Donne che mettono in dubbio o confermano la nostra sessualità,  Rubriche

Donne in grado di mettere in dubbio o confermare la nostra sessualità #5


Dategli un computer in mano e lasciate che questa donna in grado di mettere in dubbio o confermare la vostra sessualità vi conquisti il cuore come è successo a me.
Fino ad oggi abbiamo parlato di meravigliose creature in grado di conquistare il mondo dal carattere duro e battagliero, oggi però voglio cambiare completamente registro e sottolineare che questa non è di certo una rubrica che parla delle badass nelle serie tv (anche se sarebbe divertente farla).
Quindi, come sicuramente potrà ricapitare, analizziamo stavolta un personaggio sensibile e dal cuore molto dolce.
Volete sapere di chi sto parlando?

CONTINUATE A LEGGERE!

NOMI MARKS – SENSE 8

Nomi Marks nasce a San Francisco nel corpo maschile di Michael, è una donna transgender lesbica e convive felicemente con la splendida fidanzata Amanita (che avrebbe sicuramente meritato a sua volta di far parte di questa rubrica).
Ha una dote molto spiccata che è quella dell’hackeraggio , infatti insieme al suo amico Bug riuscirebbe a violare qualunque sistema di sicurezza esistente sulla terra.
Questa amicizia è una delle prime cose che sento di voler approfondire perché è carica di emozioni e riesce a farvi capire fino in fondo lo splendore di questa donna.
Ne è un esempio il fatto che Nomi è stata arrestata per essersi presa la responsabilità dell’hackeraggio di Bug in una rete del pentagono durante la guerra in Iraq.
Di famiglia ricca e potente, la nostra ragazza sapeva di potersela cavare con poco a differenza del suo amico che avrebbe rischiato una pena detentiva gravissima.

Bug è sicuramente un personaggio meraviglioso e la sua reazione alla vista di Nomi che lui conosceva come Mike è stata davvero esilarante.
Era visibilmente traumatizzato dalla sorpresa ma il sorriso sulle sue labbra e l’abbraccio stretto ci hanno fatto capire la riconoscenza che ha verso lei.
Nomi si fida ciecamente del suo vecchio caro amico e infatti, nonostante questo spesso faccia il burlone, la ragazza decide di rivelargli il suo segreto riguardante i sense 8.
Seppur le parole di Nomi siano state completamente folli, Bug non ha esitato un solo istante nel crederle e questa fiducia reciproca è davvero qualcosa di MERAVIGLIOSO.

Vuoi o non vuoi, per parlare di Nomi devi interpellare Amanita, un angelo sceso dal cielo che fin dal primissimo episodio della serie ci ha fatto capire quanto è grande l’amore che prova per la ragazza.
Al primo gay pride di Nomi infatti, Amanita ha introdotto ai suoi amici la fidanzata, ma con una di questi le cose non sono filate lisce, anzi, sono volate parole piuttosto dure nei confronti di Nomi.
Come un bulldog addestrato a mordere al segnale di attacco, Amanita si schiera dalla parte della sua fidanzata e il modo in cui ha lottato per il rispetto di Nomi, ha fatto emozionare l’informatica che è dovuta appartarsi per far scendere qualche lacrima.
Non sarà certo una guerriera o una donna dalla risposta pronta e impertinente ma non lasciarsi scalfire dagli insulti e piangere di felicità perché la fidanzata ha preso le sue difese a parer mio è decisamente uno dei tanti motivi che giustifica la presenza di Nomi in questa rubrica.

Gli sbagli a cui ancora penso, gli sbagli di cui mi pento sono solo quelli che ho commesso per paura.
Per lungo tempo ho avuto paura di essere quella che sono perché i miei genitori mi avevano convinta che c’è qualcosa di sbagliato in me, qualcosa di offensivo, qualcosa da evitare, forse anche da compatire.
Qualcosa che non si deve amare.

Mia madre è una fan di San Tommaso D’Aquino lei considera l’orgoglio un brutto vizio e di tutti i vizi che può avere l’essere umano per San Tommaso l’orgoglio era il re dei sette vizi capitali, lo considerava il sommo vizio che in un battito d’ali poteva trasformare chiunque in un peccatore, ma l’odio non è presente su quella lista e nemmeno la vergogna.

Avevo para di questa parata perché desideravo tanto poterne far parte, così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura per marciare e per quelli che non possono farlo per le persone che vivono come ho vissuto io.
Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta ma anche un noi, e noi marciamo con orgoglio.
VAI A FANCULO SAN TOMMASO!

Le parole che leggete sopra sono tratte dal secondo episodio della prima stagione e, nonostante abbia trascritto un discorso piuttosto lungo, non ho voluto di proposito tralasciare una singola parola.

