Doctor Strange nel Multiverso della Follia - Recensione
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia – Recensione

Il 4 maggio scorso è stato rilasciato al cinema Doctor Strange nel Multiverso della Follia e noi siamo qui con la nostra recensione al riguardo! La recensione sarà divisa in due parti: la prima non conterrà alcuno spoiler, mentre nella seconda essi saranno presenti. Siete pronti? Cominciamo!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la recensione senza spoiler!

Comincio con il dire che sono andata a vedere questo film il primo giorno in cui è uscito, alle dieci del mattino, giusto per far capire quanto fossi emozionata. Avevo letto già qualche recensione della stampa internazionale al riguardo, ognuno di esse discordante con l’altra, ma in molte concordavano in questo: la scrittura non era soddisfacente. Dato che era stato detto lo stesso riguardo a Spider-Man: No Way Home, ho pensato di non dare loro molto peso, perché il film mi è piaciuto tantissimo, sebbene avesse dei difetti. Dopo la visione del film, ho però dovuto ricredermi: quanto potenziale sprecato… Ancora oggi, i fan si dividono sul giudizio finale. Ora voi penserete che sia perché c’erano troppe aspettative al riguardo e arrivava dopo un film per certi versi fan service come No Way Home, che però ha messo quasi tutti d’accordo, ma non è così. Il problema di questo film è che la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti. Per quanto mi abbia certamente coinvolta e intrattenuta, per quanto abbia apprezzato l’unione dell’horror – a tratti fin troppo presente – con un film di supereroi, ho trovato molti buchi di trama che non mi hanno reso scorrevole la visione della pellicola. No Way Home, perlomeno, seppure mancasse di coerenza, l’ho trovato coeso, mentre qui è stato il contrario. Mi spiego meglio: Strange aiuta Peter con un incantesimo che potenzialmente potrebbe alterare le leggi naturali, quando in Infinity War ed Endgame fa di tutto per rispettarle (notate bene: i miei due film preferiti, oltre i quali tutto il resto è grasso che cola per me); zia May dice a Peter di aiutare i cattivi quando alla fine se venissero eliminati in qualche modo non sarebbe accaduto tutto quel casino e lei non sarebbe neanche morta, solo perché a quel punto erano una sua responsabilità (anche se questo è in linea con il fatto che Peter è un giovane supereroe che vuole fare del bene). Dopodiché, però, tutto quello che succede scorre in modo corretto, connesso, in linea con la storia. In questo film, al contrario, tutti rimangono coerenti ai loro ideali, alla loro morale – corrotta o meno -, ma senza che vi siano davvero dei collegamenti fra un accadimento e l’altro.

Il film si basa su protagonista e antagonista: Strange (un grande Benedict Cumberbatch) e Wanda (una magistrale Elizabeth Olsen), o meglio, il villain, cioè Scarlet Witch, ormai corrotta fino al midollo dal Darkhold, fatto da non dimenticare, sebbene io l’abbia trovata un po’ troppo sopra le righe. Ho supportato Wanda, che ormai è uno dei miei personaggi preferiti dell’MCU, dall’inizio alla fine e ho compreso il suo dolore finché mi è stato possibile, ma qui ha davvero esagerato, fino al punto che se ora tornasse, dovrebbe scontare il male che ha commesso, un po’ come Loki. Tutto questo ha avuto luogo per darle il ruolo di cattiva per tutto il corso del film, quando per me non ce ne sarebbe stato davvero bisogno. Intanto, Strange viene approfondito (al contrario di Wanda, perché ci si aspetta che lo spettatore abbia visto Wandavision), perché comunque, anche se non sembra, è il suo film, ma non abbastanza. Questo aspetto purtroppo devo spiegarlo per forza nella seconda parte, ma qui dirò solo che hanno buttato degli aspetti qua e là senza rendergli giustizia, dando loro una chiusura molto amara alla fine e poco esaminata.

America Chavez (Xochitl Gomez) è stata introdotta per dare modo ai nuovi giovani Avenger di nascere con il prossimo Capitan America praticamente, ma ha poco senso di esistere in questa pellicola.

Vogliamo parlare poi dei cameo? Inutili. Non tanto a livello di apparizione, ma di utilità nei confronti della trama. Sono serviti solo a collegare altre storie a questa per il futuro. Se avete visto What If…?, da cui purtroppo hanno ripreso molte idee per questo film, potreste anche immaginare di chi io stia parlando.

