Arrow Prochnost
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Arrow – Recensione 8×05 “Prochnost”

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di Arrow, Prochnost, un episodio bellissimo che avrei voluto durasse per sempre.

Oliver che addestra Mia, funny uncle Anatoly è tornato insieme a Roy Harper (Colton Haynes) e Black Canary non delude MAI.
Servono davvero altre parole per descrivere l’episodio?
Nonostante non serva argomentare però, mi sforzerò di spiegare il mio livello di esaltazione in questa recensione di Arrow, Prochnost.

Cominciamo!

Li avevate notati questi parallelismi?
Se non lo avevate fatto, ho risolto il problema. Adesso vi sentite un po’ morire anche voi, vero?

Cominciamo con Lyla che, a parer mio, è stata l’unica nota negativa dell’episodio. Tralasciando il fatto che quando parla non le crede più nessuno, devo ammettere che nel momento in cui la nostra Canary l’ha smascherata, ero al settimo cielo.

Quando John ha detto “non ci volevo credere” ho provato l’irrefrenabile istinto di tirargli una testata, visto che i precedenti di Lyla sono chiarissimi. A cosa non potesse credere non l’ho capito, dato che appunto gli ha sempre mentito spudoratamente, in tutte le situazioni, in tutte le stagioni.

Ma comunque non focalizziamoci troppo su Lyla che è stata una nota stonata in un concerto perfetto.

Io continuo a dire che il rapporto tra Mia e Oliver è quanto di più perfetto si potesse creare in Arrow. In modo completamente diverso, ma lo splendore di questi due insieme è paragonabile agli Olicity; rendiamocene conto.

Questi due fanno fatica ad abbracciarsi, ma quando si sono allenati con le palline da tennis c’era amore nell’aria.
Anche se parlavano solamente delle varie tipologie di frecce, frasi come “Nyssa ha fatto un bel lavoro” mi hanno veramente emozionata, non tanto per il contenuto ma per gli sguardi che precedevano o seguivano le frasi.
Ovviamente, vedere il loro allenamento è stato solo l’inizio: quando sono partiti per la Russia e i problemi hanno iniziato a farsi sempre più pericolosi, Daddy Oliver preoccupato dei suoi kids è stato l’amore.
Il rapporto con Mia, ovviamente, per me è devastante perché, come ha detto Oliver, con lei il nostro eroe non ha mai avuto possibilità: l’ha lasciata in una culla.
Una delle scene più belle infatti è stata quella in cui Oliver dice ai suoi bambini che ai suoi occhi loro rimarranno sempre piccoli. Penso che questo succeda ad ogni singolo genitore, ma anche il fatto di volerli proteggere da un passato oscuro è stata comunque una scelta dovuta solo alla loro protezione.

Arrow Prochnost
Arrow Prochnost

L’esercizio Bratva della linea mi ha riportato anni indietro ed ero veramente entusiasta: non solo un throwback ma anche la mia bambina Mia che combatte sotto gli occhi di Ollie, è stato troppo per il mio fragile cuore.
Pensavo che non avrei potuto desiderare più di quello che stavo già vedendo, ma poi Oliver e Mia che combattono insieme nel fight club Bratva ha vinto TUTTO.
Permettetemi di sottolineare lo scambio di battute tra Laurel e Oliver:

L: È il doppio di te!

O: Allora gli do mezza possibilità

Un’altra nota super positiva di questo episodio è stata rivedere Anatoly, che non solo è stato colui che ha riportato sulla retta via Laurel, ma ha anche avuto modo di legare con i nostri kids.
Mia è la sua nuova americana preferita e, sia per lei che per William, lui vuole essere il “Funny uncle Anatoly“.

Come si fa a dirgli di no?
Del resto, Anatoly e Oliver sono veramente come fratelli, quindi il ruolo di zio gli spetta di diritto!

Il futuro sta decisamente cambiando in tutte le sue forme, ma la migliore sicuramente potrebbe essere che Roy Harper non andrà a fare l’eremita a Lian Yu.
Quando lo vedo nel team, mi rendo conto che non c’è altro modo in cui io possa vederlo: i vigilanti sono tanti ma Roy Harper è veramente unico ed un finale senza di lui non sarebbe stato un vero finale. Proprio per questo, in questa recensione di Arrow, ringrazio Prochnost per il bellissimo regalo inaspettato.
Lui e John sono questa serie e rivederli insieme, in azione, è stato meraviglioso. Qualcosa che prima di dire addio alla serie volevo sicuramente vedere.

Sara

 

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!