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Blindspot – Recensione 4×11

Buongiorno a tutti ladies and gentlemen e bentrovati in una nuova recensione di Blindspot! Anche questa settimana ho fatto dannare la mia partner in crime, ma lei ancora una volta mi ha pazientemente aspettata, così siamo riuscite a vedere Careless Whisper insieme (a distanza di circa 2.500 km ma dettagli). E per fortuna che abbiamo potuto contare l’una sull’altra, perché questa 4×11 non ha avuto l’happy ending, per usare un enorme, gigantesco eufemismo. Prima di parlare di QUELLO, però, abbiamo altre cose da commentare, quindi diamo il via a questa recensione!

Il caso di questa settimana aveva a che fare con Winston, scrittore che si era ossessivamente interessato alla storia di Jane, tanto da creare un tatuaggio sul quale basare il suo nuovo manoscritto. Chissà come si sarebbe sentito sapendo di aver indirettamente partecipato alla sua luna di miele. Perché sì, manco a farlo apposta questo Winston era uno degli autori preferiti di Kurt (vedere il suo lato da fanboy mi porta sempre gioia). Il suo libro menzionava quasi tutto il team, ed era estremamente dettagliato perché un’agente dell’FBI gli aveva passato informazioni. E questo ci porta a…

IL MANOSCRITTO

Questo libro qualche lato positivo lo aveva, come ad esempio la scena in cui Rich e Patterson sono in laboratorio e stanno per saltarsi addosso. Sia Sara che io siamo morte dalle risate per quei due: non importa in che versione siano, sono un duo che dispensa gioie. Tutto quell’universo alternativo ha regalato momenti davvero divertenti e ha aiutato un po’ a sdrammatizzare. Apprezzo anche l’idea che volesse dare a tutti i personaggi il loro lieto fine, ma ha commesso errori imperdonabili. A parte il fatto che scrivesse come una dodicenne su Wattpad:

  1. Era leggermente sessista e, dato che era offuscato dai suoi pregiudizi, stava quasi per scrivere un libro senza manco sapere chi fosse il vero assassino
  2. Sapeva il nome di Patterson, e il fatto che lo abbia scoperto prima lui è IMPERDONABILE.
  3. NON HA INCLUSO ZAPATA!!!

Escludendo Zapata perché è “troppo complicata” e “né lei né chi le sta intorno potranno essere felici” ha praticamente chiesto di essere fatto fuori. Lo avrei accoppato pure io, e la mia partner in crime mi avrebbe aiutata. Non lo ha detto esplicitamente, ma mentre guardavamo l’episodio mi ha scritto:

Morto.
Sta bene morto.

Quindi direi che non si sarebbe tirata indietro.

E a proposito di Tasha, ricordiamo prima di tutto che SARA AVEVA RAGIONE. Non ha mai perso fiducia in lei ed effettivamente c’ha azzeccato: Zapata è ancora dalla parte dei “buoni”. Questa volta però deve ringraziare lo scagnozzo di Madeline, grazie a lui si è risparmiata le torture della CIA. A quanto pare, però, essere rapita is bad for business, quindi il suo appuntamento con Del Toro è andato in fumo. Grazie ad un telefono che l’hacker si è lasciato indietro cercherà di convincere Madeline di aver completato la missione, ma temo che altri guai siano in arrivo. Beh, si vedrà!

E ora è arrivato il momento che ho cercato di evitare fino ad ora, il momento di parlare dei

JELLER

Sara mi ha dato un’enorme gioia dicendomi che, grazie a me, ora shippa i Jeller quasi quanto i Rapata. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per il minuscolo dettaglio che JANE STA MORENDO. Lo sapevamo già, è vero, ma sapere che le rimangono dei GIORNI non è una cosa a cui potevamo essere preparati. Né ora né tra un milione di anni.

Ho perso cent’anni di vita quando Patterson e Rich sono entrati nella sala d’ospedale e il letto era vuoto. Ho pensato al peggio, ma per fortuna Jane è ancora viva. Il sollievo è durato pochissimo, perché poi Patterson ha dato a Kurt la notizia che l’avvelenamento ha raggiunto il lobo parietale, quindi non le rimane tanto tempo. Quando Weller ha chiesto di quanto tempo stessero parlando, mi aspettavo quasi un dialogo tipo:

Patterson: 10
Kurt: Settimane? Mesi?
Patterson: 9

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Poi, non per fare la pessimista eh, ma Blindspot non è ancora stato rinnovato. Ed è vero che siamo solo a metà stagione, ma se l’idea degli sceneggiatori fosse quella di far finire la serie con la morte di Jane, sorda e cieca? Dopotutto “blind spot” vuol dire proprio “punto cieco” MA NON CI PENSIAMO.

Piuttosto pensiamo a quanto siano stati adorabili Kurt e Jane in questo episodio. Lo sono sempre, ma ora che non c’è più nessun segreto tra di loro sono ancora più vicini e SCUSATE VOGLIAMO PARLARE DI COME LA GUARDA? Io non ce la posso fare, sono troppo belli. I GLOVE THEM.

Dopo averci fatto vedere quello sguardo così innamorato farci vedere quello completamente disperato è stato un colpo bassissimo. E il promo del prossimo episodio è pure peggio. Come direbbe Mike Buongiorno: “Allegria!”

 

Okay, ho finito di torturarvi giuro. Scrivere questa recensione non è stato semplice, non voglio immaginare come sarà settimana prossima per Sara, quando le cose saranno ad un punto ancora più critico. Vorrei avere la forza di Jane che, nonostante fosse cieca, è comunque riuscita a fare il culo a quella poliziotta.

Dato che per questo appuntamento è tutto io vi auguro una buona settimana, spero di ritrovarvi qui lunedì prossimo per leggere la recensione della mia partner in crime! A presto,

Martina