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American Horror Story: Apocalypse – Recensione 8×06

Return to Murder House era tutto ciò di cui avevamo bisogno.

Okay, ora che l’ho detto mi sento meglio. Ho pensato a tanti modi diversi per scrivere questa recensione e credo che questa frase sia il perfetto riassunto degli ultimi cinquantacinque minuti della mia vita.

C’erano molte aspettative su questo episodio, tra il ritorno di Jessica Lange e quello di tanti personaggi salutati ben sette anni fa in quella che è forse una delle stagioni preferite dai fan e, almeno a parer mio, queste aspettative non sono state distrutte.

È stato come un season finale lungo sette anni.

Ogni cosa ha trovato il suo posto in questo episodio, abbiamo avuto finalmente un happy ending per i vari personaggi (ne parleremo tra poco) e abbiamo persino visto il figlio di Tate che non ci era mai stato mostrato. Insomma, personalmente non mi è sembrato di vedere un episodio di Apocalypse, bensì il season finale di Murder House.

Ed è proprio da questo che voglio partire.

Come non cominciare da Jessica Lange, protagonista indiscussa di American Horror Story anche ora che non ne fa più parte da diverse stagioni?

Constance Langdon è uno dei suoi personaggi più iconici nella serie, forse anche grazie al fatto che è stato il primo che ha rivestito, e vederla recitare di nuovo in questi panni ammetto che mi ha fatto un certo effetto. È stato bello rivederla e a differenza di tanti attori che dopo anni non riescono più a calarsi nello stesso personaggio, lei è stata meravigliosa e ho avuto la sensazione che il tempo fosse improvvisamente tornato indietro di sette anni.

Abbiamo ripercorso la sua storia, la sua vita ed il dolore di una madre destinata a perdere i propri figli.   Siamo tornati a quel momento che ci era stato mostrato sette anni fa nel season finale, a Michael e alla babysitter assassinata e abbiamo scoperto cosa c’era prima e cosa c’è stato dopo.

Abbiamo scoperto cosa si nascondeva dietro quell’età che non rientrava nei nostri conti, così come Costance ha scoperto che non importa che i suoi figli siano belli oppure no anzi, ha avuto la sfortuna di avere bellezza e malvagità allo stesso livello e questo mi riporta ad una famosissima frase appartenente proprio alla prima stagione:

Il diavolo non viene da noi con la sua faccia rossa e le corna. Lui viene da noi travestito da tutto quello che hai sempre desiderato.

E qui vorrei fare un applauso a Ryan per aver messo un indizio così preciso con ben sette anni d’anticipo.

Tornando a Costance, ho trovato davvero giusto il fatto che non sia stata uccisa da Michael, che in fondo a modo suo la amava, e che abbia deciso di togliersi la vita da sola prima che lo facesse lui e per stare vicino ai suoi figli: credo sia decisamente coerente con il suo personaggio.

Moira

Solo io sono stata felice di rivederla? E soprattutto, felice del finale che ha potuto finalmente avere?

Non ha mai voluto vivere per sempre in quella casa, tutto ciò che desiderava era trovare la pace con sua madre e trovo sia stato meraviglioso concederle finalmente questa possibilità.

La sua reazione alla possibilità di uscire finalmente dalla murder house è stata davvero commovente e personalmente non sono certa che Constance abbia voluto eliminarla per odio. Certo, non è un segreto che Constance la detesti, in fondo l’ha uccisa, ma anni prima aveva fatto costruire un gazebo sopra le sue spoglie pur di non permetterle di abbandonare la casa, mi sembra un po’ strano che ora voglia punirla mandandola via, non credete?

Vivien e Ben

Questi due ne hanno passate tante, troppe.

È stata proprio la loro crisi matrimoniale a dar vita a quello che noi oggi conosciamo come American Horror Story e nonostante siano passati molti anni e una vita intera, le cose non sono cambiate.

Ritroviamo Ben come lo avevamo lasciato, a piangere e masturbarsi di fronte ad una finestra che affaccia su un mondo che ormai, non gli appartiene più.

Lo vediamo ancora una volta parlare con Tate e poi fare lo stesso per Michael che tratta come un figlio, rivedendo in lui tutto quello che ha perso e che non potrà mai avere. Almeno finché non comprende che Michael non è Tate, non è Violet, non è qualcuno che può realmente cercare la salvezza, non importa quanto ci provi. È persino in grado di distruggere l’anima delle persone e questo lo rende completamente diverso da quanto aveva immaginato.

