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Supernatural – Recensione 13×11

Bentornati ad un’altra recensione di Supernatural, stavolta parleremo dell’undicesimo episodio della tredicesima stagione, Breakdown, in cui il caso affrontato da Dean, Sam e Donna, porta a galla degli interrogativi e delle questioni irrisolte di cui trattare.

Cominciamo subito.

I veri mostri

Ora, con un inaspettato plot twist, abbiamo scoperto che l’antagonista di questo episodio non era un semplice mostro – nel vero senso della parola -, ma un uomo. Sotto quella maschera da maiale (vi ricordava un po’ il Professor Pyg di Gotham?), si nasconde il vero macellaio, quasi alla pari del Macbeth di Shakespeare, un uomo in carne ed ossa, che fa a pezzi le persone per vendere i loro lembi all’asta. I veri mostri, a volte, non sono quelli che si nascondono sotto i nostri letti, celati dal buio, ma noi stessi, esseri umani.

Ciò che colpisce di più, oltre a questo, è quello che dice: lui vende parti del corpo di persone che non saranno piante da nessuno – a suo parere – ai mostri per farli mangiare, così che esista una specie di pace fra essi sovrannaturali ed esseri umani. E qui, non posso fare altro che sentire l’eco di iZombie forte e chiaro. Inoltre, egli aggiunge che I mostri potrebbero essere il nostro vicino di casa. Hanno un lavoro normale, falciano l’erba di sabato. Insomma, chiunque, sotto quella maschera, potrebbe essere un mostro. I mostri si nascondono sotto strati e strati di pelle truccata, per non svelare il loro vero aspetto. Però, in Supernatural ci viene dimostrato che non tutte le creature sovrannaturali sono mostri e non tutti gli uomini sono innocenti.

Fra parentesi, avete notato come si focalizzano sul cuore di Sam, prima in modo astratto, facendo capire che che si sente in colpa per non essere riuscito a salvare Kaia – lo dirà solo alla fine, ma già dai suoi atteggiamenti si capisce che alcuni pensieri lo tormentano -, poi in modo più concreto, nella scena in cui il macellaio cerca di strappargli l’organo dal petto.

Posizioni invertite

Durante tutto l’arco dell’episodio, è evidente che Sam e Dean si sono scambiati i ruoli: Sam è il fratello pessimista, mentre Dean è quello positivo. Sam si alza tardi la mattina, non mangia, è triste, per poco non aiuta Donna a salvare la nipote… insomma, si è tramutato in ciò che era Dean all’inizio della stagione. Il motivo per cui è accaduto tutto ciò ci viene svelato solo quando l’episodio si conclude e ne parleremo dopo. Quello su cui volevo soffermarmi è questo: è strano che all’improvviso si siano invertiti di ruolo? Da una parte sì, mentre dall’altra no. Certo, fino a poco fa, Sam era quello che credeva in un futuro migliore, di poter salvare le persone, quindi questo cambiamento è molto repentino. D’altro canto, è anche vero che una persona non può sopportare sempre che tutto vada male e la morte di Kaia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, per Sam. Oltretutto, Jack, Mary e Cas sono introvabili, quindi anche questo non migliora di certo la situazione.

Donna & Doug

Donna, tu uccidi mostri. Tu sei una dannata eroina. Ma… questo non sono io.

Straziante. Non ditemi che non vi si è spezzato il cuore a metà, quando Doug ha lasciato Donna. Lui è davvero un uomo semplice, dolce, un poliziotto che cerca di fare del bene nel mondo, ma non riesce a venire a patti con la parte oscura del mondo, quella in cui vivono i mostri, va oltre la sua comprensione e fa fatica ad accettarlo. Così, lascia Donna, sebbene la ami molto.

In ogni caso, potrebbe essere una rilevante parte della storia di Donna nello spin – off e lo spero, perché questi due meritano di stare insieme.

Ulteriore commento su Donna come personaggio: in questo episodio hanno finalmente scavato in profondità ed abbiamo scoperto una donna che fa di tutto per le persone che ama e che è molto brava nel condurre il suo lavoro. Inoltre, sceglie finalmente di dire a Doug la verità, perché non può più mentirgli. Impossibile non amarla.

Ferire le persone che amiamo

Arriviamo ora alle note dolenti (sì, perché vedere Sam ridotto in questo stato fa male al cuore).

Nel finale, c’è solita scena in auto in cui Sam e Dean parlano (ancora è difficile capire come Dean riesca a guardare Sam e la strada contemporaneamente, ma sono dettagli). Tutto comincia quando Dean dice a Sam che non avrebbe dovuto trattare Donna in quel modo, affermando che è meglio tenere lontani i propri cari, perché nella vita di un Cacciatore non c’è spazio per loro, dato che la maggior parte delle volte, essi potrebbero incorrere in una brutta fine. Meglio seppellire tutte le parole che potrebbero ferire le persone che amiamo e lasciare che facciano del male a noi, invece. Meglio lasciarli andare, piuttosto che seppellire loro. Ma c’è altro, oltre a questo: Sam si sente in colpa per la morte di Kaia e per quella di altre persone che hanno incontrato sul loro cammino. A volte salvano delle persone – come gli ricorda Dean -, ma quel numero riesce a bilanciare quello delle altre a cui accade qualcosa di male a causa loro?

Purtroppo, in un lavoro del genere c’è sempre l’altra faccia della medaglia: non importa quante persone vengano salvate, ci sarà sempre anche il rovescio della situazione, ovvero un numero – si spera inferiore – di persone che muoiono. Il punto è che non è sempre facile da accettare.

Io spero solo che almeno Jack ricompaia in fretta, cosicché Sam torni ad essere positivo.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, ossia il dodicesimo, intitolato Various & Sundry Villains:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.