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Caso Weinstein, lo scandalo si allarga: da Amazon, ad Affleck, a Van Der Beek, alla protezione dei “potenti”

Lo scandalo riguardante il caso Weinstein si sta allargando sempre di più, coinvolgendo molte personalità rinomate di Hollywood ed anche aziende famose. Il capo di Amazon, Roy Price, è stato sospeso, Ben Affleck si è scusato con Hilarie Burton, James Van Der Beek ha denunciato chi lo ha molestato. Lo polizia di Londra e di New York ha aperto delle inchieste. Inoltre, sembrerebbe che qualcuno stia cercando di proteggere in tutti i modi i “potenti“, che si celano dietro ai vari avvenimenti negativi che sono accaduti e che ora stanno riaffiorando a galla.

AMAZON

Roy Price, capo degli Amazon Studios, è stato sospeso in seguito alle accuse di molestie da parte di una produttrice (a cui sono state fatte “proposte” usando un linguaggio “crudo” e “suggestivo”) e per aver ignorato la denuncia di un’attrice in merito ad una aggressione sessuale subita da Harvey Weinstein. Secondo la testimonianza dell’Hollywood Reporter a denunciare il comportamento di Price è stata Isa Hackett, la quale produce proprio uno degli show targati Amazon.

In precedenza, anche l’attrice Rose McGowan aveva rivelato di aver raccontato a Price delle molestie subite da Weinstein, ma che non erano stati presi provvedimenti. “Roy Price – afferma Amazon – è stato sospeso con decorrenza immediata. Stiamo esaminando le nostre opzioni per i progetti che abbiamo con The Weinstein Co.

Nell’articolo sull’Hollywood Reporter, la Hackett racconta che l’incontro in questione avvenne dopo il Comic – Con a San Diego nel 2015, durante la promozione della serie “Man in the High Castle”. Il suo avvocato, Christopher Tricarico, ha confermato la circostanza, aggiungendo che la donna non vuole perseguire legalmente né Amazon né Price.

WEINSTEIN

All’inizio della settimana il consiglio di amministrazione della sua azienda, The Weinstein Company, lo ha licenziato e mercoledì la moglie, Georgina Chapman, ha chiesto il divorzio dopo dieci anni di matrimonio. Weinstein: “Ho perso tutto. Sono profondamente devastato. Ho perso mia moglie e i miei figli, coloro che amo più di ogni altra cosa”.

Intanto, in Italia, Fabrizio Lombardo smentisce ciò che ha comunicato negli ultimi giorni l’attrice Asia Argento. L’ex capo di Miramax Italia si dichiara “sorpreso” e “amareggiato” per le dichiarazioni della donna che lo aveva tirato in ballo nel caso di Weinstein. Fra l’altro, Weinstein ha negato vi sia stato alcun incontro o contatto non consensuale, ma la lista delle accuse continua a crescere: due nuovi nomi compaiono, ovvero quello di Lea Seydoux e quello di Cara Delevingne. “Stavamo parlando e all’improvviso mi saltò addosso sul divano”, ha raccontato in esclusiva al Guardian la Seydoux, rievocando i tempi di Spectre, “Tutti sapevano chi era Harvey e nessuno ha fatto nulla… per decenni”.

L’attrice e modella Cara Delevingne, in un messaggio online ripreso dal Mirror, riferisce di essere sfuggita al tentativo di Weinstein di attirarla in un incontro sessuale a tre. Anche l’attrice britannica Kate Beckinsale: aveva diciassette anni quando Weinstein la accolse in accappatoio per un incontro di lavoro nella sua stanza al Savoy Hotel, ha raccontato su Instagram. E poi, l’ultima in ordine di tempo, una donna che con il produttore fece un colloquio per un posto da babysitter e lui la ricevette in boxer e canottiera.

In più, la Academy degli Oscar definisce la condotta di Weinstein come “ripugnante”, affermando che terrà una riunione urgente sabato prossimo per “discutere le accuse contro Harvey Weinstein e ogni azione garantita dall’Academy”. L’annuncio è in linea con il comportamento della British Academy of Film and Television Arts (Bafta) per sospendere la membership del produttore.

AFFLECK

Altri attori stanno uscendo allo scoperto grazie allo scandalo che sta sconvolgendo Hollywood negli ultimi tempi, come Ben Affleck, che si è scusato con Hilarie Burton in un tweet. “Ho agito in modo inappropriato nei confronti di (Hilarie, ndr) Burton e per questo mi scuso sinceramente”. A l’uomo dispiace di aver molestato l’attrice (le aveva palpeggiato il seno) durante una puntata di Trl nel 2003. Affleck aveva condannato la condotta di Weinstein solo qualche giorno fa. “Dobbiamo proteggere le nostre sorelle – aveva scritto Affleck – le nostre amiche, figlie” da situazioni del genere. Poi gli è stato ricordato cosa aveva commesso nel 2003 e si è scusato.

Un’altra donna ha recentemente rotto il silenzio sulle molestie sessuali subite da Ben Affleck: la truccatrice Annamarie Tendler, che ha accusato l’attore di averla palpeggiata durante una festa per i Golden Globes tre anni fa.

VAN DER BEEK

James Van Der Beek, ex – protagonista della serie TV Dawson’s Creek, ha rivelato di essere stato anche vittima di molestie sessuali agli inizi della sua carriera. L’attore quarantenne ha affidato la confessione ad una serie di tweet, nei quali condannava l’atteggiamento di chi ha criticato le donne che avevano rotto il silenzio sulle molestie subite da Weinstein. “Comprendo la vergogna e l’impotenza” di chi ha subito abusi, ha scritto l’attore, spiegando di essere stato “bersaglio di uomini anziani quando ero molto giovane”. Van Der Beek racconta che il suo sedere “è stato afferrato da uomini molto potenti” (letteralmente).

Fonte: rainews.it

NBC, fra le accuse di proteggere i “potenti” e le minacce di Trump

C’è un mistero che riguarda il fratello di Weinstein, Bob, che potrebbe aver deciso di dare inizio allo showdown. Un altro riguarda l’emittente NBC, che aveva per le mani lo scoop contro Weinstein e che ha deciso di non pubblicarlo.

Sarebbe andata così: Ronan Farrow ha lavorato per dieci mesi per conto dell’NBC alla ricostruzione delle molestie di Weinstein, raccogliendo testimonianze e dettagli. Poi però l’articolo è stato pubblicato dal New Yorker. Farrow ha detto che se si vuole sapere il motivo per cui non l’abbia pubblicato per la NBC, bisogna chiedere ai vertici dell’emittente televisiva. Il presidente di NBC News, Noah Oppenheim, ha dichiarato che “l’idea che abbiamo cercato di coprire una storia contro una persona potente è profondamente offensiva”. Oppenheim ha raccontato anche di aver “incoraggiato” Farrow a seguire la storia, che lo ha “sostenuto” per mesi, ma che durante l’estate, il management “non sentiva di avere tutti gli elementi necessari per trasmettere il reportage” e che Farrow – che nel frattempo tra l’altro non lavorava più in esclusiva per l’emittente – voleva insistere: la storia pubblicata dal New Yorker è molto più ricca e definitiva rispetto a quella presentata quest’estate. Gli avvocati di Weinstein erano già al lavoro e contestavano all’NBC un conflitto di interessi relativo a Farrow: Weinstein ha lavorato molto con Woody Allen, padre di Farrow con cui il ragazzo non ha più alcun rapporto, perché è convinto che abbia molestato una sorella, come sostiene la madre, Mia Farrow. Potrebbe essere questo il motivo per cui la NBC avrebbe deciso di abortire il progetto.

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.