Insomma, i veri fili della trama non si snodano in modo corretto dall’inizio alla fine, tanto che non vengono chiusi bene a livello di storia e rimane solo un senso di vuoto dato dal fatto che non sono state date le spiegazioni ai fatti più complessi. È stata messa troppa carne al fuoco senza scendere nei dettagli, dimenticandosi che in un film del genere forse sarebbero dovuti apparire dei personaggi che già conosciamo a spiegare tutto. Se volete, ne parliamo qui sotto, nella seconda parte, altrimenti vi ricordo solo di andare a vedere il film senza troppe aspettative al riguardo per non rimanerne delusi, godendovi un buon film Marvel senza troppe pretese. E guardate le due scene post credit!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la recensione con spoiler!

Benvenuti nella seconda parte della recensione di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in cui saranno presenti spoiler sul film. Qui mostrerò tutte le criticità che ho notato, le quali mi hanno fatta uscire dalla sala molto insoddisfatta. Il primo punto debole è che non sono apparsi né Spider-Man (a malapena citato), né Loki (l’incantesimo in No Way Home è fallito a causa sua, ma nessuno ancora lo sa), né tantomeno Visione (poco citato). Non parlo di Deadpool perché alla fine non sarebbe stato particolarmente rilevante qui dentro, ma si speculava anche su di lui, però fra tutti quelli che ho citato, ho trovato particolarmente strana la mancanza di Visione. L’amore della vita di Wanda, morto due volte, una ucciso da lei stessa, qui non è presente nemmeno in un universo alternativo? Davvero? Inaccettabile. Ci si focalizza solo sul rapporto fra Wanda e i suoi figli, senza concentrarsi sul fatto che il vero Visione è morto e che c’è Visione Bianco in giro per il mondo. Ciò non ha per niente senso, come non hanno senso molti altri aspetti del Multiverso, dato che non sono state fornite delle regole nei confronti di esso. Mi spiego meglio: se esistono infinite possibilità, perché Stephen e Christine non stanno insieme né nel nostro universo né tantomeno negli altri? Per tutto il film viene chiesto a Strange se sia felice e poi, quando alla fine riesce a capire che la sua felicità sarebbe stare vicino alla donna che ama (Ti amo in ogni universo mi ha fatta piangere anche l’acqua del battesimo), i due vengono separati (in tutti gli universi). Non capisco il senso di introdurre un personaggio così importante, interpretato da un’attrice del calibro di Rachel McAdams, per poi metterlo da parte in questo modo. Fra l’altro, Clea (Charlize Theron), che viene mostrata nella prima scena dopo i titoli di coda, potrebbe essere il nuovo interesse amoroso di Strange, in quanto nei fumetti, la nipote di Dormammu si sposa proprio con lui. Perché non potevo avere la mia coppia formata da un supereroe e una straordinaria donna senza poteri? Capite perché la coppia suprema rimane quella formata da Pepper e Tony?

A questo punto, mi chiedo anche se invece la sorella di Strange sia morta in tutti gli universi e come sia possibile ciò. Se questo è un turning point (“punto di svolta”) nella vita si Stephen per farlo diventare Doctor Strange, perché non viene spiegato? Com’è possibile che lei non sia viva da qualche altra parte? E perché viene buttata dentro per caso, senza che nel suo film venga spiegata meglio questa particolare vicenda? Io a questo punto ho molte domande, ma poche risposte.

Uno dei momenti migliori del film è stato però quello in cui Wanda si batte da sola, dato che ormai è troppo potente. O meglio, sono i suoi figli a farlo, nella scena commovente in cui loro si nascondono sulle scale di casa spaventati da lei. A questo punto, Scarlet Witch sparisce e torna a farsi viva Wanda, che con la sua morale ora intatta si sacrifica per distruggere il Darkhold, svanendo insieme a esso. Spero a questo punto che non sia però morta, perché non se lo merita (e non me lo merito nemmeno io).

Tirando le somme, vi starete chiedendo se questo film confusionario mi sia piaciuto o meno, a questo punto. La mia risposta è che in generale mi è piaciuto, soprattutto la seconda parte, ma avrebbero potuto fare molto meglio di così. E non vi nascondo che sono molto preoccupata per il futuro di Strange e Wanda, perché qui ho visto più la distruzione dei loro personaggi che la maturazione degli stessi.

Trailer di Doctor Strange 2

Qui potete rivedere il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, se volete:

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Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.