Élite 3 - Recensione
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Élite 3 – Recensione

Ciao a tutti! Eccoci qua con la recensione finale di Élite 3. Noi siamo Erica e Miriana e abbiamo scritto insieme la recensione di Élite 3 che ora vi cimenterete a leggere. Non neghiamo che mettere insieme due cervelli per assemblare al meglio questa recensione non è stato affatto facile, ma almeno ci siamo sforzate e ci abbiamo provato!

Per quanto riguarda la stagione, dobbiamo dire che in generale è piaciuta molto ad entrambe: ci siamo commosse, ci siamo arrabbiate, abbiamo gioito e abbiamo urlato. Sebbene ci sia dispiaciuto che un ragazzo così giovane sia morto, siamo sollevate nel sapere che il personaggio di Polo sia finalmente fuori dai giochi.

Procederemo a questa recensione di Élite 3 suddividendola per personaggi: Miriana si è occupata di Rebe, Samu, Ander, Valerio e Cayetana, mentre Erica di Lu, Nadia, Omar, Carla, Polo e Guzmán.Ovviamente, anche se è superfluo dirlo, vi ricordo che in questa recensione ci saranno spoiler di Élite 3, quindi se non volete rovinarvi la sorpresa, vi invitiamo a tornare a leggerla in seguito.Qui sotto potete trovare subito il collegamento ai personaggi che vi interessano:

Ora non perdiamoci in altre chiacchiere e iniziamo subito col parlare di Rebe e Samu!

Élite 3 – Recensione

REBE E SAMU

Allora, parto dal presupposto che ho amato il personaggio di Rebe sin dalla seconda stagione, dal primo sguardo. Mi è piaciuto subito il suo modo di fare e poi, non per dire, ma è bellissima.

Riprendendo da dove l’abbiamo lasciata la scorsa stagione, già dai primi episodi abbiamo visto che la ragazza è ancora cotta persa di Samuel (personaggio abbastanza discusso).

Durante il corso della stagione, Rebe rimane molto toccata da tutte le situazioni che le accadono e che colpiscono sia lei sia i suoi compagni: è stata la prima, infatti, a sapere della malattia di Ander e a stargli accanto sin dall’inizio (bambini miei).

E se nel primissimo episodio prova ad evitare i sentimenti tentando una fuga hot con Valerio – scene per le quali ho urlato -, Rebe decide di fare il grande passo, spinta anche dalla notizia di Ander ed evitare di sprecare tempo prezioso:

bacia Samuel.

Lui ricambia.

Fino a qui tutto bene, se non fosse che Samu ha ricambiato il bacio e deciso di mettersi con lei solamente perché la Marchesa non lo guardava più.

Da quel momento in poi, la mia piccola bambina ha iniziato un percorso travagliato durante il quale ha praticamente solo sofferto. Dobbiamo dire che sin da quando scopre della malattia di Ander non ha passato momenti bellissimi, eh.

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Tra le varie complicazioni della relazione con Samu, come ad esempio il fatto che lui continuasse a sparire e ignorarla, ora ci si mettono anche i problemi con la polizia (causati proprio dal ragazzo) che fanno finire la madre della Narco Barbie dietro le sbarre.

Anche se la decisione presa da Samu è stata difficile e l’ha fatto per salvare la sua famiglia, sicuramente ha commesso un gravissimo errore, mettendo in difficoltà la mia Rebe e infine farla arrivare a spacciare pur di vivere, nonostante avesse capito che questa vita non facesse per lei.

Ricollegandomi a Samu, dico subito che non mi è piaciuto per niente in questa stagione, prima di tutto perché ha trattato malissimo la mia bambina.

Non l’ha mai amata e non voleva manco starci insieme, l’ha fatto solo perché non sapeva cos’altro fare. Non ha nemmeno mai chiesto scusa a Rebe per quello che le ha causato, tanto che quando lei l’ha scoperto – scena epica -, lui il giorno dopo era già appresso a Carla.

Schifo.

Devo anche dire, però, che i due mi piacevano molto insieme nella scorsa stagione e speravo in un happy ending per loro, ma ovviamente mai una gioia.

Ma non perdiamoci troppo e andiamo avanti con:

CARLA

Élite 3 - RecensioneChe vi posso dire? Carla è diventata in poco tempo il mio personaggio preferito dopo Lu, perché è cresciuta dalla prima stagione. Quello che mi è piaciuto di più è che non è cambiata per via del semplice fatto che si è innamorata di Samuel, ma solo perché ha lasciato che lui l’aiutasse a far risorgere la parte migliore di sé direttamente dall’interno. È stato orribile doverla vedere sacrificare se stessa per la sua famiglia, Samuel e la sua felicità compresi, ma ha sempre saputo dove virasse la bussola e ha cercato di seguirla finché ha potuto, cioè il momento in cui ha scelto erroneamente di drogarsi perché non voleva crollare. Quando però si è accorta dell’errore e del raggiro che stava subendo dalla propria famiglia e da un fidanzato che le voleva bene, ma nel modo sbagliato, è tornata indietro. Quello che più mi ha colpita è il fatto che abbia lasciato andare Samuel alla fine per non fargli del male e questo è probabilmente il gesto più grande che si possa fare per le persone che amiamo (ma sospetto che in qualche modo torneranno insieme, perché lei ha lasciato la porta aperta per lui). Apro qui una piccola parentesi per Carla e Lu: nella prima stagione non mi piacevano, perché erano troppo viziate e cattive, ma abbiamo potuto vederle crescere e non sono rimaste le solite macchiette sullo sfondo che cambiano per via dell’interesse amoroso di turno o che rimangono piatte e questo denota un buon livello di sceneggiatura – anche se, c’è da dire che non tutti i personaggi ne hanno goduto in questa personaggio, come ad esempio Omar, di cui parlerò adesso.

