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Benedict Cumberbatch ha sventato una rapina a pochi metri da Baker Street

Benedict Cumberbatch è davvero Sherlock Holmes: è il caso di dirlo dato che ha sventato una rapina a pochi metri da Baker Street a Londra

Benedict Cumberbatch era su un’auto del servizio Uber insieme alla moglie Sophie Hunter quando ha individuato dei malviventi in procinto di attaccare un ciclista di Deliveroo, un servizio di consegne a domicilio.

The Sun ha riportato la notizia e secondo il racconto di Manuel Dias, l’autista dell’auto Uber, Benedict gli ha ordinato di fermare il veicolo per poi buttarsi nel salvataggio del ciclista in pericolo mettendo così in fuga i rapinatori.

Io ho bloccato uno dei complici e Benedict un altro. Sembrava sapere esattamente cosa stesse facendo. È stato molto coraggioso. Ha fatto la maggior parte del lavoro, per essere onesto. Hanno provato a picchiarlo ma si è difeso e li ha respinti. Non si è fatto male. Poi penso che abbiano capito che fosse Benedict e siano scappati. Benedict è stato coraggioso e altruista. Se non si fosse intromesso, il ciclista avrebbe potuto farsi seriamente male.

La polizia ha anche confermato l’accaduto e cioè proprio un incidente che ha ha avuto come protagonista un ciclista ma, a quanto pare, i malviventi sono ancora in circolazione.

Non è ufficiale la dichiarazione che pare aver rilasciato Benedict intervistato sull’accaduto:

L’ho fatto perché, beh, ho dovuto, ecco.

Non penso di poter aggiungere altro, Benedict è una persona speciale e questa ne è l’ennesima dimostrazione, complimenti davvero, non è da tutti rischiare per salvare un’altra persona.

Sherlock è con noi, possiamo stare tranquilli, passo e chiudo.


Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.