Blindspot – Recensione 3×15
Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in questa nuova recensione di Blindspot! Oggi è Sara a parlarvi anche se, come ormai sapete, io e Marty siamo una cosa sola quindi cambiano semplicemente le parole ma non i concetti.
Non so voi, ma io dopo aver visto Deductions mi sentivo come se avessi corso la maratona di New York sui carboni ardenti: tra Rapata, Keaton e il PESSIMO umorismo di Crawford ho chiuso l’episodio dicendo MENOMALE. Con questo non intendo certo dire che sono delusa, piuttosto sono STANCA. STANCA di non vedere i Rapata insieme, perché dai lo hanno capito pure le mattonelle della sede dell’FBI che quei due finiranno insieme. STANCA del FINTO moralismo di Keaton che fa il grande saggio della situazione, il veterano della CIA, l’uomo senza scelta, quando è semplicemente un pazzo asociale e anaffettivo.
Detto molto sinceramente sono pure stanca della figlia di Crawford che mi si spupazza Roman. Ok che la sta usando, ma solo a me sembra che la cosa sia andata oltre?
Roman è l’ultimo uomo sulla faccia della Terra che può avere una relazione, e non solo perché si devono mettere in coda dietro Martina e me…
Detto tutto ciò iniziamo a parlare dell’episodio che dite?
Tenetevi forte alle vostra scrivanie, sedie o qualunque cosa abbiate a portata di mano perché oggi Blindspot ci sconvolge totalmente l’esistenza:
NEW YORK È IN PERICOLO!
Io amo follemente questa serie ma giuro che inizia a essere davvero stancate che ogni singola settimana ci propinino un nuovo attacco a New York, come se poi non sapessimo che il Team lo sventerà! Insomma, la scorsa settimana con Patterson siamo letteralmente volati in paradiso, le capacità di creare trame nuove ci sono, perché diamine non usarle?
No, ripeschiamo i relitti, e non parlo certo dell’aereo, della prima stagione di Blindspot e ributtiamoli sul set con una nuova storia, bellissima MA CHE PALLE!
Tanto amore per Cade e quello che ha passato con la CIA ma dateci un serial killer, uno stalker, un omicidio complesso ma BASTA, BASTA, BASTA PRENDERSELA CON LA POVERA NEW YORK CITY!
Oggi l’attentatrice è una agente della CIA che vuole vendicare il marito per essere stato abbandonato ai terroristi, non che non abbia ragione povera donna. Come sempre il Team alla fine riesce a sventare tutto e PURTROPPO a salvare tutti, proprio tutti. Sì, anche Keaton.
JELLER
Ho chiamato questo paragrafo Jeller perché LA MIA UNICA GIOIA mi sembrava davvero brutto, ma sfido a dire che la citazione:
È mio marito ora
e il comportamento premuroso che quel sant’uomo di Kurt ha con Avery non siano l’emblema della parola GIOIA.
Io continuo a non fidarmi al 100% di Avery. La situazione mi sembra troppo semplice e amorevole, e non mi sembrano proprio due caratteristiche che ha Blindspot. Nonostante tutto mi piacerebbe rivedere Jane protagonista di questa serie, sbaglio o ultimamente sia lei che Kurt sono stati messi da parte? Fatemi capire il paradosso per il quale Jane e Weller in lite erano i protagonisti indiscussi e ora che vanno d’amore e d’accordo ce li mettete in un angolino? Fatecelo vedere un bacetto (MAGARI NON SOLO), una scena che sia degna di una coppia felicemente sposata. Vi ricordate, cari produttori, quando Jane non sapeva ancora di Berlino? Il modo in cui avete giocato con il nostro cuore è stato perfetto, potete continuare a farlo ora che va tutto bene? GRAZIE!
ROMAN
Io lo amo.
Vorrei davvero chiudere qui perché una persona con il suo intelletto che è riuscito a scoprire tutto il piano FOLLE di Crawford merita solo di essere amato, amato, amato e ancora AMATO (infatti per questo ingrato compito io e Martina ci offriamo volontarie come tributo, è difficile ma qualcuno dovrà pur farlo!).
Quando Crawford ha detto a Roman che nel bicchiere c’era il veleno, io come Martina (ALWAYS BESIDE ME) abbiamo avuto un attacco di panico, comprato un biglietto per New York e preparato i bagagli, ma poi fortunatamente era solo uno scherzo.
La scorsa settimana ci avete messo David a tradimento, Roman nudo in ascensore, e i Rapata quasi sposati, questa settimana ci avete fatto credere, anche se solo per un secondo, che l’attentatore più figo di tutto il mondo e l’universo morisse avvelenato… MA NON È CHE CI VOLETE DIRE QUALCOSA?
RAPATA
I miei bimbi adorati oggi mi hanno dato le solite microgioie che inizio a detestare, perché tra i BASTA, ci sta anche il BASTA alle microgioie.
CE LA VOLETE DARE STA GRANDE GIOIA SI O NO?
State davvero esagerando, ESAGERANDO. Ma cosa vi serve per farli dichiarare, la faccia di Read quando Tasha è stata presa in ostaggio da Cade non vi basta? E dai, vi devo ricordare cosa è successo quando un intero palazzo era sotto assedio con Meg dentro?
RIMANI QUI E NON TI MUOVERE.
Poi Tasha è in pericolo e…
Tra poco Read si sposerà e la mia unica speranza, oltre a quella che il matrimonio salti, è che non si faccia un’oscenità del tipo:
PRETE: Vuoi prendere Frullatore come tua sposa?
Read guarda Meg, guarda Tasha, guarda Meg.
Reed: No, io amo te Tasha …
Oltre ad essere banale potrei non essere lì a recensire quell’episodio.
Temo che fino a che non venga a galla il misterioso segreto di Tasha con la CIA i Rapata si avvicineranno ma non sbocceranno mai. #OTTIMISMO
Ultimiamo questa recensione dicendo che Tasha, secondo me, non vede l’ora di tornare all’FBI. La ragione è semplice: non è spietata come Keaton, non riuscirà a convivere a lungo con i suoi errori. Inoltre, anche se nella prima scena il viscido l’ha mangiata con gli occhi, se mai dovessero quagliare esploderanno in men che non si dica. Negli occhi di Tasha si percepisce il dolore della misteriosa scelta impopolare che ha fatto. Keaton è un promemoria vivente non solo di quella scelta ma di quello che è diventata “per colpa” della CIA. Mi fido della mia ragazza, del mio personaggio preferito in questa serie e so per certo che anche se è un po’ testarda alla fine capirà i suoi errori, e farà le scelte giuste.
Insomma ragazzi per questa volta è davvero tutto. Io purtroppo vi lascio vivere una dolorosa settimana di attesa ma non disperate: Martina tornerà puntuale Lunedì prossimo.
-Sara