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The Originals – Recensione 4×12

“If we go this route, this is gonna be the end of your family. This is gonna be the end of always and forever.”
Aspettate… COSA?
Come diamine siamo arrivati fin qui? Cos’è successo nella 4×12 di The Orginals?
Provate ad immaginare il suono di un nastro che si riavvolge velocemente e torna al punto di partenza, al principio della storia narrataci in “Voodoo Child”, e diamo inizio alla recensione di questo sensazionale episodio.

Le aspettative su questo penultimo episodio non erano di certo rosee, ma nella beata ignoranza dei nostri protagonisti, almeno nei primi minuti, ci hanno graziato con dei piccoli/grandi momenti di gioia e prima di affrontare tematiche più dark, direi di consolarci e sorridere ancora una volta commentando quegl’attimi di felicità destinati a durare, purtroppo, poco.

▸ FREYA E KEELIN.

Dopo un’intera stagione in cui abbiamo visto il personaggio di Freya aiutare la sua famiglia mettendo da parte se stessa, i suoi sentimenti, le sue esigenze, finalmente abbiamo l’opportunità di vederla felice, serena, esattamente dove voleva essere ossia tra le braccia della sua ragazza. Freya decide di smettere di scappare e di aprirsi a Keelin confidandole cosa le è successo con l’Ombra, parlandole delle sue paure e dei forti sentimenti che prova per lei. Il tutto sfocia nella camera da letto ma d’altronde, dopo quelle parole, era impossibile non passare ai fatti.
Le interazioni tra le due mi erano mancate immensamente ed infatti ho adorato rivederle in così tante scene in questo episodio. Freya dovrebbe avere più tempo per riprendere a vivere, a respirare, e credo che con Keelin sia sulla strada giusta per ottenere pian piano e sempre più quel tempo che spesso le viene negato.

   
   
   
   

▸ ELIJAH E HAYLEY.

Per una coppia che vive la meritata felicità, ce n’è un’altra che ovviamente vive un periodo di crisi. A seguito del piccolo viaggio nella mente del vampiro, Hayley non riesce ancora a guardarlo negli occhi per le atrocità viste e neanche il ritorno in vita di Elijah le ha dato un movente per parlargli e tornare tra le sue braccia.
Qualche recensione fa mi ero espressa sul comportamento dell’ibrida, criticato da molti fin da subito, dicendo che trovavo lecita la sua reazione perché sapere una cosa non equivale ad esser pronta a vederla con i propri occhi o anche ad esserne del tutto consapevoli. Continuo a pensarla allo stesso modo ed anche se leggere il terrore negli occhi di Hayley quando guarda Elijah e lo sguardo ferito di quest’ultimo mi spezzano il cuore ogni volta, sono ben consapevole che l’amore che prova per lui non è di certo scomparso. Sta attraversando un momento alquanto critico tra quello che ha visto nella mente del vampiro e quello che sta succedendo a sua figlia, alla sua famiglia; sta vivendo un periodo di totale crisi che non le permette di certo di far chiarezza nell’immediato. Perché non proviamo un po’ tutti a metterci nei suoi panni? Personalmente sono sicura che potrà anche volerci una vita ma dopo aver compiuto il suo “viaggio”, Hayley tornerà da Elijah amandolo ancora più intensamente di prima.


▸ MARCEL, SOFYA E REBEKAH. 

Il bacio mozzafiato dello scorso episodio non ha fatto effetto su Marcel tanto quanto ha fatto effetto su noi e Rebekah. Le interazioni tra i due in questa puntata sono minime ma ci tenevo comunque a soffermarmi sulla dinamica nata tra questi tre personaggi.  La sorella più piccola tra i Mikaelson  tenta l’approccio con il vampiro recandosi a casa sua per convincerlo a far rimanere la sua famiglia a New Orleans e per farlo ne cita i pro, tra i quali anche l’opportunità di ristabilire i rapporti andati perduti. Ma il legame che lega Marcel a Sofya sembra effettivamente forte, tanto da negare a Rebekah la speranza di un possibile riavvicinamento mandandola via. Parliamoci chiaro, i sentimenti per la sorella più piccola tra i Mikaelson non sono spariti e ce ne si rende conto semplicemente guardandolo negli occhi ma, allo stesso tempo, Marcel sta cercando di sopprimerli, probabilmente per non soffrire ancora. Mi ritrovo a ripetere lo stesso concetto già espresso una volta: l’angst va bene ma senza cadere nel monotono, in cose già viste e riviste.
Quando penso a loro, in questo momento, mi ritrovo nelle stesse condizioni di Rebekah quando ha visto Marcel e Sofya abbracciati, per intenderci!

