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Chilling Adventures of Sabrina – Recensione 1×16

A Pasqua vi ho intrattenuto con la recensione del diciottesimo episodio di Riverdale e a Pasquetta vi terrò compagnia con quella del quinto episodio della seconda parte della prima stagione di Chilling Adventures of Sabrina, uno degli episodi che più ho preferito che mi hanno tenuta, letteralmente, incollata allo schermo senza possibilità di ritorno.

Questo episodio è stato senza dubbio ricco di avvenimenti ma si è trattato comunque di un qualcosa di passaggio che servirà per ciò che avverrà durante i restanti episodi che non saranno di certo semplici, anzi. Il perno centrale è stato, sicuramente, il matrimonio tra Padre Blackwood e Zelda Spellman e tutto ciò che è stato scaturito dallo stesso come il Manifesto di Edward Spellman, l’uccisione dell’Anti-Papa e l’incriminazione e incarcerazione di Ambrose e, in un certo senso, anche il discorso fatto da Lilith ad Adam sul matrimonio, parole che non sono rimaste inascoltate e che hanno avuto un certo impatto, soprattutto facendo un parallelo con il matrimonio che stava per essere celebrato e i cinque principi istituiti da Padre Blackwood in contrapposizione con quelli del padre di Sabrina che sarebbero stati scelti, sembra ombra di dubbio, da Enoch e presentati al Concilio.

Non ho nominato Prudence e Nick perchè ho intenzione di inserirli nei bonus dato che la recensione rischia già così di trasformarsi in un qualcosa di proporzioni epiche e vorrei evitare di essere causa di un surplus di indigestione praticamente certa considerata la quantità di cibo delizioso che ingeriremo oggi.

Il matrimonio di Zelda e Padre Blackwood è qualcosa a cui non avrei mai voluto assistere e, in un certo senso, non abbiamo davvero visto i due nell’atto di sposarsi ma le parole di quella specie di stregone, scusatemi ma per me non è affatto un bel personaggio e non è neanche un vero villain potente, oscuro e pericoloso come, invece, è Lilith e più che inquietarmi e farmi stare in allerta mi causa l’orticaria e il nervosismo visto che è solo egoista, opportunista, falso, arrogante e pieno di sè quando, in realtà, non è praticamente nessuno, soprattutto nell’ambito morale.

Nell’introduzione alla recensione vi ho parlato di un parallelo tra il matrimonio Blackwood/Spellman, le parole dette da Lilith ad Adam, i principi istituiti da Padre Blackwood e quelli di Edward ed è proprio il punto focale su cui voglio concentrarmi particolarmente in questa recensione visto che si tratta di un argomento difficile ed attuale.

Il discorso di Lilith non è stato di certo dolce e bello ma, al contrario, d’impatto, dannatamente triste ed estremamente reale anche se la maggior parte delle persone seguono il filone di pensiero di Adam che potrebbe sembrare estremamente maschilista e per nulla empatico ma, in realtà, è come dovrebbe essere visto il matrimonio che è il coronamento dell’amore non per forza necessario ma ovviamente meraviglioso anche per chi è ateo e non l’annientamento dell’individualità della donna e della sua libertà, come, purtroppo, ha spiegato Lilith che, sfortunatamente, si è ritrovata per sua scelta ma con una speranza illusoria di essere potente al pari dell’uomo, a dover abbassare la testa e a servire ed essere proprietà di Lucifero, un essere crudele e spietato che l’ha illusa e ingannata con la certezza di diventare la sua regina quando, in realtà, era solo la sua schiava dominata e asservita a lui…almeno secondo il pensiero di Satana, probabilmente all’inizio è stato proprio così ma sappiamo quanto Lilith sia caparbia e potente e che la sua anima, il suo cuore e la sua mente non potranno mai essere controllate e gestite da un altro essere, figuriamoci da un altro uomo.