Come avete capito dal discorso, Nomi non ha un bel rapporto con i suoi genitori, in particolare con sua madre, Janet Marks, una vera e propria arpia che rifiuta in tutti modi la trasformazione della figlia, continuando a chiamarla Michael ed escludendo in ogni modo possibile Amanita.
Anche la figura paterna non è delle migliori, infatti Lawrence Marks ha segnato visibilmente l’infanzia della nostra ragazza cercando di costringerla a cambiare orientamento sessuale iscrivendola ad un corso di nuoto.
Il piccolo Micheal è stato sottoposto a maltrattamenti mentali ma anche fisici, alcuni dei quali porta ancora sulla sua pelle.
Negli spogliatoi del corso di nuoto infatti alcuni ragazzi hanno costretto il piccolo Michael a restare sotto una doccia bollente che gli ha procurato ustioni di secondo grado su tutto il corpo, ma se esiste un lato positivo in questa storia sarebbe questo: in quello spogliatoio, il ragazzo ha preso la decisione di diventare la donna che conosciamo oggi, ovvero Nomi Marks.

1×09:
That locker room might’ve made my father the man he is… but it also made the woman that I am.

Quello spogliatoio avrà anche reso mio padre l’uomo che è… ma ha anche reso me la donna che sono.

Riuscire a pronunciare queste parole quando si è passato quell’inferno non può non essere considerato un segno di grandezza, ogni singola parola che esce dalla bocca di questa donna è un vero e proprio insegnamento di vita.
Sa prendere il meglio dal peggio e questa è un’altra grande ragione che giustifica perché Nomi è una donna in grado di mettere in dubbio o confermare la nostra sessualità.

Ma se fino ad ora abbiamo bersagliato Mr. Marks, è arrivato anche il momento di spezzare una lancia a suo favore, perché è vero che non ha mai accettato il cambiamento fisico della figlia ma, a differenza di sua moglie, nella seconda stagione e precisamente nell’episodio 2×09, si ricorda che la donna di fronte a lui è sempre la medesima persona che ha cresciuto.
Una delle scene più emozionanti di Sense 8 si svolge al matrimonio di Tygan, sorella di Nomi, quando un poliziotto irrompe nel bel mezzo della cerimonia e cerca di trascinare via la povera ragazza ma Lawrence la difende e per la prima volta la chiama sua FIGLIA.
Come potete immaginare, Nomi che è una donna dalla lacrima facile e l’animo sensibile ha aperto i suoi condotti lacrimali neanche fosse la fontana di Trevi e come lei anche tutti noi, non solo per come finalmente il padre della ragazza abbia preso una decisione giusta ma anche per tutta la confusione che ha creato Amanita per salvare la sua fidanzata.

Tutti amano o hanno imparato ad amare Nomi Marks, l’unico essere umano a non capire la meraviglia di questa donna è la sua stessa madre.
L’unica cosa che Janet ha saputo fare durante l’infanzia di quello che era Michael è stato distruggere emotivamente suo figlio perché non le somigliava, arrivando addirittura a fargli sentire un grande vuoto in se stesso.
Dalla frustrazione il piccolo cercava di distruggere anche sua sorella per farle capire come si sentiva e per sentirsi a sua volta meno solo.
Più volte Janet ha rischiato di dividere le due sorelle ma fortunatamente, per qualche strana ragione, le due hanno un rapporto straordinariamente bello.

Sempre nell’episodio 2×09, quando si svolge la festa di fidanzamento tra Tygan e quello che era il suo futuro sposo, Nomi racchiude in un altro splendido discorso il 90% del suo carattere e della sua meravigliosa persona.
Nonostante la madre non voleva neanche lasciarla parlare perché riteneva che avrebbe attirato l’attenzione troppo su se stessa e sulla “trasformazione”, Nomi decide di salire sul palco e fare un discorso da fiumi lacrime.
La fantastica protagonista di questa rubrica parla di come per tanti anni abbia voluto essere come Tygan, sia fisicamente che caratterialmente, sottolinea come la madre abbia creato in lei questo complesso di inferiorità ma soprattutto Nomi racconta un meraviglioso aneddoto avvenuto prima della sua trasformazione:
La nostra ragazza pur di esprimere a pieno se stessa aveva falsificato la firma di sua madre per il consenso all’operazione, ma Tygan scoprì tutto e ci fu una violenta lite tra le due sorelle.
La notte prima dell’operazione Nomi era terrorizzata dal fatto che sua sorella potesse riferire tutto ai genitori ed impedirle di esprimersi ma sorprendentemente non venne nessuno.
Quando Nomi si sveglio come tale, Tygan le teneva la mano e con un cupcake le cantava tanti auguri.
Inutile dirvi che questa è un’altra scena che ci mostra il coraggio di Nomi nel salire su quel palco e affrontare tutti quegli sguardi, inutile dirvi che il rapporto tra le due sorelle è per qualche strana ragione profondo e sincero ed è inutile dirvi che Nomi è una donna che senza il minimo dubbio mettete in dubbio o conferma la nostra sessualità.

Insomma, cari  ragazzi e ragazze, spero di essere riuscita a spiegarvi le mie ragioni nel voler inserire Nomi Marks all’interno di questa rubrica, ma se avete visto i video che vi ho allegato sopra, sono certa di aver raggiunto il mio obiettivo.
La mia missione qui è finita ma nel prossimo appuntamento ci sarà un’altra donna meravigliosa di cui parlare, quindi non perdetevela!

 

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!