E con questa consapevolezza, arriva anche quella di Vivien che finalmente comprende il perché dell’avvicinamento tra suo marito ed un figlio che lei non ha mai voluto e che ha odiato con tutta sé stessa e finalmente, dopo una vita intera anche loro hanno avuto la loro seconda possibilità, il loro Happy ending.

Tate e Violet

Sono una coppia su cui ci sono molti pareri contrastanti. Ovviamente non è un amore sano e chiunque ne desideri uno come il loro ha bisogno di rivedersi la prima stagione ma all’interno dello show a me piacevano e ammetto di essere tra quelli che sono estremamente felici del finale che finalmente i due hanno avuto.

Tate ne ha combinate tante ma persino Ben è riuscito a perdonarlo ed andare avanti. Madison -che è stata una grandissima scoperta in questo episodio- ha detto una cosa che potrebbe cambiare le carte in tavola, così come ha fatto agli occhi di Violet: Tate non era davvero così cattivo, era colpa della casa.

Tant’è che anche Vivien afferma che Michael non è figlio di Tate ma della malvagità del luogo in cui vivono mentre lui stesso dice a quello che dovrebbe essere suo figlio che “non è uscito dalle sue palle” perché non sarebbe in grado di creare qualcosa di tanto malvagio.
E Madison aggiunge che quella malvagità che si era insidiata in Tate è terminata nel momento in cui Michael è nato, ed avrebbe senso. In caso contrario, perché Tate avrebbe salvato Vivien? Solo per tornare nelle grazie di Violet?

Comunque stiano le cose, Tate ha sbagliato ed il peso degli errori che ha commesso non può essere cancellato ma la casa ha avuto un potere molto forte su di lui e forse, in un luogo diverso, le cose sarebbero andate diversamente. E forse, sia lui che Violet meritano il loro happy ending, come tutti gli altri.

Michael Langdon

E veniamo a lui, il vero protagonista dell’episodio. Seppur sembrava di essere in Murder House, tutto in realtà girava attorno alla sua figura.

Ma prima di addentrarci in questo discorso, voglio cominciare così:

Sarà che proprio ora sto facendo una maratona (la milionesima) di Buffy The Vampire Slayer ma quando ho sentito “bocca dell’inferno” e “you are the chosen one” sono saltata sulla sedia, aspettandomi di sentire: Tu sei la cacciatrice, Michael.

Stupidaggini a parte, c’è da fare un applauso a Ryan Murphy perché per tutto l’episodio sono stata divisa tra Michael è l’AnticristooooPovero Michael.

L’attore è stato incredibilmente bravo nel mostrare la sua voglia di essere buono e nell’incapacità di riuscirci, così come il dolore che provava ogni volta che qualcuno lo abbandonava portandolo sempre più vicino verso l’oscurità. Probabilmente Michael sarebbe stato cattivo comunque, non importa quanto amore gli avessero dato, ma ad ogni conferma di essere cattivo è stato impossibile per lui allontanarsi dal male. E l’arrivo dei seguaci di Satana è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La scena del sacrificio di quella povera ragazza è stata straziante, ho sentito dolore nel vederla, ma credo sia stato tutto costruito in modo impeccabile. La storia dietro l’evoluzione di Michael da bambino che uccide le mosche ad Anticristo è stata interessante e meravigliosa, in modo ovviamente inquietante e ha dato quel tocco in più ad una stagione che ad ogni episodio si conferma estremamente godibile, forse tra le migliori.

Voi cosa ne pensate? Ci sarebbero ancora milioni di cose da dire, ma credo di aver detto le più importanti -non ho dimenticato il ritorno di Black Dalia anzi, è stata una scelta che ho apprezzato e mi hah fatto sentire ancora di più ai tempi della prima stagione.

So che è un episodio molto atteso e discusso quindi fatemi sapere se a voi è piaciuto, se è stato all’altezza delle vostre aspettative, se le ha superate oppure noi.

Voglio dire solo un’ultima cosa:

Perdonami Michael perché ho peccato e nel primo episodio non pensavo fossi un manzo del genere.

Io vi do appuntamento alla prossima settimana con un nuovo episodio,

Veronica.

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