Mi sono davvero intristita nel vedere Lilith fragile e bisognosa di un contatto vero e reale e desiderosa di condividere qualcosa con quell’uomo che non è affatto come Lucifero o come Adamo che voleva anch’egli che si sottomettesse a lui e sono rimasta davvero incuriosita dalla decisione di dare il nome Adam al compagno di Mary Wardwell, donna scelta da Lilith per ritornare nel mondo, questo simbolismo è meravigliosamente d’effetto visto che questo Adam non è come quell’Adamo e non è come Lucifero che, terrorizzato dal poter perdere la propria schiava, ne rivendica il possesso e la obbliga a lasciare Adam che la distrae dai propri “compiti” anche se Lilith non lo lascia affatto e gli porge in dono un anello di protezione per far in modo che il Signore Oscuro non possa sapere cosa davvero succede e gli chiede di fissare una data per il matrimonio.

Vedere Lilith così umana e così desiderosa di una vita normale e tranquilla mi ha fatto tanta tenerezza, è la madre di tutti i demoni, regina indiscussa dell’Inferno, checchè se ne voglia dire nella pratica, è potente, oscura, furba, scaltra e ambiziosa ma, nonostante ciò, è dannatamente sensibile e umana.

 

Un ringraziamento speciale a Michelle Gomez che riesce a regalare ogni più minuscola e infinitesimale sfumatura alla sua Lilith e che è splendidamente nel personaggio in una maniera assolutamente perfetta tanto che certe volte mi incute davvero timore anche se mi affascina sempre troppo e mi attrae sempre come la luce con le falene.

Il parallelismo tra il discorso di Lilith ed il matrimonio tra Zelda e Padre Blackwood nasce se mettiamo a confronto le parole di Lilith con quelle di Blackwood sia nei principi da lui istituiti sia dalle parole utilizzate durante la celebrazione del matrimonio e mentre ha spiegato a Zelda che una sposa cammina sempre dietro al marito…se è questa l’idea di matrimonio non possiamo non dare ragione a Lilith, giusto? Beh…il matrimonio però non dovrebbe essere inteso in questi termini, non è lo sposo ad essere più importante nella coppia e la sposa non è la schiava da sottomettere e che deve solo obbedire e servire ma è uguale all’uomo, che sia ben chiaro.

Alla fine dell’episodio ho avuto precisamente la stessa espressione avuta da Sabrina ed Hilda mentre Zelda partiva con Blackwood alla volta della Necropoli Vaticana per accompagnare l’Anti-Papa nell’ultimo viaggio terreno per poi proseguire con la luna di miele ma, non temete, Zelda e Lilith hanno molto in comune e nessuna delle due può essere sottomessa.

Passando a Sabrina devo dire che si riconferma sempre la protagonista indiscussa di questo show che è un gioiellino davvero ben riuscito, la scena in cui Lilith con un glamour, credo, ha assunto le sembianze di Edward Spellman è stata sicuramente potente e d’impatto, soprattutto per Sabrina che non ha mai avuto la possibilità di vivere il proprio padre e anche per Nick che, comunque, considera Edward una specie di divinità da venerare, e la nostra bionda ha sicuramente retto alla perfezione il confronto, peccato solo che fosse finto.

Un’altra scena che ho sicuramente apprezzato è stata quella in cui Sabrina, insieme a Nick, si è finta Edward per cercare di mascherare Padre Blackwood che, oltre ad essere un uomo, uno stregone, un Sommo Sacerdote, un marito e un padre seriamente orribile ed indegno, si è rivelato anche essere un assassino manipolatore che non ha nemmeno il coraggio di sporcarsi le mani e ha utilizzato il famiglio di Ambrose per controllarlo ed usarlo come una marionetta.

Poi sentire Sabrina zittire tutti, non ammettere repliche esigendo di parlare di essere ascoltata perchè DOVEVA avere la possibilità di parlare e di essere ascoltata mi ha fatto salire l’hype a mille, incentivato ancor di più dal modo in Nick protegge sempre la sua Sabrina e non permette a nessuno di avvicinarsi a lei o di farle del male, trovate tutti un fidanzato del genere che crede in voi, vi sostiene e supporta e non permette a nessuno di sfiorarvi per farvi del male, vogliamo tutti un Nick, vero?!

 

 

 

 

L’ultimo argomento di questa recensione sarà Hilda nei panni di Damigella di Disonore che scaccia via il fantasma di Constance Blackwood per Zelda e uccide con il cianuro Shirley per proteggere la sorella che tanto ama.

