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Arrow – Recensione 7×13

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di Arrow!
Finalmente la sessione d’esame è finita e spero vivamente che insieme ad essa possano finire anche le mie atroci gaffe. Nell’ultimo periodo ho fatto a cazzotti con i titoli e i numeri degli episodi ma anche con i personaggi, oggi troverò la pace (e il cervello)?
Scopriamolo parlando di “Star City Slayer ” un episodio la cui recensione l’avevo scritta già nella mia testa a metà della visone ma che sul finale, grazie ad una frase, sono stata costretta con piacere a stravolgere:

Sono Mia Smoak.

Ora però facciamo un passo indietro, o anche due, e cominciamo dall’inizio.

Star City Slayer è stato suddiviso in due linee temporali: presente e futuro, infatti saranno proprio questi i paragrafi della recensione.

PRESENTE

Nel presente, una nostra vecchia conoscenza torna a far parlare di sé, vi era mancato Stanley?

Anche no, vero?
Nonostante la sua odiosa faccia non sia stata una lieta sorpresa devo ammettere che il suo personaggio ha un gran bel potenziale, sia il suo passato che l’interpretazione dell’attore sono state straordinarie, infatti vedo in lui il potenziale di un big villan (che ancora elemosino senza successo).
Stanley ha sterminato la sua famiglia, madre, padre e fratello maggiore e non si è certo fermato con gli omicidi, infatti, adesso i suoi nuovi bersagli sono proprio i nostri eroi, in particolare l’unico e il solo Green Arrow.
Ovviamente vi ricorderete che Stanley e Oliver erano “amici”, o qualcosa di vagamente simile, infatti l’obbiettivo non è direttamente l’arciere ma Felicity e il piccolo William.
La tensione si palpava durante lo sproloquio infinito di Stanley, e quando si avvicinava a Felicity o toccava William anche io ero in tensione, sopratutto perché il nostro Oliver, come la sua famiglia, non poteva proprio muoversi!
Nonostante sia stato odioso e abbia detto una marea di fandonie per circa 45 minuti, William ha giocato un ruolo importante trovando il coraggio e la forza di muoversi per passare la bottiglia vuota ad Oliver così da disarmare il pazzoide.
Tutto è bene quel che finisce bene, anche se è chiaro che per Oliver questo finale è dolce-amaro.
William ha deciso di trasferisti a Central City con i nonni perché, almeno al momento, vuole avere una vita normale.
E bene si ragazzi, potete leggere e rileggere questa frase quante volte volete ma non cambierà, William è davvero convinto che CENTRAL CITY sia una città NORMALE.
Ora io non so in che mondo viva il ragazzo o se il collegio dove è andato era fuori dal mondo ma Central City e normale sono due parole che vicine non possono proprio coesistere, un po’ come MA PERÒ, ecco “Normale” e “Central City” nella stessa frase dovrebbe essere considerato un errore grammaticale.
William lascia Star City che brulica di malviventi per andare a Central City con MALVIVENTI METAUMANI CON METAOGGETTI per cercare normalità…

Torniamo seri, credo che questo sia stato un duro colpo per Oliver, stava vivendo questa situazione come una sconfitta quando, come ha detto Felicity, è tutto l’opposto. Ha lasciato che il ragazzo decidesse per capire le sue volontà e purtroppo preferisce allontanarsi.

Dall’altra parte invece Curtis, Dinah e Diggle si danno da fare per cercare Stanley e per poco la nostra Black Canary non ci rimette la pelle! Anzi, se non fosse stato per Curtis e le tue T-Sfere Dinah sarebbe la seconda Black Canary morta e sepolta.
Curtis però non resterà a lungo in Arrow, anzi purtroppo abbiamo visto il suo ultimo episodio, MR.Terrific abbandona Star City e la A.R.G.U.S per dirigersi verso Washington  DC per aiutare le persone, come giusto che sia.
Vi mancherà?

FUTURO

Futuro molto interessante quello che abbiamo visto e di una sola cosa siamo veramente certi, che Felicity Smoak è viva e vegeta. Avevate il minimo dubbio?
Personalmente no, Arrow senza Felicity dovrebbe cambiare il titolo allo show, di conseguenza non poteva morire, neanche nel futuro, la bionda informatica più intelligente del globo terrestre.
Finalmente rivedo il mio Colton Haynes, non mi sembrava vero ma è successo. Lui insieme a Dinah, Zoe e William sono andati nel caro vecchio covo ormai ridotto ad una distesa di piantagioni.
Comunque, al suo interno ritroviamo la nostra Blackstar, accompagnata da un  ragazzo che fino a questo momento non sapevamo chi fosse.
Le divergenze future non ci interessano tanto quando scoprire che Blackstar è Mia Smoak e che il suo compagno di viaggio è il figlio di John Diggle!
Il futuro si sta facendo davvero intrigante ed io necessito di saperne di più, molto di più per essere precisi.

Per questa settimana è davvero tutto, io vi do appuntamento come sempre alla prossima settimana!

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!