   
   

▸ I MIKAELSON, VINCENT E MARCEL CONTRO L’OMBRA. 

Quando Vincent torna, vuol dire che le cose si son messe proprio male. Ormai il suo personaggio è diventato simbolo di possibili e quasi certe catastrofi, vi sfido a negarlo!
Non ci è voluto molto per scoprire che lo spirito dell’Ombra è riuscito a scampare alla morte insinuandosi nel corpo di qualcun’altro e allo stesso tempo non ci è voluto molto per la famiglia Mikaelson e i suoi alleati per mettersi a lavoro per l’ennesima volta, ancora all’oscuro della tremenda verità.
Vincent, con l’aiuto di Marcel (e Sofya) cerca di parlare con gli Antenati e con la madre del nemico così da trovare un metodo per sconfiggerla una volta per tutte; Klaus ed Elijah si occupato dei seguaci dell’Ombra; Freya ed Hayley fanno squadra ancora una volta e si accorgono che qualcosa non va in Hope, cominciando ad investigare su di lei.


L’incubo più terrificante di sempre diventa presto realtà: i dubbi di Hayley e un incantesimo di Freya confermano i precedenti sospetti e il fatto che la piccola Hope sia posseduta dall’Ombra. La notizia non tarda ad arrivare anche al resto della famiglia e agli alleati, ma al contempo il nemico comincia ad agire scatenando la sua ira dapprima su Rebekah e successivamente sugli altri, in una grande reazione a catena.
Da Hayley a Freya, da Elijah e Marcel, nessuno riesce a fermarla e nessuno è immune al suo potere e alle sue torture. Tutti ad eccezione di Vincent che, approfittando della distrazione dell’Ombra, riesce ad intrappolarla con un incantesimo. L’incontro con gli Antenati e la madre di Inadu sembra aver dato i suoi frutti dando modo allo stregone di sconfiggerla una volta per tutte, ma quando anch’io stavo cominciando a credere che magari questa sarebbe stata la volta giusta, il potere dell’Ombra riesce a soccombere nuovamente sulla magia e gli sforzi di Vincent, liberandosi e mettendo al tappeto anche lui.
Gli invincibili Mikaelson&co, stavolta, dovranno rivalutare l’appellativo che amano darsi.

▸ HOPE MIKAELSON.

Non è una coincidenza il fatto che abbia nominato questa personcina speciale il minimo indispensabile, volevo infatti a tutti i costi dedicarle un paragrafo a parte.
Prima di parlare del personaggio in sé e dell’intrusa che ha ospitato il suo corpo, voglio soffermarmi sulla magnifica attrice che ha dato vita all’esserino più prezioso della serie che abbiamo amato fin dal primo istante: Summer Fontana.
Questa bambina è a dir poco eccezionale, ha sempre saputo incarnare il personaggio di Hope in modo impeccabile ma c’è da dire che in quest’episodio è stata superlativa. Non posso fare a meno di chiedermi dove arriverà crescendo, perché un talento del genere non si vede in giro molto spesso e se continua su questa strada avrà sicuramente una gran carriera.
Proprio per questo mi dispiacerà da morire non vederla più in The Originals a causa del salto temporale che ci sarà nella quinta stagione e del cambio d’età che subirà il personaggio di Hope, non nego che mi sono incredibilmente affezionata alla dolcissima Summer.