Hilda sembra sempre la sorella più “scemotta”, quella non furba, non ambiziosa, non potente ma, in realtà, è una strega molto forte e in gamba, estremamente furba e ambiziosa e senza scrupoli, dettaglio che mi ha lasciata interdetta e alquanto colpita e impaurita ma ho apprezzato davvero l’aver inserito il discorso che ha fatto a Shirley perchè è una metafora della vita, non sottovalutate mai le persone che sembrano più fragili, più semplici e meno ambiziose…le gemme rare e quelle più preziose all’esterno sembrano solo pietre e invece…

Ci sono tanti piccoli particolari di cui vorrei occuparmi e spero di ricordarli tutti perchè mi dispiacerebbe perderne per strada anche solo uno…

…bonus:

  • Ciò che Nick dice a Sabrina, ciò che fa per lei ed il modo in cui la guarda, la tocca, la bacia, la venera e le lascia baci sulla fronte quando sente il bisogno di farla sentire protetta e di farle capire che l’ama davvero tanto…credo di avere gli occhi a cuore di nuovo. Sapere poi che Nick abbia lottato nell’oceano contro una piovra pur di recuperare il Manifesto (di cui dovrei assolutamente parlare e metterlo a confronto con quello di Blackwood ma questa recensione non può diventare ancor più prolissa di quanto già non è, spero che ciò che ho detto precedentemente vi abbia fornito una visione di ciò che penso in merito) per Sabrina rischiando di essere schiacciato dalla pressione dell’acqua e che sia prestato al piano alla Amleto per Sabrina mi fa sempre più desiderare di avere un Nick nella mia vita…
  • L’escamotage del quadro di Dorian Gray mi ha lasciato davvero stupita ma mi ha affascinata troppo, davvero davvero troppo e ha salvato Ambrose da morte certa, per un po’ ho desiderato che Ambrose e Dorian diventassero una coppia a tutti gli effetti perchè sono davvero meravigliosi insieme.

  • La reazione di Prudence e la sua voglia di avere una propria famiglia e di essere riconosciuta come sua figlia mi ha davvero fatto stringere il cuore e vedere che non avrebbe avuto alcuno scrupolo nell’uccidere quell’uomo perchè “se non posso essere una Blackwood neanche tu meriti di esserlo” mi ha fatto scintillare gli occhi di orgoglio ma mi ha fatto davvero paura perchè quella strega sarebbe davvero capace di qualsiasi cosa pur di ottenere quello che vuole, come il padre, solo che Prudence ha un cuore e ha delle sorelle non di sangue, okay, ma sicuramente più importanti di qualsiasi rapporto di sangue.

  • Ambrose rinchiuso in cella alla fine dell’episodio mi ha davvero fatta intristire, sapendo cosa succederà dopo, poi, sono ancora più devastata e arrabbiata ma siamo tutti consapevoli della forza e della lucidità dello stregone che è riuscito a non impazzire durante l’esilio, a smaterializzarsi prima di essere trucidato e che ha una famiglia che farebbe di tutto per lui, per tenerlo al sicuro e per salvarlo…Ambrose siamo tutti con te, davvero!
  • Ho amato davvero tanto Enoch anche se, purtroppo, è stato presente per troppo poco tempo ma avrei tanto voluto vedere qualche flashback con protagonista l’Anti-Papa ed Edward Spellman, vedere come si è posto con Sabrina e come l’abbia descritta come un essere puro mi ha fatto davvero pensare che avesse un rapporto davvero bello con Spellman Senior.

  • La rabbia di Shirley era motivata…Edward l’ha lasciata per Diana e non voleva permettere a nessuno Spellman di superarla…peccato che si sia inimicata le persone, ops, scusate, le streghe sbagliate.
  • Ambrose, per piacere, la prossima volta cerca di non interrompere Sabrina e Nick intenti a baciarsi sul letto…ah si, evita anche di farti controllare da un famiglio e di non uccidere nessun altro, grazie!

  • Mi manca Salem parlante…credo mi mancherà praticamente sempre e non smetterò mai di dirlo.

Voto all’episodio: 9, assolutamente splendido nella sua tragicità.

Alla prossima settimana, della recensione di giovedì se ne occuperà Giusy, un bacio grande e buona Pasquetta…mi raccomando, mangiate tanto e divertitevi.


Irene

 

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.