Blindspot,  Recensioni,  Telefilm

Blindspot – Recensione 4×21 & 4×22

Ragazzi cosa è appena successo? Cosa abbiamo visto? Questi due episodi sono stati un concentrato di ansia pura, il cui apice è stata un’esplosione che ha apparentemente ucciso 4/7 membri del nostro team dell’FBI. Se non ci fosse stata Sara al telefono con me sarei già negli Stati Uniti a prendere a padellate chiunque abbia pensato che distruggere quella famiglia fosse una buona idea. La mia partner (in crime) mi ha fatta ragionare, e a mente fredda so che non è possibile che gli sceneggiatori di Blindspot abbiano preso questa decisione, but still… era davvero necessario giocare con i nostri sentimenti in questo modo? Ho perso dieci anni di vita quando ho visto la casa fare KABOOM. Ma andiamo con ordine, oggi abbiamo Masters of War 1:5 – 8 e The Gang Gets Gone da recensire, quindi iniziamo!

Per prima cosa buongiorno a tutti ladies and gentlemen, e bentrovati tra le Redheads per parlare un’ultima volta della quarta stagione di Blindspot. Grazie al cielo sappiamo che la serie è stata rinnovata, quindi abbiamo la consapevolezza che i nostri eroi torneranno l’anno prossimo, e con loro Sara ed io. Purtroppo per voi anche quest’anno tocca a me parlare del season finale, Sara avrebbe sicuramente fatto un lavoro migliore ma vi prometto che anche io farò del mio meglio. E ora passiamo alla recensione vera e propria:

Risultati immagini per what is happening gif

The End.

Scherzi a parte, ho passato davvero un sacco di tempo a chiedermi cosa stesse succedendo. La 4×21 è iniziata anche in modo abbastanza tranquillo, niente di inusuale per gli standard di Blindspot. Alcuni momenti che vorrei sottolineare, però, sono:

  • Keaton che è peggio del prezzemolo e del mercoledì
  • I Jeller che dopo tutto quello che hanno passato hanno il coraggio di dire che sono “really lucky”. REALLY LUCKY? Solo in questa stagione tra le altre cose Jane è diventata una terrorista, è quasi morta per l’avvelenamento da ZIP ed è stata sepolta vita, ma loro sono “really lucky”. Il potere dell’amore eh.
  • I Rapata che sono due cretini che regalano microgioie, e Sara ed io non ce le facciamo sfuggire per niente al mondo:

    Tasha: I’ve got you, always. You know that, right?
    Reade: I know. Thanks.

    E qualche minuto dopo Keaton che si rende utile per la prima volta nella sua misera esistenza:

    Keaton: You’re really lucky to have her, you know that, right?
    Reade: I do.

    Questi due proprio non ce la fanno. Sono quattro stagioni che si inseguono, fingono di essere solo migliori amici ma poi copulano, solo per poi tornare a fingere di essere solo best friends forever quando è chiaro come il sole che si vorrebbero saltare addosso. La quinta stagione sarà quella buona? Li vederemo finalmente canon? CE LO MERITIAMO.

  • Non posso non scrivermi una delle tante perle di Sara che:

    L’FBI è ‘na manca de cretini. Tra un po’ la CIA raccatta pure me.

    Capite perché la amo? Parla per il popolo.

  • I Jeller che ancora non si ricordano di avere due figlie. Avery chi?

Insomma, tutto nella norma. Abbiamo anche potuto gridare il classico, iconico:

NEW YORK IS UNDER ATTACK!

Little did we know, che tutto questo faceva parte di un piano più elaborato di quella strega di Madeline. La 4×22 ci ha fatto capire che non le fregava niente di causare un blackout mondiale, il suo vero obbiettivo era distruggere o controllare ogni possibile agenzia governativa per quello che anni prima era successo a suo padre. Io non potevo credere che Madeline stesse veramente vincendo pur essendo sotto custodia dell’FBI. Non vedevo l’ora di vedere lei e Dominic con una pallottola in fronte, ma sono stata accontentata solo in parte. Lo scagnozzo della strega è morto, ma non prima di aver fatto parecchi danni. Lui e la sua promessa sposa hanno orchestrato un grandissimo show per far sembrare che il nostro Team fosse il vero colpevole che si nascondeva dietro questi attacchi.

