"Climax"
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Riverdale – Recensione 5×01 “Climax”

“Climax”, un concetto impercettibile in questo episodio di Riverdale che, purtroppo, mi ha leggermente fatto annoiare anche se non è stato proprio così sgradevole da guardare.

"Climax"

Bentornati lettori/lettrici del mio cuore, da tantissimi mesi aspettavamo il ritorno di Riverdale (e delle mie recensioni) e, finalmente, eccoci qua con un episodio che, sinceramente, non mi ha affatto convinta, proprio per nulla.

Ovviamente capisco che con la pandemia abbiano voluto, forse, accelerare i tempi e non allungare più di tanto il brodo ma credo che, per alcune questioni, ci sarebbe voluto un po’ più di tempo, non semplicemente pochi minuti.

Insomma, Veronica che trova la canzone che Archie ha scritto e cantato per Betty, che percepisce qualcosa di strano e che, ugualmente, decide di dedicarla al proprio fidanzato scoprendo poi la verità durante il ballo di fine liceo.

Siamo seri?

Abbiamo capito che Riverdale ha preso una piega trash molto ma molto accentuata però c’è un limite anche al trash e al drama da adolescenti.

"Climax"

Siamo abituati ai triangoli amorosi, agli sbagli che si commettono da adolescenti e che fanno parte della vita di ognuno di noi ma non credo sia giusto stereotipare sempre gli adolescenti e incasellarli definendoli una massa di persone che tradiscono amici e fidanzati, che per fare esperienza feriscono le persone che amano.

Non è giusto perchè per quanto sia “normale” sbagliare da giovani, non tutti compiono gli stessi errori e negli stessi ambiti, non tutti baciano il fidanzato della propria migliore amica, la fidanzata del proprio migliore amico e decidono di tacere per non rovinare tutto.

E forse sarebbe bello anche vedere una serie tv in cui non capitino queste cose ma tante altre, ormai ogni coppia sembra la ripetizione di un’altra coppia almeno per quanto riguarda il percorso e, alla fine, prima o poi, ci si annoia a rivedere sempre le stesse scene, le stesse dinamiche.

E non sto parlando solo di Veronica e Archie, di Jug e Betty ma anche di Toni e Cheryl.

Partiamo dal presupposto che questi primi episodi sono il continuo della scorsa stagione che è terminata prima quindi non mi sento di puntare il dito perchè ritengo opportuno aspettare il salto temporale per valutare davvero la qualità di questa quinta stagione.

Sappiamo che la quarta stagione non mi è molto piaciuta, ho continuato a seguirla sperando in un miglioramento definitivo che non c’è stato ma, insomma, per determinati sviluppi avevo deciso di dare una chance ulteriore alla serie.

Detto ciò, ritornando a Toni e Cheryl, a questo punto avrei preferito non vederle insieme al ballo e non vederle vincere il ruolo di “Reginette del Ballo” visto come poi è finita.

Le Choni vivono insieme da tantissimo tempo, sono una coppia stabile, hanno vissuto davvero molte difficoltà insormontabili, il più delle volte, che son stata sconfitte proprio perchè erano insieme e ora succede una cosa simile?

Ma la nonna di Toni, precisamente, dov’era quando la nipote era rinchiusa alla Fattoria? Dov’era mentre Toni viveva a casa di Cheryl?

Davvero tutta questa situazione creatasi in “Climax” sembra un fulmine a ciel sereno, senza motivazioni e senza senso.

Ciò che mi è piaciuto è stato il fatto che abbiano, finalmente, equiparato la relazione tra due donne con quella tra un uomo e una donna perchè la nonna di Toni non è omofoba, non si oppone all’amore della nipote nei confronti di una persona dello stesso sesso ma si oppone a quello verso una persona appartenente ad una famiglia che ha causato molto dolore alla propria.

"Climax"

Questo dettaglio non va sottovalutato perchè, normalmente, nelle serie tv, nei film, si tende a ricreare la situazione, fin troppo comune anche nella realtà, di famiglia omofoba contro figlia/figlio innamorato di una donna/di un uomo e invece, in questo caso, ci ritroviamo in una classica dinamica alla Giulietta e Romeo e ne son felice anche se son arrabbiata per la fine delle Choni.

