Arrow – Recensione 5×20

Bentornati in questa recensione di “Olicity in love” signore e signori, ehm scusate, devo essermi
sbagliata volevo dire Arrow, bentornati in questa recensione di Arrow!
Si parla nuovamente della mia OTP,Ship, Feels e qualunque altro sinonimo vogliate dargli,
deve avermi fuso un po’ il cervello, del resto, se non ve ne siete accorti, in questo episodio sono
stati il sinonimo di “AMORE!”.
Siamo passati dalla quasi totale ESTRANEITÀ a 40 minuti in cui abbiamo visto ogni singola
sfumatura del loro bellissimo rapporto.
“Underneath” è stato, indiscutibilmente, l’episodio più romantico della stagione ma anche quello più
atteso da tutti i fans della ship che si sono visti spezzare il cuore in mille pezzi per il mancato matrimonio
Comunque sto già parlando troppo, iniziamo questa recensione e approfondiamo tutti i particolari!

• OLYCITY
• DIGGLE E LYLA
• CURTIS E RENE

Partiamo dalla fine, Curtis e Rene, perché voglio lasciarmi come finale la punta di diamante dell’episodio:

CURTIS E RENE

Non c’è molto da dire, in effetti, ma ci tenevo a spendere due parole per MR.Terrific che, grazie alle sue
T-Sphere che da qui in futuro chiameremo Kodo e Podo perché cavolo sono nomi maledettamente geniali, hanno completamente rivoluzionato il personaggio dandogli un vero e proprio senso
( che secondo me non ha ancora nessuno dei personaggi del nuovo team).
Per quanto riguarda Rene adoro la storia con sua figlia ma all’interno del team non ha un ruolo
specifico, è molto, troppo dispersivo invece, per quanto riguarda Dinah, è la copia, secondo me
migliore, di Black Canary ma sempre di una copia stiamo parlando.
Curtis era quello su cui non avrei puntato neanche un centesimo e invece, grazie al suo intelletto,
è riuscito,a modo suo, ad essere fisicamente sul campo nel modo giusto.
Da questo punto mi lego ad un’altra coppia, ovvero:

JOHN DIGGLE E LYLA

Dopo la prigione The Walking Dead style di cui Lyla era a conoscenza, il rapporto con John è
andato a deteriorarsi in modo preoccupante, la goccia che ha fatto traboccare il vaso poi è stata
la copia esatta, o migliorata, di Kodo e Podo.
Come per gli Olicity anche qui il punto fondamentale è, ancora, la parola d’ordine di questo episodio,
LA FIDUCIA, che, a volte, viene a mancare da entrambe le parti.
Entrambi, infatti, fanno, in incognito e non, lavori “moralmente discutibili” e penso sia anche giustificabile
se ogni tanto si trovano a prendere decisioni atroci e moralmente errate.
Sono un uomo e una donna molto intelligenti quindi non hanno impiegato molto a capire che
a volte bisogna prendere delle decisioni che sembrano o ci fanno sembrare dalla parte sbagliata,
anche se le intenzioni sono buone.
   

OLICITY

Finalmente un paragrafo dedicato a loro, era tanto che non lo mettevo con questa
convinzione di avere tante, troppe, cose da scrivere.
Diciamo che però questo paragrafo, per necessità, deve avere due sotto paragrafi,
altrimenti non mi capite voi e non mi capisco neanche io:

• FLASHBACK
• PRESENTE

Una luce è scesa dal cielo e vuole che non esistano flashback in russia per questo episodio perciò
facciamo un salto indietro di undici mesi dove troviamo sempre i nostri OLICITY.
Iniziamo parlando del PRESENTE:

La ragione per cui gli Olicity sono affondati come neanche il Titanic è dovuta ad una semplice
parola: F-I-D-U-C-I-A, quella che Felicity ha sempre implorato e che Oliver non le ha mai dato.
Non ho capto la tecnica ma ci troviamo intrappolati nel covo di Arrow con tutta la tecnologia
morta, compreso il miracoloso chip che permette a Felicity di camminare.
La nostra adorata bionda propone una soluzione ma Oliver testa dura non da FIDUCIA all’idea
di Felicity e fa di testa sua procurandosi, letteralmente, un buco sulla schiena.
#LEDONNEHANNOSEMPRERAGIONE!
Infatti quando la situazione passa in mano a Felicity abbiamo finalmente un risvolto, esplode un tubo
di gas nocivo che gli dimezza l’aria respirabile.
Mai come in questo momento ho pensato che fossero fatti l’uno per l’altra.
Scherzi a parte, in questa situazione tragica abbiamo ottenuto una parola che bramavamo da non
sappiamo più neanche noi da quanto tempo:
UN CONFONTO!
E bene si, metaforicamente, i due innamorati si sono seduti a tavolino ed hanno finalmente chiarito
le ragioni della loro rottura, che non è:

Non mi hai detto che hai un figlio!

Che tra l’altro sarebbe più logico della giustificazione che segue ma ciò che questo figlio rappresenta ovvero la mancanza di fiducia.
La madre del bambino minacciò Oliver qualora avesse detto a qualcuno di William, per le strade
aleggiava Damian Darhk… io mi continuo a chiedere:

FELICITY MA CHE CA**O DICI?

Su questo punto però la ragazza piano piano si è soffermata a riflettere ed ha capito, grazie alla congrega degli Haker, le ragioni per cui Oliver le ha tenuto nascosto il fattore figlio.
Piano, piano e con calma Felicity ci arriva alle cose, bisogna solo darle tempo.

Comunque, questo è solo uno dei due punti fondamentali che il gas nocivo ha fatto uscire dalle loro bocche,
perché un’altra perla di saggezza è uscita dal nostro Arrow.

Io non ti supporto ma non a causa tua, o per mancanza di fiducia, è stato a causa mia […].
Quindi non riguarda il fatto che non mi fidi di te. Mi fiderò sempre di te, non mi fido di me stesso.

Se un’uomo ti dice queste parole, trovare un’altare e un prete e sposatelo in quell’esatto istante!

       

Se poi fa anche questo, non sposatelo ma presentatemelo!
Scherzi a parte, qui c’è solo una cosa da scrivere:

THE POWER OF LOVE!

FLASHBACK:

Mai come oggi la parola Flashback è uguale a SODDISFAZIONE!
Mancavano le scene di sesso tra questi due bimbi ed è stato bellissimo rivederli con quegli occhi,
così vicini e con quei bacioni che solo loro si possono dare!
 

Per quanto riguarda i Flashback dovrei mettervi solo e soltanto gif perché davvero sono stati
momenti magici per questi due ragazzi ma purtroppo non posso!

La recensione per questa settimana termina qui e noi ci vediamo la prossima settimana …

EPIC WIN!

– Sara