Stranger Things: Eleven sarebbe dovuta morire

Stranger Things è diventata senza alcun dubbio una delle serie più conosciute e seguite del momento. Nessuno, però, si sarebbe aspettato un tale successo, infatti questo show era stato immaginato come una one-shot. Il piano dei fratelli Duffer era quello di concludere la serie dopo la prima stagione, e questo vuol dire che Eleven non sarebbe mai tornata dall’Upside Down.

Stranger Things senza Eleven?

Ma vi immaginate Stranger Things senza El? Non avrebbe senso. Lei è letteralmente la ragione per cui tutto è iniziato, ed è solo giusto che, una volta rinnovata la serie, i fratelli Duffer siano tornati sui loro passi.

Sono stati proprio loro a sganciare questa notizia bomba durante una master class all’università Chapman, spiegando che inizialmente lo show sarebbe dovuto essere autoconclusivo:

Forse non dovremmo dirlo e fingere che tutto era previsto, ma inizialmente Eleven si sarebbe dovuta sacrificare per salvare il mondo e li sarebbe finita. Quando abbiamo spiegato il progetto a Netflix, loro però ci hanno chiesto come lo show sarebbe potuto continuare e noi sul momento abbiamo detto “Beh, Will ritorna dall’altra dimensione e non se la passa molto bene” e loro “Ah ok fantastico”.

Dopo la notizia che la serie sarebbe continuata i Duffer hanno ripensato alla storia e rielaborare alcune cose, tra cui il destino di Eleven. Hanno sviluppato una trama diversa, che progettano di sviluppare in più anni. Come abbiamo visto alla fine della seconda stagione, infatti, il mostro non è stato sconfitto del tutto e presto tornerà per tormentare ancora la cittadina di Hawkins, e in particolare sei ragazzini straordinari. È un po’ il Voldemort personale di Stranger Things.

Sono davvero felice che la serie abbia avuto successo e che questo abbia portato i creatori a farci rivedere El. Certo, la sua morte sarebbe stata un grandissimo colpo di scena, ma a che prezzo? Eleven è troppo importante per lo show, e poi tutti vogliono più scene MILEVEN, soprattutto la nostra Big Boss Veronica. Quindi, cari fratelli Duffer, mettetevi all’opera!

Martina