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Camila Mendes parla dei disturbi alimentari e della sua esperienza

Camila Mendes è sulla copertina del numero di giugno 2017 di Marie Claire Malaysia e durante l’intervista ha parlato dei disturbi alimentari e del proprio corpo

Camila Mendes, durante un’intervista rilasciata a Marie Claire Malaysia, ha parlato dei disturbi alimentari e dell’accettazione del proprio corpo.

In merito all’accettare il proprio corpo:

Quando sono cresciuta ero ossessionata dall’essere magra. Ho sempre desiderato essere magra, e poi sono andata al college, ho notato che il mio corpo stava cambiando e mi ha fatto sentire fuori controllo, ma non l’ho capito. Pensavo di guadagnare un sacco di peso… a quel tempo non c’erano molte voci là fuori che difendevano i tipi di corpo più curvy. Ma ora vediamo modelli come Ashley Graham che stanno incoraggiando le donne ad abbracciare l’essere unici, e questo mi ha fatto lasciare andare lo standard che è stato stabilito tanto tempo fa  e cioè che quello magro è l’unico tipo di bellezza.

Per quanto riguarda il lavorare con Project Heal, un’organizzazione che mira a sensibilizzare i consumatori sui disordini alimentari e aiuta a finanziare il trattamento:

Crescendo, mia sorella ha avuto un disturbo alimentare molto grave ed è stata in riabilitazione per un po’. Penso che il più grande messaggio di Project Heal sia far sapere al pubblico quanto alti siano i costi per ottenere un trattamento, e come un disturbo alimentare non sia riconosciuto come una malattia mentale, mentre in realtà è una delle malattie mentali più letali esistenti.

In merito alle idee sbagliate sui disordini alimentari:

Esiste il malinteso comune secondo cui quando si ha un disturbo alimentare, si è davvero magri, e non è affatto così, in realtà è esattamente l’opposto. La gente non sa che non è necessario che tu abbia un disturbo alimentare per averne uno. E poiché non ero mai così magra, non avrei mai pensato di averlo.

Per ulteriori informazioni su Camila, visitate MarieClaire.com.my.


Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.