La cosa che ha fatto più male, però, è stato vedere come pian piano stessero perdendo la fiducia l’uno nell’altro. Keaton ha messo in testa a Reade di non potersi fidare di nessuno dei suoi colleghi perché potrebbero pugnalarlo alle spalle, e quindi lui ha dubitato di tutti. E mentre Madeline faceva la finta santarellina e dichiarava di essere innocente, il team si scannava su un aereo diretto in Islanda. Weller è arrivato a dire che non sono una famiglia, ma le parole più pesanti sono uscite dalla bocca di Edgar secondo me. Ha persino avuto il coraggio di prendersela con Jane e Rich dicendo che non sono veri agenti dell’FBI, COME OSA? Quando Jane gli ha risposto:

No, I just show up to save your life from time to time.

Vi giuro che mi è partito l’applauso. Reade è stato veramente un’ipocrita, e il fatto che anche Tasha è arrivata al limite accennando a quello che aveva fatto per lui LA DICE LUNGA.

Una tortura. Questo episodio è stato una tortura.

A ‘sto punto sono stata felice che sia arrivato il mandato d’arresto per tutti, almeno hanno smesso di litigare e hanno iniziato a pensare a come sconfiggere il vero nemico, Madeline. Tasha ha proposto di scappare, ma Jane li ha convinti che la cosa migliore fosse continuare la missione. Tutto quello che dovevano fare era fidarsi l’uno dell’altro “one last time”. E ouch, questo ha fatto male al cuore ma sapevo che lavorare insieme li avrebbe fatti tornare ad essere più forti che mai. In effetti così è stato, si sono fidati e hanno concluso la missione salvando, di nuovo, il culo a tutti. Purtroppo questa volta non c’era nessun riconoscimento ad attenderli, anzi. Sono stati ripagati con un bel drone che ha fatto esplodere la safe house in cui erano. Quando ho visto la scena non ci potevo credere.

Come ho già detto devo ringraziare Sara se ho mantenuto la mia sanità mentale, e ora do per scontato che o Weitz o la tizia che li aveva traditi siano riusciti ad avvertirli in tempo. Devono essere riusciti a scappare grazie al tunnel nella cabina, e nella prossima stagione si vendicheranno, ne sono sicura. E SPERO CI DIRANNO ANCHE IL NOME DI PATTERSON, I MALEDETTI.

Ah, vogliamo parlare un secondo anche di Rich? Lui ha rischiato tutto per loro, avrebbe benissimo potuto darsela a gambe e scappare ma ha deciso di rimanere e finire il lavoro così da avere una possibilità di riscattare tutti i loro nomi. Ha fatto parecchia strada da quando lo abbiamo conosciuto per la prima volta, e io lo amo ogni giorno di più. Se gli fanno del male so di avere anche l’appoggio della mia partner in crime per iniziare una guerra. Devono salvarlo, devono.

Vorrei parlare di altre mille cose, ma non voglio trasformare questa recensione in un papiro egiziano. Quindi, ladies and gentlemen, vi ringrazio infinitamente per aver seguito anche questa stagione di Blindspot con noi. Per me e Sara è un piacere confrontarci con voi e sì, usiamo questa piattaforma per sfogarci ma senza di voi non avrebbe senso. Quindi grazie se ci avete letto fino alla fine, e se vi abbiamo fatto sorridere anche un po’ vi invito a tornare l’anno prossimo con la

QUINTA E ULTIMA (ME SENTO MALE) STAGIONE DI BLINDSPOT!

Nel frattempo vi auguro una buona estate, a presto!

Martina

P.S.: trovate tutte le altre recensioni di Blindspot qui, in caso ve ne siate persa qualcuna e vogliate rimediare.