Articoli

Arrow: Stephen Amell racconta il suo pubblico attacco di panico

Qualche giorno fa, Stephen Amell (Oliver Queen, Arrow) ha avuto un inaspettato attacco di panico in pubblico, durante le vacanze natalizie. L’attore ha voluto raccontare e condividere la sua storia con i suoi fan tramite la sua pagina Facebook. Amell, infatti, ha fatto sapere che non ha mai sofferto di ansia sociale e che è stata la prima volta in cui gli sia accaduto qualcosa di simile.

Il fatto è avvenuto il 23 dicembre, durante le sue vacanze di Natale in compagnia della moglie, in attesa che le riprese della serie ripartano. I due si trovavano – e si trovano ancora – in Polinesia e l’attore ha voluto intraprendere un percorso avventuroso. A quel punto, si è sentito male, rendendosi conto di non riuscire a sopportare delle altezze troppo elevate. Ha inoltre aggiunto che tutto questo è sorto in lui da quando è nata la figlia.

In seguito, Amell ha scritto su Facebook un lungo post dove ha raccontato ciò che era avvenuto in Polinesia. Poi ha chiesto ai suoi fan di condividere con lui le loro esperienze e che è intenzionato ad informarsi su questo argomento.

Ciao a tutti – oggi mi è accaduto qualcosa di molto interessante: ho avuto un attacco di panico in pubblico.

Premessa: negli ultimi anni, da quando sono diventato genitore, sono diventato avverso al rischio in modi davvero particolari. Guerriero ninja? Nessun problema. Wrestling professionale? Non vedo l’ora di affrontare il mio prossimo match. Ma per qualche ragione le altezze hanno iniziato a distruggermi, perché quando sono molto in alto inizio a pormi una semplice domanda: “Che diavolo sto facendo qui?!”

Stamattina mi sono avventurato su un cordone nel bel mezzo della foresta di una piccola isola della Polinesia francese a 14 metri da terra e ho pensato che mi sarebbe venuto un infarto. Le mie dita sono diventate insensibili, ma hanno anche iniziato a tremare. Le mie ginocchia hanno iniziato a vacillare e ho iniziato ad avere problemi a sentire le dita dei piedi. E sono passato da una leggera sudorazione a un grande caldo.

Ma dovevo andare avanti. Ho dovuto far scivolare via la mia clip di sicurezza, staccare e riattaccare la clip principale e fissare la terza clip… ma non prima di attraversare una sezione piena di corde in stile “Il Tempio Maledetto”, con una corda rotta che penzolava. Giuro su Dio che è tutto vero.

Qui sono riuscito a superare le due corde successive, tornando all’inizio del percorso e poi sono sceso anche se avevo fatto solo metà percorso. Tutto quello che desideravo era acqua e ossigeno. Non in questo ordine… Ma è successa una cosa divertente: Arrow è incredibilmente popolare qui e c’erano 40-50 bambini che aspettavano con i loro genitori per fare le foto.

Infine, ha concluso dicendo:

Non capisco le profondità dell’ansia sociale, perché è qualcosa con cui non ho mai avuto a che fare prima di oggi… ma sono abbastanza sicuro che se cercherete il mio nome su “Instagram” nei prossimi giorni, mi vedrete con un cappellino all’indietro, in piedi con adolescenti eccitati e io che sembro cercare di evitare i singhiozzi. Quindi… è una cosa reale.

Cercherò di essere più responsabile o, perlomeno, cercherò di imparare da quello che già so: mia figlia mi ha reso allergico alle altezze. Cosa ancora più importante, mi piacerebbe cogliere l’occasione nei prossimi mesi per saperne di più sull’ansia sociale. Come colpisce persone diverse e come queste cercano di affrontarla. Se volete condividere le vostre storie con me, in questa pagina o di persona in futuro, mi farebbe molto piacere ascoltarle. Attualmente non sono esperto, cercherò di essere più empatico ed istruito.

Questa è un’altra dimostrazione di quanto Stephen Amell sia un essere umano come tutti noi e vicino ai suoi fan, nonché sinceramente interessato a delle problematiche di cui soffrono in molti, ma che spesso passano, purtroppo, in secondo piano.

Erica

Commenti disabilitati su Arrow: Stephen Amell racconta il suo pubblico attacco di panico

Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.