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Blindspot – Recensione 3×18

Buongiorno a tutti e bentrovati, FINALMENTE, ad un nuovo appuntamento con noi Redheads per commentare quel piccolo, stressante, snervante, doloroso capolavoro che è Blindspot. Non avete idea di quanto mi sia mancato: è stato difficile passare ben venti giorni senza vedere Luke Mitchell, ma ciò che più non vedevo l’ora di tornare a fare era commentare l’episodio con la mia partner (in crime) Sara e con voi. Per fortuna l’attesa ne è valsa la pena e lo show è tornato a dispensare infarti e mainagioia gratis a destra e manca. Come mi era mancato. Abbiamo un po’ di cose di cui parlare, quindi ciancio alle bande e iniziamo la recensione di Clamorous Night!

Nell’ultimo episodio eravamo rimasti con Roman che ingaggia una banda di assassini per uccidere tutti i membri del nostro Team. Ed è proprio così che è tornato Blindspot, regalandoci quaranta minuti di ansia. Per commentare questa sua decisione non posso che citare Sara, che ha riassunto alla perfezione come mi sono sentita con un:

Roman, amore mio, ma che ca**o fai?

Poi scusate, per tutta la stagione ha dimostrato di essere una mente criminale brillante, di essere furbo, intelligente e di essere capace di pianificare tutto nei minimi dettagli e poi… lascia il suo lavoro sporco ad una banda di mercenari incompetenti? No, non è proprio il suo stile. Questo mi fa pensare che forse, sotto sotto, lui continui a non voler vedere sua sorella e tutti gli altri morti. Certo, nella 3×17 ha scelto Blake, ma io sono prontissima a perdonarlo: confido ancora in lui. Comunque, nonostante gli assassini non fossero proprio la crème de la crème, io ho passato tutto l’episodio così:

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Dovete sapere che Sara ed io, da quando abbiamo scoperto il messaggio nascosto nei titoli degli episodi, stiamo leggermente perdendo la testa formulando teorie e cercando di autoconvincerci che andrà tutto bene. Come potete immaginare, non stiamo esattamente facendo un buon lavoro. Se non sapete di cosa sto parlando, innanzitutto vergognatevi per non aver letto la meravigliosa recensione della mia collega. In secondo luogo, mi riferisco al fatto che, anche in questa stagione, c’è un indizio nascosto: “ONE OF US WILL GIVE OUR LIFE“. E la 3×22 si chiama In Memory, proprio di buon auspicio. Quindi potete immaginare perché siamo preoccupate.

Per fortuna, per questa volta, non è successo nulla di grave. Mi è piaciuto molto come hanno costruito l’episodio e penso sia stato davvero un modo intelligente per aumentare la suspance. Ci hanno fatto seguire le azioni dei personaggi uno ad uno, passando a quello successivo proprio nel momento di maggiore pericolo. Well played, cari autori.

JELLER

Jane e Kurt erano insieme quando sono stati attaccati, e dobbiamo ringraziare quel sant’uomo di Rich Dotcom per questo. La coppia, infatti, ha seguito il consiglio dell’ex-criminale ed è andata fuori a cena. Evento più unico che raro, dato che difficilmente li vediamo ad una festa che non riguardi un caso dell’FBI. Nemmeno loro ricordavano l’ultima volta in cui avevano speso un po’ di tempo per loro stessi e, anche se la serata non è andata esattamente come pianificato, sono felice di averli visti (quasi) rilassati tanto per cambiare.

Non sarebbero i Jeller, però, se nel bel mezzo della loro cena romantica degli assassini non si facessero vivi per cercare di ucciderli. Jane ha notato subito che quella tizia fosse sospetta, ma per un attimo ha pensato di essere solo paranoica. È quello che Kurt ama di lei, e come dargli torto.

 

In realtà ci aveva visto giusto, e gli sposini erano sulla stessa pagina quando hanno deciso di mandare all’aria la cena e inseguire la donna. Sono stati separati, e mentre Weller è riuscito a mettere al tappeto l’appassionato di veleni, Jane è stata rapita. Nel furgone in cui la stavano trasportando c’era uno schermo, e Roman è apparso per promettere sofferenza ancora una volta. Odio come il loro rapporto si sia deteriorato: li amavo nelle scorse stagioni ed è per questo che non perdo la speranza. Anche se beh, Jane ormai sembra pronta ad ucciderlo. In gamba com’è, anche lei è riuscita a liberarsi e con l’aiuto di suo marito è tornata sana e salva.

