Blindspot – Recensione 5×01

Ciao a tutti ragazzi e benvenuti tra le fiamme dell’Inferno. Una cosa è sicura: se il buongiorno si vede dal mattino, datemi una pistola con dei proiettili perché non penso di volere andare avanti. Se a fianco a me non ci fosse stato il mio cuore e la mia partner in crime, probabilmente non sarei mai sopravvissuta a quello che ho visto. Ma andiamo subito a vedere cos’è successo in questo episodio di Blindspot con la recensione della 5×01.

L’episodio non sarebbe potuto iniziare meglio, con la mia coppia preferita, insieme e innamorata nell’intento di mostrarsi tutto il loro amore. Dopo 1 minuto e 19 secondi io avevo il mondo in mano, stavo vedendo la mia serie preferita, con il mio cuore e la mia coppia era finalmente felice e INSIEME. No CIA, no FBI, no drammi. Solo loro due a baciarsi di nascosto dai loro amici, per poi essere beccati e inventarsi scuse idiote. Dalla cima del mondo, in un secondo, sono passata alle fiamme dell’Inferno. Tutto il team entra nella stanza, ma non Reade. LA MORTE.

Il mio cuore in settimana mi aveva mandato un teaser dove si diceva che not all of them si erano salvati dall’esplosione. Tuttavia, mai avrei potuto pensare che Reade sarebbe stato la vittima, per non parlare del mondo in cui è successo. Reade, infatti, si era salvato dalla grande esplosione ed è “morto” sotto le macerie per salvare Tasha. Da questo momento si sono susseguite talmente tante battute che mi è impossibile riportarvele tutte, ma la cosa che forse mi ha spezzato di più il cuore è stato il:

Hey, Tasha

di Reade dopo che la ragazza era stata portata in salvo dai loro amici. Si susseguono poi:

This is it, babe.

I’m not leaving you.

You’re not leaving me. You’ve got me, always. I’ve got you.

Come potete notare, l’ho presa benissimo. Comunque, proseguendo a parlare di Blindspot con la recensione della 5×01, vi posso dire che anche il post-morte di Reade è stato traumatico. Tasha che si dispera per non essere riuscita a dirgli delle cose importanti, il discorso fatto da Rich per sollevarla, tutto, tutto, tutto è stato devastante.

Per quanto riguarda me ed il mio cuore, vi possiamo dire che crederemo alla morte di Reade quando vedremo l’episodio 5×10. Prima di allora ci rifiutiamo di accettare questa morte e speriamo che ci sia, in qualche mondo, un colpo di scena che ci dica che il nostro Edgar Reade è ancora vivo, #SAPEVATELO (modo IRONICO mio e di Martina di parlare sbagliando appositamente il tempo verbale).

Per il bene comune, penso sia il caso di cambiare argomento, perché se continuo a parlare di Tasha e Reade potrei risprofondare nel baratro. Un altro argomento di cui parlare è sicuramente il nostro Rich Dotcom che, nonostante sia stato rinchiuso in una prigione e torturato, mi ha fatto sbellicare dalle risate, ed era quello di cui avevo bisogno visto tutto quello che è successo a Reade. Come sappiamo, però, il nostro Rich è molto più di semplici battute, nel momento del bisogno se ne esce con dei discorsi motivazionali degni di Jack Pearson di This Is Us.

Concludo questa sta recensione di I Came to Sleigh parlando di un personaggio che fino ad oggi ha avuto zero spazio, ma che in questa 5×01 si è fatto amare veramente con tutto il cuore. Sto parlando, ovviamente, di Afreen. Lei e, incredibile a dirsi, Weitz, si sono distinti per la loro lealtà al team, chi lo avrebbe mai detto? Entrambi, infatti, si sono schierati contro Madeleine la strega, che tra l’altro ha schierato una sorta di esercito di automi e ha allestito una sorta di laboratorio per la tortura/morte di alcune persone/cavie. Non ho capito cosa sta tramando, ma sicuramente ne sapremo presto di più.

Che dire ragazzi, questa prima recensione di Blindspot è giunta al termine, io vi saluto e vi lascio nelle mani di Martina. Fino ad allora, potete seguirci nella nostra pagina Facebook!

Sara

Link correlati:

• Blindspot – Recensione 4×21 & 4×22
• Le altre recensioni della quinta stagione di Blindspot: 5×01 – 5×02 – 5×03 – 5×04 – 5×05 – 5×06 – 5×07 – 5×08 – 5×09 & 5×10 – 5×11
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