Tornando a noi, Hope è stata nuovamente la protagonista assoluta dell’episodio, giocando al “dottor Jekyll & mister Hyde” con il nemico della stagione.
Abbiamo parlato e ricordato abbastanza le spregevoli azioni dell’Ombra, quindi non mi concentrerò sud i lei ma sulla piccola Hope vittima di questa situazione, di questa violenza. Essendo posseduta dal nemico non ha avuto alcun potere decisionale o potere in generale sulle cose che sono accadute e per tutto il tempo è rimasta nei meandri dell’oscurità, da sola, tentando di lottare e resistere allo spirito malvagio che voleva totalmente impossessarsi di lei.
Molti si sarebbero arresi, molti avrebbero ceduto all’oscurità, ma lei no. Lei si è lasciata guidare dalla forza, dal coraggio, dall’amore, dai valori che le son stati trasmessi dalla sua famiglia e dinnanzi a ciò non posso far altro che ammirare questa bambina che è una vera forza della natura.


A volte però si ha bisogno di un’ancora, di qualcuno che ci aiuti a lottare, che ci ricordi perché dobbiamo resistere e non arrenderci, ed in questo caso l’ancora di Hope è stata suo padre. Klaus ha raggiunto sua figlia nell’oscurità e lo ha fatto per non farla sentire sola, per consolarla e darle la giusta forza per indurla a non mollare. Mi sono emozionata tantissimo ascoltando le parole che quel padre rivolge a sua figlia. Klaus è riuscito a trasmettermi un amore incondizionato e inqualificabile, esattamente quello che prova per Hope.
Citarlo mi sembra il miglior elogio che possa esserci perché le parole diventano superflue quando si tratta di momenti così significativi.

K: Hope, apri gli occhi, non puoi addormentarti. Ti racconterò una storia e dovrai restare sveglia per sentirla, okay?
Prima che nascessi, ero una creatura molto diversa. Ero crudele. Ero cattivo. E provavo piacere nell’ispirare negli altri il terrore. Ma Hope… dal momento in cui ti ho vista, volevo solo essere degno di essere tuo padre.
Però ho paura, Hope. Ho paura che senza di te ritornerò all’oscurità. Quindi ho bisogno di te. Ho bisogno che tu combatta.
H: Lo farò, papà.”


▸ CONSIDERAZIONI FINALI.

Nonostante i mille tentativi, l’Ombra non riesce ad esser sconfitta e continua ad albergare nel corpo della piccola Hope. La disperazione è un sentimento comune e visibile sul volto di ogni singolo personaggio, nessuno sa cosa fare, nessuno sa come salvare la piccola Mikaelson.
L’estremo dolore da voce ad uno dei famosi monologhi di Klaus, quelli pieni di significato, quelli che ci infondono sempre un pizzico di speranza.

“Mille anni fa, noi tre abbiamo fatto un giuramento eterno: di proteggerci, sempre e per sempre. Freya, quel giuramento adesso include anche te, come include anche mia figlia. E’ il mio cuore e la mia anima, e adesso è lì fuori, da sola, nell’oscurità… che combatte. Non possiamo arrenderci. Quindi… vi supplico, tutti voi. Se ci fosse anche solo una possibilità… qualunque cosa.”

   
   
   

E mentre l’Ombra guarda dall’alto e con sguardo fiero i suoi seguaci che si inchinano come a giurarle fedeltà assoluta, Vincent rivela di conoscere una possibile soluzione ai loro problemi, una soluzione che porterà alla distruzione della famiglia Mikaelson e alla fine dell’amato motto di famiglia “always and forever”.


La preoccupazione per il prossimo finale di stagione è alle stelle, non so cos’abbiano in mente né cosa potrebbero mai significare le parole dello stregone. Una cosa però è certa: facciamo scorta di fazzoletti perché non usciremo illesi dal prossimo episodio, su questo posso metterci la mano sul fuoco.
Ma sarò qui, pronta a leccarmi le immancabili ferite insieme a voi e a commentare il tredicesimo e ultimo episodio di The Originals, “The Feast of all Sinners”. Alla prossima!

                                                                                                                                               – Federica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.