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Ancora auguri per la tua morte – Recensione

Oggi vi parlo di un film che uscirà nelle sale il 28 Febbraio e che noi abbiamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima:

Ancora auguri per la tua morte

Il film, sequel di Auguri per la tua morte (Happy Death Day) uscito nel 2017, riprende le vicende di Tree Gelbman e ci riporta a Lunedì 18 per farci rivivere, ancora e ancora, la sua morte.

Considerando che la maggior parte di voi non ha ancora avuto modo di vedere il film, che vi spoilero subito mi è piaciuto tantissimo, dividerò questa recensione in due: con e senza spoiler.

Ovviamente comincerò con la parte senza spoiler in modo che sarete voi a decidere se andare avanti oppure no.

All’anteprima, durante la quale ho ricevuto questa meravigliosa maschera per spaventare tutti quelli che conosco da oggi sino all’eternità, era presente anche Federico Cesari di Skam Italia che è stato molto gentile e disponibile, prestandosi a diverse partite di Beer Pong, foto, autografi e lunghe chiacchierate con le sue fan.

Torniamo poi alla pellicola, che Federico ha guardato in sala con noi e che abbiamo avuto la possibilità di visionare in O.V.
Il primo film si era rivelato estremamente divertente e l’idea di un sequel mi ha entusiasmata sin dal momento in cui ho saputo ce ne sarebbe stato uno. Ma c’è un problema con i film di questo tipo: possono risultare qualcosa di già visto.

Questo però, non è il caso di Happy Death Day 2U, al contrario gli sceneggiatori hanno trovato un modo per rendere il tutto ancora più interessante e soprattutto divertente.

Innanzitutto, viene dato maggiormente spazio ad alcuni personaggi secondari, come Ryan attorno alla quale ruoterà praticamente tutta la storia e Danielle che si è rivelata, inaspettatamente, un personaggio esilarante.

Inoltre, scopriamo finalmente cosa si nasconde dietro a questo loop temporale. La maggior parte dei film, compreso il primo di questa serie, non ha una risposta precisa al perché accade ciò che accade, con Tree avevamo immaginato che si trattasse di qualcosa legato al suo compleanno e al fatto che fosse un giorno solita condividere con sua madre, venuta a mancare da tempo, ma c’è molto di più sotto e finalmente tutte le morti affrontate dalla sfortunata ragazza, prendono un senso.

Anche le morti di Tree, inoltre, sono sempre diverse e mi ricordano un po’ Final Destination, e riesce a far ridere nonostante la tragicità della cosa. Tree e Carter si riconfermano ancora una volta due personaggi meravigliosi e lui riesce sempre ad esserle d’aiuto, non importa che non sappia chi lei sia, e non possiamo certo biasimare Tree per essersi innamorata di lui. Insomma, il fatto che l’intero cinema abbia gridato NOOOO di fronte ad una possibile morte di Carter, mentre per quella degli altri personaggi non ha aperto bocca, direi che la dice lunga. Anche noi ci siamo innamorati di Carter, Lunedì 18, dopo Lunedì 18.

Insomma, il film funziona ed ha persino una sua morale; la vena horror continua ad essere presente ma è quella comedy a farla da padrone, almeno per la sottoscritta. Sono generalmente molto critica sui film ma devo dire che questo mi è piaciuto davvero moltissimo e consiglio a chiunque abbia apprezzato Auguri per la tua morte di non perderselo e di farmi sapere il proprio parere qui sotto, in un commento!

Veniamo poi alla parte con gli spoiler!

Per chi ha visto il film o semplicemente vuole “rovinarsi la sorpresa”, andiamo un po’ più nel dettaglio ad analizzare questo secondo film.

Come dicevo qualche riga sopra, questo film ci da la possibilità di conoscere cosa si nasconde dietro questo “loop”, ovvero Sissy, l’esperimento scientifico di Rayan per la sua laurea. Avevate immaginato qualcosa di più poetico? Dovete ricredervi. Ma il tutto non esce fuori come qualcosa di forzato o deludente, al contrario.

Il tutto acquisisce improvvisamente senso, non solo variando un paio di volte la retta del film, ma aprendo una nuova possibilità alla trama: il multi verso, le realtà parallele.

E così, non solo Tree rivive sempre la stessa giornata ma finisce anche per trovarsi a vivere una vita che non le appartiene, in una realtà in cui sua madre non è mai morta e Carter sta insieme ad una spassosissima Danielle.

In questa realtà, anche le carte in tavola delle sue morti, varia, portandola a suicidarsi prima di essere uccisa, pur di poter aiutare i suoi nuovi amici a risolvere il problema di Sissy e mettere fine alla sua tortura. Tutte le sue morti sono diverse, alcune spassose, ma la maggior parte ci fanno domandare non poteva scegliere una morte meno dolorosa?

E soprattutto, ci portano a vedere lati diversi di ogni personaggio e persino qualcuno che non faceva parte della realtà di Tree: sua madre. Nell’assurdità e nell’incubo di questa situazione infatti, Tree ritrova sua madre viva e vegeta, tanto che questo le fa desiderare, per un po’, di rimanere in questo nuovo universo. Una possibilità che prende in considerazione finchè Carter non le fa cambiare idea, facendoci gridare tutti alla ship (lo avevamo già fatto sin dal primo film, ma qui la cosa va ad amplificarsi). E voglio soffermarmi un attimo su questo e sul fatto che Tree abbia “scelto” Carter a sua madre e che alla fine dei giochi, in quell’universo, avrebbe potuto realmente avere tutto dato che quest’ultimo si stava innamorando di lei anche in questa realtà; non penso che Tree abbia realmente scelto tra le due persone che forse ama di più al mondo ma sono più dell’idea che Carter le abbia fatto capire che quella realtà non le apparteneva, che se l’avesse vissuta non sarebbe stata la persona che è e che è diventata anche grazie a quella perdita tanto dolorosa.

Questi non sono i miei ricordi.

Dice infatti, in macchina, rendendosi conto che per quanto bella, quella vita non è altro che una finzione. Personalmente ho apprezzato questa variante perché è riuscita a dare un tocco più emotivo al film che se per 3/4 della sua durata mi ha fatta ridere, è riuscito persino a commuovermi.

Insomma, il film mi ha convinta al 100% e sono felice abbiano dato un po’ di spazio anche a Ryan che è stato portavoce di tutti i telespettatori quando si è domandato perché la sua scuola avesse scelto una mascotte tanto inquietante -insomma, non sarò stata l’unica, insieme a lui, a chiedermelo, vero?- e sono curiosa di scoprire se la scena finale porterà ad un terzo capitolo, con protagonista Danielle. Una parte di me spera di no, perché potrebbe rovinare questo duo perfetto ma l’altra è curiosa di scoprire fino a dove sarebbero ancora in grado di spingersi.

E voi che ne pensate? Vi piacerebbe un terzo sequel oppure credete che le avventure di Tree debbano fermarsi qui? Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto.

Alla prossima anteprima,

Veronica.

Ps: Team Carter!

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