Vedere Cheryl piangere mi ha fatto stringere il cuore, di certo non è una ragazza senza macchia visto tutte le cose brutte che ha vissuto e che ha fatto ma è sicuramente una ragazza fragile che è maturata molto e che ha bisogno di felicità e non di essere colpevolizzate anche per colpe non sue.

Non riesco a credere che Toni abbia scelto la nonna e non abbia lottato nemmeno un po’ per il proprio amore dopo quello che hanno passato e superato INSIEME e mi auguro si riesca a trovare un modo per farle vivere insieme di nuovo sempre se in futuro si ritroveranno di nuovo ad essere giuste l’una per l’altra.

Ritorno ora a a Veronica e Archie dicendo che, sinceramente, non ci si può lasciare così senza nemmeno chiarire più di tanto, evitando di dire a Betty e Jug qualcosa in merito, è giusto voler evitare drammi ma, cavolo, si tratta di una cosa seria, di una relazione seria e stabile e voi volete chiuderla così?

Capisco che dovevate farli lasciare per dare via libera al Barchie ma, cavolo, un po’ di coerenza e di rispetto per le coppie, sapete che sono contro il Barchie e non a causa del mio essere Bughead e sapete anche quanto non ami i Varchie ma, insomma, credo che ogni fine debba essere degna del percorso e del sentimento vissuto e così facendo sembra tutta una presa in giro.

Una presa in giro grande quanto la scelta di far dire a Veronica ed Archie “endgame” prima dello scatto/ricordo del ballo.

Are you kidding me?!

Per non parlare poi di quello che succederà ora che Hiram, durante la fine di “Climax”, ha scoperto che Archie ha tradito la figlia, ritorneremo indietro a quando voleva ucciderlo visto che sta riprendendo le energie e sta picchiando persone durante la notte come allenamento? Boh, io non so nemmeno cosa aspettarmi ma credo proprio che Archie sia in pericolo e che Hiram gli farà vivere davvero un incubo.

Seguendo questa scia, a questo punto, credo che anche i Bughead faranno una fine proprio brutta, intendo proprio per la modalità con cui si lasceranno anche se spero di noi visto che, per me, i Bughead e le Choni sono le vere e uniche coppie di Riverdale, quelle che avrebbero bisogno seriamente di essere endgame ma è giusto che entrambe si separino e vivano la propria vita per poi capire con chi condividere la propria vita e non per abitudine.

Non sopporto proprio sentire che i Bughead siano ormai un’abitudine perchè non è così, non stanno insieme per questo motivo ma è giusto che crescano anche personalmente seguendo la propria strada singolarmente ed è quello che mi auguro perchè so che se è amore vero tutto ritornerà e non si perderanno, se questo dovrà essere il loro destino, altrimenti so che saranno sempre presenti l’uno per l’altra.

E non sono d’accordo con Veronica sul non incasinare Jug e Betty, la ragazza ha bisogno di chiarire con la propria migliore amica e Betty deve essere chiara con Jughead sul bacio perchè è giusto che lui sappia.

Per quanto riguarda invece la questione de “Il Cineasta” io non so davvero cosa pensare, non capisco chi ci sia dietro, non capisco cosa vogliano, chi ci sia dietro, chi sia questo qualcuno dietro la camera che osservava Jug e Betty e quale sia lo scopo di tutto ciò.

Staremo a vedere.

Bellissima la scelta delle canzoni e degli abiti per il ballo e spero davvero che questa stagione possa riprendersi anche se non mi aspetto più niente di fenomenale da Riverdale, se avverrà davvero il “Climax” ne sarò contenta ma ne dubito fortemente.

Bonus:

"Climax"
  • Ma quanto abbiamo amato Jughead che tira un pugno al tizio che si è permesso di fare allusioni sulla sua Betty?! (Jug è sempre il mio ragazzo ideale, ricordiamolo)

Voto all’episodio: 7 e mezzo, “Climax”, forse titolo sbagliato per un episodio che, si spera, possa essere l’inizio di un “Climax” vero e proprio.

Sono contenta di aver ripreso a scrivere di Riverdale e questa recensione di “Climax” è solo un “Bentornato” per chi mi segue da tempo e un “Benvenuto” per chi ha scoperto il blog solo ora o da poco.

Grazie per aver letto e per esserci, un bacio grande e alla prossima recensione.

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.