Arrow – Recensione 4×23
Vi anticipo che sono letteralmente a pezzi, tra il viaggio a Barcellona e l’influenza che mi sta dando dei dolori atroci alla testa, non so davvero cosa potrà uscir fuori da questa recensione.
Comunque, Arrow ha aspettato abbastanza e inoltre stiamo parlando di un season finale quindi, sperando che il martello pneumatico che ho in testa non mi faccia scrivere qualche cavolata, salutiamoci con “Schism“.
Iniziamo a parlare del nostro stregone tanto odiato, che in questa stagione ce ne ha fatte vedere, letteralmente, di tutti i colori.
Rimaniamo coerenti con il resto della stagione, la delicatezza di Damian nel chiedere a Felicity di aiutarlo ad attivare i missili, strapazzando Curtis come un uomo e quasi uccidendo Donna, si distingue come al solito.
Arrow con il passo felpato di un ghepardo, entra di soppiatto giusto per non farsi notare; era casa sua ed è entrato dalla finestra, per giunta chiusa! Vabbè, l’importante è che abbia risolto, o meglio, cercato di risolvere la situazione come poteva.
Quando i fantasmi sono diventati troppi sul divano dell’ex casa Olicity, Thea, luce infondo al tunnel, se ne esce minacciando la figlia di Darhk, che straordinariamente ha una parvenza di cuore, anche se si è portato via Rubicon e ristiamo un’altra volta da capo a dodici. La figlia non è morta per mano di Thea ma morirà nella fine del mondo. Che Ca…volo cambia?
Ah, l’intelligenza superiore dello stregone…
Mentre viene resa pubblica la fine del mondo, cosa che per Monument Point non lo hai fatto perché era troppo tardi, ora hai due ore per evacuare il mondo ma non mi sembra una situazione migliore della precedente: i cittadini di Star City fanno diventare la città il ring di Smack Down, ma fortunatamente un inedito arbitro, Oliver Queen grazie anche a Curtis, con quel discorso ha dato speranza anche a me che tra 10 giorni ho un esame e non so nulla.
Comunque un figo del genere che mi parla sopra un taxi, sarebbe il sogno della vita, sconfiggerei 120 Damian Darhk per un ragazzo così!
Se la città è diventata il ring di Smack Down, il covo di Arrow, come quasi ogni anno, deve essere demolito. Non si sa perché ma sembrava un film di spionaggio, Felicity e il sue doti con quella specie di manganello hanno come sempre salvato la situazione, come faremmo senza la nostra Smoak?
Come sappiamo, nello scorso episodio abbiamo visto Cooper, che sia in Glee sia in Awkward ha sempre la parte del cattivo, sarà che ha proprio la faccia da bad boy, però insomma, sta diventando una fissazione.
Comunque, per ennesima volta per lui finisce male, il discorso da eroina di Felicity riesce a risvegliare il vecchio sentimento d’amore nel ragazzo che finisce per sacrificarsi.
Devo confessarvi che me sta antipatico perché in tutte le serie fa la parte del cattivo ma nonostante questo, il modo in cui è morto è stata troppo anche per lui.
La delicatezza di Felicity nel superare la morte di un ragazzo che, teoricamente ha amato, è stata emozionante. Ha impiegato meno di cinque secondi per superare lo shock ma infondo, aveva il mondo da salvare quindi non lamentiamoci troppo, insomma è grazie ad Arrow e Felicity se siamo tutti qui a parlare oggi!
Fortuna vuole, che i produttori si siano messi una mano sulla coscienza e non abbiamo rifilato la storia classica della forza dell’amore che sconfigge tutto perché sennò mi sarei alzata delusa e amareggiata.
Diciamo che nel mondo paranormale che sottolineo, a me non fa molto impazzire in Arrow, la situazione è stata giocata molto bene. L’amore di Oliver è decisamente troppo debole quindi la speranza e la fiducia in Arrow della città riescono a contrastare la magia; devo dire che ho apprezzato molto, la soluzione è stata poco scontata, alternativa: bravi tutti.
Finalmente riusiamo a vedere un combattimento alla pari tra i due e finalmente, nonostante le difficoltà, riusciamo a vedere il vecchio Arrow, dopo tutto quello che ha fatto: ha rapito Thea, John e Felicity mettendoli in una specie di gabbia, ha paralizzato Felicity, ucciso Laurel ma soprattutto, rovinato la nostra Ship Olicity.
E finalmente, DAMIAN DARHK MUORE!
FESTAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La fine del mondo è stata sventata, Damian è morto e noi siamo tristi, come è possibile?
Chiediamolo a Diggle che ha deciso di andarsi a schiarire le idee fuori città, e chiediamolo anche a Thea, che scopre (buongiorno Thea, benvenuta nel mondo reale o quasi!), di essere più incline al suo padre biologico avendo rapito la figlia di Darhk e di conseguenza, anche lei se ne va fuori città…
Ora vi lascio con questo quesito: ma che ci sarà mai fuori città che riesce a far schiarire le idee a tutti?
Fortunatamente, la nostra Smoak aiuta Oliver a ripulire il covo senza scappare ormai ha capito che non serve e quindi, aiuterà il suo bellissimo ex fidanzato nella carica di Sindaco vigilante.
Questo episodio e questa stagione di Arrow si sono concluse, così come le nostre recensioni. Ma non preoccupatevi, ad Ottobre sarò di nuovo qui, e voi?
Non mi lascerete mica parlare da sola, vero?
Siete costretti a tornare!
A presto!
-Sara