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Supernatural – Recensione 13×07

Bentornati ad un’altra recensione di Supernatural, stavolta parleremo del settimo episodio della tredicesima stagione, War of the Worlds, diretto dal nostro Trickster/angelo Gabriele, Richard Speight Jr.! In questo episodio abbiamo visto il ritorno di qualche vecchio personaggio e si sono aperti degli scenari molto interessanti.

Dalla parte degli angeli

Partiamo dal primo fantastico ritorno, parlando dell’Altro Mondo: il nostro precedente profeta, ovvero Kevin (Osric Chau), sta lavorando insieme a Michele, l’angelo in comando e grazie a lui, viene aperto un portale attraverso il quale Lucifero riesce a tornare sulla Terra dei nostri giorni. In questo episodio, il ruolo di Kevin è stato marginale, ma probabilmente apparirà nuovamente perché è l’unica speranza di Michele – un arcangelo molto più potente e vendicativo di quello che abbiamo visto in passato, secondo Lucifero – per trovare Lucifero sulla Terra del mondo parallelo. Ironico come possano scambiarsi di ruolo il temibile angelo caduto ed il fratello buono.

A questo punto, Lucifero capisce che solo facendo squadra con Castiel e Jack potrà sconfiggere Michele, quindi cerca aiuto nella figura di Castiel, appunto, dato che non sa dove possa essere il figlio. Fra l’altro, non sottovalutiamo quello che viene detto a Castiel dall’angelo a guardia dell’entrata per il Paradiso: hanno bisogno di Jack per rinforzare le fila degli angeli o si estingueranno. Non solo l’Inferno sta cercando Jack, ma anche il Paradiso. E non si può fare altro che prevedere guai in vista. Lo scambio di battute fra Cas e Lucifero è stato sicuramente molto divertente e se riuscissero davvero a mettere da parte i loro dissapori, potrebbe anche formarsi un ottimo team. Memorabile la scena in cui Castiel gli dice: “Devo chiamare Sam e Dean” e Lucifero sbatte la testa contro il tavolo, chiedendosi: “Perché?” (la mia reazione quando è saltato fuori Ketch, per intenderci).

Dalla parte dei demoni

A proposito di Ketch, arriviamo al colpo di scena dell’episodio. Ditemi che anche voi avete assunto questa espressione (Honolulu Con di questi giorni) quando avete visto Ketch, perché era esattamente la mia.

Dean, che non si fa di certo ingannare da nessuno, lo scopre subito per via dello sguardo che fa quando parlano della madre, mentre Sam aveva il dubbio dato dai documenti del falso fratello, Alexander.

Si scoprono svariate novità su di lui: in primo luogo, è tornato in vita grazie ad un incantesimo di Rowena e forse significa che anche lei potrebbe averlo usato, quindi sarebbe viva (già si era capito, perché una come Rowena non poteva morire in quel modo così semplice e veloce, senza neanche apparire sulla scena); in secondo luogo, è un mercenario pagato da Asmodeus e darà – di nuovo – parecchio fastidio ai Winchester. A questo punto tanto vale chiudere sia lui sia Lucifero nella Gabbia (assieme ad Adam, che forse è ancora lì), così magari eviteranno di farsi vivi di tanto in tanto solo per adempiere al loro ruolo di guastafeste. Però, aggiungiamo questo: Ketch ha detto che potrebbe essere uno dei buoni, allora la domanda è legittima, ovvero che forse Ketch sta facendo il doppio, se non il triplo gioco. Insomma, non si capisce da che parte stia veramente.

Dalla parte degli umani

Quindi, ricapitoliamo: Asmodeus ha catturato Lucifero e Castiel, Jack è ancora disperso, Ketch sta facendo il doppio gioco, Rowena forse è ancora viva, Michele sta arrivando ed i Winchester non hanno ancora chiaro che sta per sfociare tutto in una guerra. Chi dice che c’è poca carne al fuoco, ovviamente, sta mentendo. E nel frattempo, io sto ancora aspettando che Crowley torni e rivendichi il suo trono all’Inferno.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, ossia The Scorpion and the Frog (13×08):

Alla prossima!

Bonus:

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.