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Supergirl – Recensione 3×20

Hola, questo ventesimo episodio di Supergirl è stato leggermente meno movimentato rispetto al solito, ma comunque è riuscito a regalarci emozioni. Abbiamo visto i problemi di Alex (e non solo) sulla Terra, ma anche Kara e Mon-El su Argo.
Ed è proprio con quest’ultimi che voglio aprire la recensione, perché a sorpresa i due sono finiti su Argo, luogo protetto dal padre di Kara poco prima dell’esplosione di Krypto dove la ragazza ha la possibilità di riabbracciare sua madre che credeva defunta. 

Proprio la donna spiega come la missione di sua figlia possa essere complicata visto che la pietra nera di Yuda Kal permette di respirare sul pianeta. Nonostante questo decide comunque di cercare di aiutare la sua unica figlia convocando il Consiglio Supremo in cui ho rischiato di cascare dalla sedia. Ho riconosciuto immediatamente Selena e ora vorrei sapere il motivo che l’ha spinta a dare il consenso visto che si tratta della chiave per fermare Reign. A questo punto penso che la cosa non possa in realtà non funzionare. Staremo a vedere visto che sulla Terra la povera Lena ha cercato in ogni modo di tenere a bada la situazione, arrivando a prendere la decisione di premere il tasto d’emergenza per mandare in overdose da kryptonite Reign uccidendo anche Sam, scelta che non ha portato per fortuna al risultato drastico vista la fuga della villain con l’arrivo giusto in tempo di Supergirl e Mon-El.

A proposito del bel daxamita ormai diventato un eroe, mi ha davvero commosso la sua azione nei confronti del bimbo affetto da Thalonite. Un gesto bellissimo che vale più di mille parole e se Kara lo sapesse ne andrebbe davvero fiera. Si sta comportando benissimo anche anche nei suoi confronti anche se non dovrebbe sopprimere i suoi sentimenti per lei.

Ho piacevolmente ammirato anche Alura e del suo modo di porsi nei confronti di entrambi. Inutile dirvi che abbiamo buone possibilità di rivederla presto, magari sulla Terra. Fatto sta che per me l’attrice rimarrà per sempre Lois Lane…

Spostiamoci sulla Terra, precisamente dalla mia adorata Alex che oltre ad occuparsi di Ruby ha dovuto affrontare un problema grosso. Qualcuno ha cercato più volte di ucciderla e per questo ha portato la ragazzina al sicuro alla DEO, affidandola ad un non proprio felice Winn, almeno all’inizio, poi le cose sono decisamente cambiate e sono diventate amici.

Tornando ad Alex, ha dovuto fare delle ricerche per scoprire l’identità del suo aggressore, ma ha preso un grosso granchio pensando si trattasse dell’uomo che fece arrestare quando aveva soltanto 17 anni. Alla fine non avendo idea di chi possa trattarsi decide insieme a J’onn (che assume le sembianze della ragazza) di tentare una trappola e la cosa funziona a metà. Si tratta di un alieno di Fort Rozz che capisce subito quale sia la vera Alex e per poco non riesce a farla fuori.

Il tutto porta la mia amata beniamina a fare delle riflessioni sulla sua vita. Se lei fosse morta, Ruby sarebbe rimasta sola e l’idea di crearsi un giorno una sua famiglia e contemporaneamente morire sul campo di lavoro la spaventa. Papà J’onn come sempre le sta vicino e con delle bellissime parole cerca di tirarle su il morale. Amo follemente il loro rapporto e capisco al 100% le paure di Alex, ma sino a quando avrà dalla sua parte delle persone che le vogliono così tanto bene non avrà nulla da temere.

Ci leggiamo la prossima settimana 😉

-Marta

 

 

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.