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“L’altra Grace”, la serie Netflix tratta da un romanzo di Margaret Atwood

Da venerdì su Netflix possiamo guardare L’altra Grace, che è la seconda serie TV di quest’anno tratta da un romanzo della scrittrice canadese Margaret Atwood, la stessa autrice di The Handmaid’s Tale di Hulu, una delle serie che vanta di aver vinto più Emmy nella storia. A differenza di The Handmaid’s Tale, che è una distopia ambientata in un presente alternativo, la storia di L’altra Grace si svolge nel Canada del 1843. L’altra Grace è ispirata ad una storia vera: l’omicidio di un uomo benestante e della sua governante nonché amante, per il quale furono condannati uno stalliere ed una cameriera.

La serie, lunga sei episodi da circa 45 minuti, è stata prodotta dalla televisione canadese CBC insieme a Netflix. La regista è Mary Harron, famosa per aver diretto American Psycho (2000), mentre l’interprete principale è l’attrice Sarah Gadon. Nel cast c’è anche il regista David Cronenberg – nei cui ultimi tre film la Gadon ha avuto dei ruoli – e Margaret Atwood stessa, in un cameo.

La storia vera da cui è ispirata L’altra Grace

L’Altra Grace (o Alias Grace in inglese) si basa sulla storia di Grace Marks (sedicenne), una cameriera di origine irlandese che nell’Ottocento fu condannata, insieme allo stalliere James McDermott, per l’omicidio di Thomas Kinnear, il loro datore di lavoro. Kinnear fu ucciso assieme a Nancy Montgomery, che all’epoca era incinta, ma i due vennero giudicati solo per l’omicidio dell’uomo e furono condannati.

McDermott fu condannato alla pena di morte ed impiccato subito dopo il processo. Anche la Marks, unica testimone, fu inizialmente condannata a morte, ma la pena fu poi commutata in trent’anni di carcere. I suoi primi anni di detenzione furono in un manicomio, poi fu trasferita nella prigione di Kingston. La sua condanna fu controversa perché fu difficile stabilire se il ruolo della Marks negli omicidi fosse stato determinante o meno. Tutta la storia ricevette l’attenzione pubblica anche perché, secondo le cronache, la Marks era molto bella.

Della giovane, prima degli omicidi di Kinnear e Montgomery, sappiamo che nacque nell’Irlanda del Nord, che aveva otto fratelli e sorelle, che suo padre era un muratore alcolizzato e violento. La famiglia della Marks emigrò in Canada quando lei aveva dodici anni e sua madre morì durante la traversata dell’Atlantico.

La Marks ricevette la grazia e fu liberata dopo aver passato ventinove anni in carcere. Dopo essere stata liberata, lasciò il Canada ed andò a vivere nello stato di New York, ma su di lei, non ci è dato sapere altro.

La visione di Margaret Atwood
La Atwood venne a sapere della vicenda grazie al libro Life in the Clearings Versus the Bush (1853), una raccolta di scritti autobiografici sulla vita in Canada nell’Ottocento scritto da Susanna Moodie, che aveva incontrato la Marks nel penitenziario di Kingston. Usò la storia della Marks come ispirazione per uno sceneggiato televisivo intitolato The Servant Girl (1974) prima di scrivere L’altra Grace negli anni Novanta: prese la decisione di scrivere il romanzo dopo aver scoperto che la Moodie aveva riportato molte informazioni errate nel suo racconto sulla Marks. La Atwood ha raccontato di essersi appassionata alla storia dopo aver notato che nei casi di crimini violenti commessi da una donna e da un uomo le opinioni delle persone sono generalmente molto divise e si concentrano sulle responsabilità della prima: c’è chi la vede come l’istigatrice dell’uomo e chi invece come un’altra delle sue vittime.

https://twitter.com/Aliasgracecbc/status/913913087882928129?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ilpost.it%2F2017%2F11%2F04%2Faltra-grace-netflix-margaret-atwood%2F

Nella trama di L’altra Grace, sia il libro che la serie, ci sono l’omicidio, le condanne ed il manicomio. Rispetto alla storia vera, però, cambia il momento in cui la Marks viene liberata (dopo quindici anni, invece che ventinove) e ci sono vari personaggi inventati, come quello del dottor Simon Jordan. Nel romanzo e nella serie Jordan viene incaricato da una commissione della Chiesa Metodista di stabilire se la Marks sia affetta da “isteria” e se debba quindi essere ritenuta innocente degli omicidi o meno. La Marks dice a Jordan di non ricordare il giorno degli omicidi e per questo nel corso della serie racconta a Jordan tutta la sua vita, compresa l’amicizia con un’altra cameriera, Mary Whitney, morta per un aborto.

La critica 
I critici televisivi che hanno recensito L’altra Grace hanno tutti un’opinione molto positiva della serie ed in particolare sono rimasti colpiti dall’interpretazione di Sarah Gadon, definita «ipnotizzante» ed «eccezionale». Jen Chaney di Vulture ha scritto che Gadon è particolarmente brava nel lasciare lo spettatore nell’incertezza sulle reali o supposte capacità manipolatrici di Grace: «Le sue espressioni facciali assumono un’aria spenta che permette agli altri di proiettare le loro percezioni direttamente sul personaggio di Grace». Su IMDb la serie ha un voto di 8,2 su 10; su Rotten Tomatoes ha il 98 percento di recensioni positive. James Poniewozik del New York Times l’ha definita «un fine tessuto con delle macchie di sangue negli angoli». L’unico lato negativo della serie segnalato dai critici sembra essere questo: non è bella quanto The Handmaid’s Tale, alla quale è stata paragonata in tutte le recensioni.

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.