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The Originals – Recensione 4×08

Due volti già conosciuti tornano a trovarci a New Orleans, nuove informazioni sulle origini dell’Ombra, l’immenso coraggio di Hope e nuove sfide per i nostri protagonisti: ecco cosa ci ha riservato quest’ottavo episodio di The Originals, “Voodoo in My Blood”.

Costantemente alla ricerca delle ossa nascoste, ogni personaggio si mette a lavoro per fare la propria parte. Hayley e Klaus si preparano per un incontro con gli Antenati, che tramite Hope richiedono un confronto con l’ibrida ovviamente non lasciata sola; Elijah invece viene esortato dal fratello a collaborare con Marcel e ad occuparsi dell’imminente visita di uno dei volti conosciuti a cui ho accennato prima, ossia Alaric; di Freya e Vincent non si sa nulla, nessuno dei due ha fatto la sua comparsa in quest’episodio e ho particolarmente sentito la mancanza della sorella maggiore, sia perché sa sempre cosa fare in momenti di crisi come questo, sia perché dopo il bacio mozzafiato con Keelin dello scorso episodio, volevo sapere e vedere come proseguissero le cose tra loro due.

   

Come dicevamo, i due ibridi si dirigono alla solita chiesa per incontrare gli Antenati e ad accoglierli sono le quattro streghe sacrificate precedentemente da Elijah che, con il sangue di Hayley e Klaus, riescono a metterli in contatto con il secondo volto conosciuto di questo episodio, vale a dire Davina.
Nonostante gli accesi battibecchi con Klaus che tutti ci aspettavamo, la strega sembra davvero disposta ad aiutarli a sconfiggere il nemico del momento, mostrandosi fin da subito (anche se a suo modo) collaborativa .


Tramite il suo racconto, ci viene narrata la storia dell’Ombra fin dalle origini e di come da un bambina simbolo di speranza per due tribù unitosi tra loro, è nata una bambina malefica e assetata di potere.
L’Ombra, il cui vero nome è Inadu, uccise fin da giovane decine di persone per puro divertimento e quando il suo popolo finalmente trovò un metodo per fermarla ed ucciderla (e conservare le sue ossa, separandole, dopo averlo fatto), non pensò di risparmiarli neanche per un secondo, lanciando prima di morire un ultimo incantesimo e condannandoli alla maledizione dei lincantropi, originata proprio da lei.


Questa storia ci serve su un piatto d’argento l’arma per uccidere l’Ombra: essendo colei che ha dato inizio alla maledizione dei licantropi, quest’ultimi hanno il potere di indebolirla ed ucciderla con il loro sangue. Ecco cosa ci viene inizialmente spiegato da Davina, una spiegazione che convince Hayley ad agire e a fidarsi della strega, per il bene della piccola Hope e di tutti loro. Fin qui, il ritorno di questo personaggio mi è sembrato una vera e propria benedizione. Finalmente avevano una pista che poteva potenzialmente funzionare, ma il peggio doveva ancora arrivare, ed anche noi con questa recensione ci arriveremo passo passo.

Dall’altro lato della città, Elijah si presenta a casa di Marcel per convincerlo a collaborare con lui. Lo trova in compagnia di Sofya, momentaneamente posseduta dall’Ombra ad insaputa di tutti, ed anche se quest’ultima si allontana quando i due cominciano a parlare, ha modo di ascoltare i loro piani.
Elijah convince Marcel a collaborare con la promessa di dargli l’unico pugnale in grado di ucciderlo. Nonostante l’uno non si fidi dell’altro, si dirigono comunque insieme al bar dove Alaric aveva detto di raggiungerli ma le cose non vanno proprio come previsto.


Sofya, o meglio dire l’Ombra, venuta a conoscenza dei loro piani, trova Alaric strada facendo e cerca di sottrargli una delle ossa tanto bramate da tutti. Il suo piano però fallisce miseramente perché, in modo astuto, il nostro caro professor Saltzman aveva riempito la sua auto di esplosivo e la fa saltare in aria proprio quando Sofya/l’Ombra vi si trova vicino.


Arrivano in suo soccorso Marcel ed Elijah che scoprono automaticamente di Sofya e di ciò che l’Ombra le sta facendo. Alaric da loro importanti informazioni per trovare le ossa mancanti: a casa dei Lockwood ha trovato non solo quella che doveva consegnare loro, ma anche un libro contenente un elenco di tutte le famiglie incaricate di custodire le ossa di Inadu, con tanto di date e luoghi.
Il nome ”Del Robles” fornisce loro una prima pista da seguire, e arrivati al cimitero dov’è presente la tomba di quest’antica e importante famiglia, riescono a trovare una delle ossa seguendo gli indizi. Il tutto, ovviamente, contornato di continue discussioni tra i due: neanche un obiettivo comune riesce a stabilire una sorta di tregua, e tra le tante cose dette ho apprezzato tantissimo il far notare ad Elijah, da parte di Marcel, la sua inclinazione sempre più forte e incontrollata nei confronti della violenza. Credo che non siano state parole dette invano, considerando che Elijah si sia fermato dall’ucciderlo dopo averlo ascoltato.