RAPATA

Sì, era scontato che avrei messo insieme anche questi due: se gli sceneggiatori di Blindspot si rifiutano di farlo allora ci pensiamo io e Sara. Infondo noi non chiediamo tanto, solo una piccola gioia, ma riceverla sembra impossibile. Per oggi mi accontenterò dell’espressione TERRORIZZATA che aveva Reade quando ha scoperto che Tasha era in pericolo. Se questo non è amore io non so proprio cosa sia.

Quando Edgar è stato attaccato era a casa sua in compagnia di quell’odiosa tizia che stava indagando su di lui. Una cosa doveva fare: scoprire che Meg non aveva i documenti in regola e rispedirla da dove è venuta, ma non ha fatto neanche quello. Non posso dire che mi dispiaccia della sua morte, sorry not sorry. Reade, comunque, se l’è cavata alla grande contro il suo assassino. Per fortuna la scena del trailer era un bluff, non sapete quanto è stato lungo il mio sospiro di sollievo.

Nel frattempo Tasha è andata al funerale di un suo vecchio amico, e devo dire che quando lo ha ricordato chiedendogli perdono per averlo abbandonato mi si è un po’ spezzato il cuore. Possiamo dare una gioia a quella povera donna? Per favore?

PATTERSON

E a proposito di gioie, ecco che arriva la Regina della Sfiga. Io non lo so, gli sceneggiatori devono davvero odiarla a morte dato tutto quello che le fanno passare. Sembra sia destinata a stare sola per sempre, perché ogni uomo che le si avvicina o muore, o cerca di ucciderla, o la porta a fare il gelato al primo appuntamento. Mi dispiaceva, ma è stato davvero divertente vedere come cercasse in tutti i modi di far funzionare le cose tra lei e Jack. Purtroppo non c’era speranza, quel tizio era un vero disastro. Sono sorpresa che sia un agente dell’FBI!

Voglio spendere due parole anche per l’incontro in ascensore che ha avuto con Tasha. Più lo fanno vedere, più penso che quell’ascensore sia più grande della mia camera, MA quello che volevo dire è che non sopporto vedere le due amiche così distanti. Ora almeno si parlano, ma io vorrei tanto che Patterson perdonasse Tasha. È vero, ha sbagliato, ma ha chiesto scusa milioni di volte e sta facendo di tutto per farsi perdonare. Quindi d’ora in poi in quell’ascensore (e magari anche in camera mia, Sara ovviamente saresti invitata) voglio vedere solo Roman nudo.

RICH DOTCOM

Last but not least, il personaggio che più ho amato in questo episodio. Più il tempo passa più sono convinta che sia stato un’eccellente aggiunta al Team e amo il rapporto che ha instaurato con tutti. È una ventata d’aria fresca che diffonde ottimismo e allegria con le sue battute, ma è anche l’amico su cui puoi contare per tirarti fuori da un guaio. Solo in questa 3×18 ci ha regalato i Jeller a cena, ha dato consigli a Tasha, tartassato Patterson di domande e risolto il problema di Reade stracciando quella lettera. Come si fa a non amarlo?

Chiudo la recensione di questo episodio di pura ansia con una menzione speciale a Roman che si allena senza maglia. A Sara si è persino bloccato lo streaming in quel punto, e non sono ancora sicura al 100% che sia stata una coincidenza. La colpa è interamente di Luke Mitchell. E a proposito di te, mia Little Vibe, grazie per essere la GIOIA di cui ho bisogno per affrontare Blindspot. Ormai questa serie non ha senso senza di te. ♥

Ora è veramente tutto ragazzi, mi scuso per questa recensione chilometrica ma mi era davvero mancato parlare di questo show con voi. Ora che l’attesa è terminata, vi aspetto qui puntuali la prossima settimana per leggere tutto quello che la mia collega Sara avrà da dire in merito alla 3×19!

Martina