American Horror Story – Recensione 6×01
Ciao ragazzi, eccoci finalmente a commentare quello che senza ombra di dubbio è stato l’episodio più atteso di American Horror Story.
Con “Chapter 1” infatti abbiamo finalmente potuto apprendere il tema (che purtroppo, grazie ad un sito per scaricare gli episodi mi sono spoilerata, grazie mille a proposito!) di questa stagione, che per mesi ci era stato promesso senza poi essere rivelato. Grande mossa da parte di Ryan Murphy che sicuramente ha creato in tutti noi un sentimento nuovo e di maggiore impazienza. E diciamocelo, non eravamo già abbastanza impazienti di vedere un’altra stagione di questa serie diventata ormai uno dei pilastri del mondo delle serie tv?
Bando alle ciance comunque, parliamo subito del tema che prende il nome di “My Nightmare Roanoke, Il mistero della colonia fantasma“. Questo tema prende spunto da vicende realmente accadute, come si evince ad inizio episodio e parla della colonia di Roanoke appunto, un insediamento inglese misteriosamente scomparso nel 1590.
Insomma, siamo di nuovo ad una casa infestata?
Potrebbe essere, dato che sono chiari i riferimenti con la prima stagione infatti, noi fan della serie eravamo già stati messi al corrente di questa storia… ricordate?
Fu proprio il personaggio di Sarah Pulson, che ora si trova protagonista delle vicende in quella colonia, a raccontarci di Roanoke e di ciò che successe lì:
“In 1590, on the coast of what we now know as North Carolina, the entire colony of Roanoke—all 117 men, women, and children—died inexplicably. It became known as the ghost colony because the spirits remained.They haunted the native tribes living in the surrounding areas. Killing indiscriminately. The elder knew he had to act. He cast a banishment curse. First he collected the personal belongings of all the dead colonists. Then they burned them. The ghosts appeared, summoned by their talismans. But before the spirits could cause them any more harm, the elder completed the curse that would banish the ghosts forever. By uttering a single word. The same word found carved on a post at the abandoned colony. ‘Croatoan.’”
Insomma, anche in questa stagione i collegamenti con le altre sembrano essere evidenti e non vi nego che sono molto elettrizzata da ciò che questo “American Horror Story – My Nightmare Roanoke” può regalarci. Infatti, quel poco che siamo riusciti ad apprendere con il primo episodio è che ci troviamo davanti a qualcosa di molto diverso, rispetto a ciò a cui siamo abituati. Per un attimo ho avuto difficoltà a realizzare che mi trovassi realmente dinanzi ad un episodio di American Horror Story (fatta eccezione per i meravigliosi attori che ritroviamo in ogni stagione) piuttosto, mi sembrava di essere davanti ad uno di Alta Infedeltà od un altro programma sul genere di Real Time.
Credo che questo distacco tra chi racconta la storia e chi invece te la fa vivere sul momento sia una scelta dettata proprio da questo tipo di programmi che mi ha riportato alla mente. Cosa intendo?
I programmi a cui siamo tutti ormai affezionati ci portano davanti a storie di tutti i tipi, storie reali che ci fanno appassionare e restare appiccicati allo schermo. Che sia proprio questo l’intento di Ryan?
Farci percepire un universo più reale (dato che tra l’altro, per la prima volta ci troviamo davanti a fatti ispirati a qualcosa di realmente accaduto) e vicino a ciò che ormai è diventato qualcosa che spesso vediamo sui nostri schermi e che forse, ci porta a sentirlo più vicino.
In questo primo episodio abbiamo già potuto rivedere diversi volti conosciuti e che amiamo mentre tanti altri non hanno ancora fatto la loro apparizione né all’interno dell’episodio né nel promo del secondo episodio.
A parer mio è una stagione con ottime potenzialità che fino ad ora mi sembra mancare solamente della sigla ma confido nel fatto che abbiano voluta eliminarla, in questo primo episodio, per non annullare l’effetto sorpresa dato dal tema segreto. Non credete anche voi?
Sono molto curiosa di vedere cosa ci aspetta e di scoprire se tutta la stagione avrà l’impronta di questo primo episodio, continuando a raccontare la storia attraverso “racconti distaccati” con altri attori.
E voi cosa ne pensate?
Siete rimasti delusi dalla scoperta del tema oppure vi ha lasciati elettrizzati?
E cosa pensate della scelta di strutturare la stagione come un episodio di Alta Infedeltà?
Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook, siamo curiosi di sapere la vostra!
Veronica.