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Supernatural – Recensione 13×15

Bentornati ad un’altra recensione di Supernatural, stavolta parleremo del quindicesimo episodio della tredicesima stagione, A Most Holy Man, un episodio con degli spunti sicuramente interessanti e profondi, in cui si vede, fra parentesi, la crescita di questi personaggi.

Ma andiamo con ordine.

Un uomo santissimo

Durante tutto il corso dell’episodio, Sam e Dean cercano di trovare il teschio di San Pietro, perché serve loro il sangue di un uomo santissimo. Incappano, nella ricerca, in un capo Mafia (ovviamente stereotipato, ma è palese che l’intento fosse comico: italiano, accarezza un gatto seduto sulla poltrona ed ascolta musica lirica), in una donna d’affari dai modi loschi ed in un uomo che colleziona oggetti sacri, il quale li imbroglierà, in ultima istanza.

Ora, la scena che veramente è degna di nota e che mi ha colpita è stata quella in cui viene coinvolto il prete (che parla veramente italiano, ma all’inizio pensavo di aver sentito male). All’inizio, Dean aveva detto che il mondo è imperfetto e che, purtroppo, per proteggerlo, a volte bisogna agire in modo imperfetto, appunto, giustificando in qualche modo il fatto che dovessero rubare questo famoso teschio. Però, la situazione viene ribaltata dal prete, che qui, più che mai, rappresenta il Bene. Egli fa un discorso molto articolato per impartire loro – e lo spettatore – una lezione molto importante: anche se il mondo è imperfetto, anche se esiste il Male, non si può giustificare ogni nostra azione negativa con queste scuse. L’uomo dovrebbe sempre cercare di fare di meglio, di eliminare il male nei modi che gli sono possibili, tentando di compiere azioni buone e positive. Certo, lui parla da uomo di Chiesa, quindi non tutti potrebbero essere d’accordo con le sue parole, ma bisognerebbe compiere buone azioni solo perché siamo tutti umani e condividiamo lo stesso mondo, al di là della nostra fede o di una ricompensa oltremondana.

Inoltre, egli aggiunge che ha bisogno di riprendersi quel teschio non tanto per la reliquia in sé, ma per ciò che rappresenta, perché è un simbolo di bontà che la comunità ama ed a cui prega. Serve loro per credere in qualcosa, per avere speranza e lui deve riportare loro tutto questo.

Poi, c’è il plot twist finale – al quale ammetto di aver pensato a metà dell’episodio, proprio durante questo commovente dialogo -, ovvero si scopre che non serve a niente quel teschio, probabilmente fasullo, perché i fratelli hanno già trovato l’uomo santissimo che stavano cercando, denominato così dal Papa in persona, quindi l’ultimo ingrediente che serve loro è il suo sangue.

Immaginate di svegliarvi un giorno e di scoprire che questa cosa che amavate…

…questa cosa alla quale pregavate, è scomparsa. Cosa fareste?

Cercherei di riprendermela.

L’Impala

Ci sono stati svariati momenti comici in questo episodio ed includevano essenzialmente Dean e l’Impala. All’inizio, deve cedere le chiavi ad un tirapiedi del boss mafioso per fargliela guidare e gli lancia un’occhiata torva. Nella seconda scena, invece, Sam gli chiede cosa farebbe se qualcuno gli rubasse l’auto e lui risponderebbe che ucciderebbe chiunque osasse provarci.

Io ho fede

Il finale. Il finale mostra la crescita di questi personaggi ora più che mai. Sam chiede a Dean se riusciranno mai a sconfiggere tutto il male che esiste nel mondo, tutti i mostri, se prima o poi ci sarà una fine a tutta questa violenza e cattiveria. Questa domanda è ambivalente, credo, perché può essere letta in due modi diversi: Sam si sta domandando se prima o poi riusciranno ad uccidere o sterminare tutte le malvagie creature sovrannaturali, ma è anche vero che potrebbe comunque essere un piccolo indizio riguardante il finale della serie, facendoci capire che la storia dovrà arrivare ad una conclusione, prima o poi. A questo punto, arriva la risposta di Dean, l’uomo che non ha mai avuto fede (ricordo sempre la 1×12 come esempio, Faith), ma che l’hai poi acquisita davvero solo all’inizio della stagione, quando è tornato Cas e che la detiene adesso: Io ho fede. E penso che quest’affermazione sia molto forte, perché dimostra che, anche dopo tutti i momenti in cui vorremmo arrenderci, potremmo sempre trovare un po’ di luce alla fine del tunnel, un barlume di speranza ed una goccia di fede, che ci farà rialzare.

Pensi che cambieremo mai le cose? Insomma, cambiare davvero le cose, sai, fermare tutti i mostri, il male?

Io ho fede.

 

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, ossia il sedicesimo, intitolato ScoobyNatural, che andrà in onda su The CW negli USA il 29 marzo prossimo:

Alla prossima!

Erica 

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.