hanno fatto il fratello di lei ed il gruppo di amici di lui non ha affatto cambiato modo di fare con la sua amica tanto che non vuole nemmeno parlare della rissa ma vorrebbe sapere qualcosa sul perchè Sana non gli abbia detto nulla di Even.

Riattaccandomi al discorso sulla paura posso finalmente dedicarmi ai miei amati Evak.

Evak

Allora, amori miei…come si sopravvive a casa Evak?

Io ancora non mi sono ripresa perchè quella casa ha qualcosa di loro, è il loro nido e rappresenta il loro amore e le difficoltà che devono affrontare e voglio soffermarmi su di una cosa, prima delle altre.

 You have to keep your vision clear cause only a coward lives in fear”.
~NAS

Credo sia il mantra di vita che ogni persona dovrebbe avere e credo sia quello dei nostri amati Evak che, nonostante la paura che possa tutto cambiare da un minuto all’altro e che il mondo che si sono costruiti possa sgretolarsi fino a crollare, riescono comunque a combattere e a non farsi vincere dal terrore, da quell’emozione subdola ma che fa anche tanto bene.

Isak ed Even affrontano le loro piccole battaglie quotidiane con un sorriso e tanto amore e non si fanno affossare dai pregiudizi o dalle difficoltà che sono presenti nel loro rapporto e sanno che l’uno ci sarà sempre per l’altro ma io devo condividere la paura che provo dal momento in cui tutti abbiamo visto il trailer per la prima volta e cioè che stia per succedere qualcosa di negativo, che questa catena si sia azionata in modo irreparabile dato che sappiamo che una cosa tira l’altra ma sappiamo anche che “se son rose fioriranno” cosa che dovranno fare perchè Isak ed Even non solo meritano la felicità ma la meritano insieme e per averla definitivamente dovranno affrontare i demoni di Even e i fantasmi del suo passato ed io mi auguro che lo facciano presto perchè Isak sta male psicologicamente e non regge più facilmente questa pressione che è stata acuita anche da Sana dato che non gli ha voluto, giustamente, spiegare il perchè dell’omettere le motivazione che l’hanno spinta a nascondere la conoscenza di Even ed io ho qualcosa da obiettare anche qui, okay, siamo tutti d’accordo sul fatto che debba  essere solo e soltanto il nostro occhi blu a rivelare al suo fidanzato cosa gli è successo e cosa l’ha portato a tentare il suicidio e siamo tutti consapevoli del fatto che Isak avrebbe fatto tantissime domande a Sana se gli avesse rivelato di conoscerlo prima ma una cosa non esclude l’altra, cioè, secondo me avrebbe potuto dirgli di conoscerlo e basta senza dovergli per forza dire qualcosa sul passato e, ripensando alla scorsa stagione, devo dire che Sana è stata proprio brava a fingere di non conoscerlo (a meno che Julie abbia pensato a questo risvolto solo dopo la terza stagione, cosa impossibile dato che è passato davvero troppo poco tempo dalla season 3 e, soprattutto, dato che ha sempre avuto in mente il corso della storia che ha voluto regalarci e raccontarci) e, capitemi, ha fatto benissimo a non spiegargli il perchè ma almeno a dire:

“Oh, Even, si lo conosco”

non succedeva nulla.

P.s. sono contenta che però Isak abbia capito la decisione di Sana.

Ora, Even, amore della mamma, io mi rivolgo a te, quanto vuoi aspettare ancora prima di raccontare tutto ad Isak?

Io capisco che sia difficile dato l’argomento ma Isak ormai gli ha dato dimostrazione di esserci nonostante tutto e a prescindere dalle difficoltà dato che avrebbe potuto decidere di non intraprendere una relazione con lui, figuriamoci una convivenza e penso che Even avrebbe dovuto già raccontargli qualcosa prima di andare a vivere insieme e adesso mi sembra che stia davvero esagerando a non dirgli nulla, Isak non si merita di non saperlo e so perfettamente che è la paura a bloccare Even ma deve pur dirglielo prima o poi e penso che se non si sbriga potrebbe rischiare grosso dato che Isak è già esasperato di suo e non voglio proprio pensare a cosa potrebbe succedere se dovesse venire a saperlo da qualsiasi altra persona e non da lui (anche se mi chiedo chi, Sonjia non lo farebbe mai, Sana nemmeno sotto tortura e non penso vada a chiedere alla Baloon Squad, cosa che non farebbe a prescindere perchè non è nel suo carattere e sa come prendere Even rispettando i suoi tempi, i suoi spazi ed i suoi silenzi (ed in questo caso, i suoi segreti).

La casa di questi due cuccioli è meravigliosa e sono davvero felice che ce l’abbiano fatta vedere dato che aspettavo questo momento dalla terza stagione e ancor di più da quando uscì la foto del citofono con la bandierina arcobaleno.

Even che cerca le chiavi nel loro letto ma non le trova per poi adocchiarle nel centrotavola, loro due che si organizzano per il bucato, che parlano dei vestiti da lavare, tutte queste piccole cose hanno reso tutto magico e perfetto perchè è proprio nelle piccole azioni e nei piccoli gesti che si nota l’immenso amore che lega due persone.

Non parliamo poi della scena in cui Even dice che andrà in lavanderia se è così importante per Isak…cioè, capite noi shippers, ho rischiato di avere un mancamento, per non fare riferimenti a quel bacio così dolce e tenero che sa di casa e di famiglia e che mi ha fatto emozionare tantissimo.

E, avete notato che non abbiamo sentito ancora quelle due paroline magiche uscire dalla bocca di uno dei due?

E’ una cosa che ho pensato quando Isak ha detto: “Anche io” al telefono e mi ha causato un collegamento inconscio ad un “Ti amo” detto da Even per salutarlo.

Aspetto quel momento perchè coronerebbe il loro amore e che sarebbe quel quid che non vedo l’ora di sentire anche se so benissimo che sono i gesti quelli che contano e non le parole ma da romantica quale sono ho bisogno di sentire quelle paroline.

Per adesso è tutto, alla prossima recensione, mi raccomando, non mancate.

Devo dire altro?…no, basta questa gif.

E…

p.p.s. scusami Sana ma potevi evitare di far sentire Isak un incapace per non essere in grado di saper fare il thè?

 

 

 

 

 

Quella faccia quasi schifata/scioccata mi ha davvero innervosita dato che nemmeno lei sa cucinare/sbucciare le carote e che non voglia nemmeno imparare e mi ha fatto capire ancor di più quanto il suo intento fosse quello di fare foto alle conversazioni tra Isak e Sara ma okay…

A lunedì.

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.