Aperta e chiusa parentesi, torniamo al nostro osso trovato nella tomba di una delle componenti della famiglia Del Robles.
Proprio nel momento in cui potevamo cantar vittoria, Sofya/l’Ombra fa la sua comparsa, pronta a prendersi ciò che è suo e a scagliarsi contro i suoi avversari. Quando tutto sembra perduto, Hayley entra in scena per salvare la situazione e mette in pratica proprio ciò che le ha rivelato Davina, vale a dire usa il suo sangue per fermare il nemico. Ma qui viene il bello: per annientare l’Ombra non c’è solamente bisogno del sangue di una delle stirpi di licantropi, ma c’è bisogno del sacrificio di un qualcuno con grande potere.
Davina ha proprio dimenticato di specificare un piccolissimo ed inutile dettaglio, non credete? Ebbene no, i suoi piani stavano filando alla perfezione. Ad insaputa di tutti, avrebbe sacrificato Klaus per un “bene superiore”, ma diciamoci la verità.. era un’ottima occasione per vendicarsi.


Il sapere una cosa tanto sconvolgente all’improvviso spiazza tutti e permette a Sofya/l’Ombra di scappare via con l’osso che avevano trovato. Ma la preoccupazione più importante ed imminente ne è chiaramente un’altra: Hayley, Marcel ed Elijah si dirigono nuovamente in chiesa per fermare Davina e provare a convincerla che ci sia un altro modo per risolvere la situazione. La strega però non cambia idea, e non si fa scrupoli ad usare anche Marcel, uno dei suoi più cari amici, per ottenere quello che vuole.

  
  

Tentano di tutto, Elijah si fa avanti per sacrificarsi al posto del fratello, ma nulla sembra funzionare fin quando non arriva la cazzutissima Hope Mikaelson che, avendo percepito quello che stava accadendo, corre in soccorso della famiglia: con uno sguardo forte e deciso che vale più di mille parole e la sua magia più potente di qualsiasi altra cosa, mette k.o. Davina salvando suo padre e correndo subito tra le sue braccia.
Il mio amore per questa bambina non fa che aumentare a dismisura, e il suo battersi senza remore per la sua famiglia mi scalda ogni volta il cuore. E’ decisamente la degna Mikaleson, non ci sono dubbi!


D’altro canto, ho odiato a dismisura Davina: il mio rapporto con il suo personaggio è stato sempre un “ni”. Ci sono state volte in cui mi è piaciuta molto, ma tante altre in cui ho trovato i suoi atteggiamenti particolarmente odiosi e infantili, e questa è una di quelle volte. Se a inizio episodio avevo considerato il suo ritorno una benedizione per i nostri protagonisti, alla fine l’ho semplicemente considerata una totale maledizione.

A fine episodio finalmente Alaric conosce la piccola Hope e riconosce in lei il grande potenziale che ha sempre dimostrato di avere, come il fatto che riceva aiuto dalla zia ma studi e capisca molte cose da sola. Perciò, prima di andar via, nella sua ultima conversazione con Klaus gli fa capire che c’è e sempre ci sarà un posto per Hope alla scuola fondata da lui e Caroline. Per il momento il nostro ibrido preferisce tenerla con sé, ma chi lo sa, non è da escludere che in un futuro la piccola Hope possa effettivamente frequentare quella scuola e che magari in questo modo ci sarà anche un riavvicinamento tra i Klaus e Caroline. Sarebbe un sogno che diviene realtà per me e per molti!

   

Finalmente Hayley ed Elijah tornano ad avere interazioni più intime. Capisco benissimo che con la situazione in corso le priorità siano altre, ma un momentino tutto per loro potrebbero ritagliarselo più spesso e non ogni morte di papa. Hayley sembra sempre più preoccupata per Elijah e per gli atteggiamenti che sta assumendo ultimamente, e come biasimarla. Lo ama e vuole delle certezze per loro, credo che glielo stia facendo capire in tutti i modi. Già me li immagino nel sud della Francia, in quel bellissimo villaggio descritto da Elijah, lontani dai demoni che continuano a perseguitare sia l’uno che l’altro e spero che un giorno una cosa del genere possa diventare realtà.


Tra le tante cose, l’ibrida lo esorta, così come Klaus, a collaborare e fidarsi di Marcel e a consegnargli il pugnale una volta per tutte. Proprio quest’ultimo consiglio spinge Elijah ad andare da Marcel, ma appena mette piede in quella casa capisce che c’è qualcosa che non va e seppur attento non riesce ad impedire l’attacco da parte di Sofya/l’Ombra: quest’ultima lo colpisce alle spalle con l’unica arma in grado di uccidere un Originale. Potete ben immaginare le urla che ho dato in quel momento, non potendo credere ai miei occhi. Non è possibile che lo abbiamo fatto “morire” così, né che abbiano fatto finire un episodio in tal modo, costringendoci ad aspettare una settimana per saperne di più.


Pretendo vivamente che nel prossimo episodio, “Queen Death”, la prima cosa che facciano vedere sarà Freya che corre a salvare Elijah con l’antidoto che ha creato, altrimenti dichiarerò guerra.

Questa settimana voglio salutarvi non solo con i soliti interrogativi ma con qualche bonus dell’episodio che non può essere non citato:

Klaus papà-iperprotettivo-psicopatico Mikaelson (te se ama) che parla dei futuri spasimanti della figlia e già immagino cosa quelle povere anime dovranno passare.
Elijah è il suo completo da 9mila dollari, perché quelli da 5mila sono da barbari e giustamente lui non lo è.
Alaric che potrebbe esser curato da tutti i vampiri lì presenti con un po’ di sangue, ma lo lasciano insanguinato e pieno di lividi per tutto il tempo.
Queen Hope che va citata sempre e comunque

Alla prossima recensione, non mancate!

                                                                                                                                                   – Federica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.