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American Horror Story: Cult – Recensione 7×01

Ciao ragazzi, eccomi anche quest’anno a recensire la nuova stagione di

American Horror Story.

Chi mi segue già da tempo, saprà sicuramente che questa è una delle serie che apprezzo maggiormente ed è anche una delle prime che ho iniziato a seguire in contemporanea con l’America e per tanto, il suo ritorno è stato per me un grande evento, tanto da scatenare la fangirl che ho dentro, in piena notte.

Tutto normale, insomma.

Sciocchezze a parte comunque, iniziamo a parlare di

Election Night.

Rispetto alle stagioni precedenti, la stagione apre con una premessa un pochino più reale e vicina ai suoi spettatori: non abbiamo più case infestate o congreghe di streghe, ma ci troviamo davanti all’isteria dettata dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni di quest’anno.

Bene o male, nonostante non siamo cittadini americani, le elezioni ci hanno interessati tutti e un po’ come Ally, le abbiamo seguite in diretta, parlandone e twittando sull’argomento.

Insomma, Ryan Murphy ha puntato su qualcosa di nuovo ed estremamente attuale, inserendo persino frammenti di conferenze stampe e programmi in cui compare il volto di Trump.

Dalla notte delle elezioni, diverse sono state le reazioni estreme della popolazione e Murphy ha deciso di prendere spunto proprio da queste, estremizzandole fino a portarle al livello “horror” che tanto amiamo nel suo show.

Ma quanto c’è di reale e quanto di fantastico in questo pilot?
Ancora non lo sappiamo per certo infatti, per quanto le paure di Ally sembrino irrazionali e dettate solamente da strane visioni dovute allo stress di essere un cittadino omosessuale in una nuova America governata da Donald Trump, qualcosa mi dice che ci sia molto di più sotto questa storia.

Come farebbe Oz altrimenti a vedere esattamente ciò che vede sua madre?

Ok, lei potrebbe averlo influenzato e sicuramente i video di Winter potrebbero aver alterato la sua lettura di “Twisty” (un ritorno che ho gradito moltissimo, se pur solamente fumettistica) ma non credo sia solamente questo. Così come. non credo sia un caso se Winter sia finita a fare da babysitter proprio a lui, non dopo che suo fratello (o almeno così era girata voce) ha “aggredito” Ally e Ivy e le ha fatto promettere di dirle tutto, sottoponendola ad un interrogatorio in cui la ragazza ammette che la cosa che teme di più al mondo è proprio lui.

Ma perchè? Cosa avrà di così spaventoso?

Sicuramente non si tratta di una persona mentalmente stabile e la sua minaccia in tribunale è segno che qualcosa bolle in pentola (non c’è nulla di più pericoloso di un uomo umiliato) ma questo vorrà dire che si nasconde lui dietro una delle spaventose maschere da clown che perseguitano Ally e suo figlio?

Ci sono numerose teorie sul web che ipotizzano i motivi per cui il personaggio interpretato da Evan Peters potrebbe avere qualcosa a che fare con la coppia che abbiamo conosciuto in questo episodio, voi cosa ne pensate? Avete già formulato qualche teoria?

Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto!
Io vi do appuntamento alla prossima settimana con una nuova recensione e la speranza di riuscire a mostrarvi anche il mio nuovo progetto dedicato alla serie quindi,

STAY TUNED.

Veronica.

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