OMAR

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Non si può evitare di parlare di Omar se non in funzione di Ander e vale anche il contrario ovviamente, ma vorrei cercare di non focalizzarmi solo sulla loro coppia. Omar è un personaggio in cui probabilmente possono rivedersi tutti gli adolescenti che non vengono accettati dai loro familiari o amici e ha sempre mostrato di soffrirne, in tutta la serie, ma ha anche dimostrato una grande forza nel cercare di tenere insieme i pezzi, di andare comunque nella direzione che secondo il suo cuore era giusta e d’essere se stesso (in particolare, nella seconda stagione). Qui è stato per almeno la metà della stagione il fidanzato esemplare, ma poi è stato rovinato, affibbiandogli una storia d’amore in cui non sarebbe dovuto cadere dato che amava tanto Ander e che il fidanzato si era scusato con lui per il modo in cui si era comportato – e voglio anche spezzare una lancia in favore di un personaggio che mi è piaciuto solo in questa stagione, ossia Ander, che ha cercato di cavarsela come poteva con il fardello di una malattia grave come quella della leucemia. Alla fine, Omar ha però capito che il suo posto era in Spagna con Ander e lì è rimasto, supportandolo. 

Il momento migliore è stato per me quello in cui il padre gli ha detto in aeroporto che gli dispiaceva per il suo “amico”, perché ha cercato di fargli capire che ora riesce ad accettarlo di più ed è quello che spero capiti a tutti quelli che hanno trovato in Omar un modello positivo per poter essere se stessi e sperare di non doversi mai – o mai più – nascondere con i loro cari. 

ANDER

Da dove iniziare?

Innanzitutto, già nel finale della seconda stagione sapevo che sarebbe successo qualcosa di brutto a questo dolce cuoricino.

Infatti hanno fatto scoppiare la bomba già nel primo episodio ed ecco che è subito cancro.

La terribile notizia sconvolge tutti, anche chi si era ripromesso di non avere più a che fare con lui (vedi Guzmán). Da quando ha saputo della malattia, Ander ha fatto di tutto per isolarsi, allontanando anche il suo amato Omar, fino ad inventare di avere una relazione dopo aver scoperto della sua scappatella.

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Pur soffrendo per la decisione presa, ha cercato di rendere libero e felice l’amore della sua vita e ha anche messo da parte il rancore verso Polo per tornare, per quanto possibile, alla loro vecchia amicizia.

Così facendo, però, è arrivato a perdere Guzmán, che l’ha perdonato solamente quando ha scoperto che voleva punirsi non continuando la chemioterapia.

Solo lacrime.

Nonostante questo grande dolore, tutto è bene quel che finisce bene.

ANDER È LIBERO DAL CANCRO.

Continuiamo!

VALERIO

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PICCOLO.

Ho amato anche lui sin dal primo momento e shipperò fino alla fine dei miei giorni lui e Lu.

E, a proposito di questo, ci sono rimasta veramente male per il fatto che loro due non si siano messi insieme alla fine, dopo la dichiarazione di Lu pensavo che sarebbe successo qualcosa e invece sono rimasta con l’amaro in bocca.

Tornando a noi, in questa stagione abbiamo approfondito la vita di Valerio e la sua dipendenza dalla droga. L’abbiamo visto perdere tutto e vivere nella sua macchina per giorni, fino a vederlo come coinquilino di Samu (anche se la convivenza non è durata a lungo).

E perché? Perché Samu vede Val spacciare a Carla e qui va su tutte le furie.

Era così disperato ed in cerca di droghe da arrivare a sottomettersi alla mamma di Rebe, anche se per fortuna lei ha fatto quel gesto per fargli capire quanto in basso fosse arrivato.

Tutto questo è servito, perché alla fine ha smesso con la droga per percorrere una via più sana con le cantine di Carla!

Mi sto dimenticando di qualcosa?

BE’ DIREI DI SI, CHI SI PUÒ DIMENTICARE DEL THREESOME CON CAYETANA E POLO?!

Io sicuramente no e possiamo anche dire che questa relazione gli ha migliorato la vita… e la carriera scolastica!

LU

Élite 3 - RecensioneLu è diventata, nel giro di un paio di stagioni, il mio personaggio preferito. Abbiamo potuto vedere, secondo me, un vero personaggio a tutto tondo che ha cambiato atteggiamento dopo aver capito che non ha bisogno di nessuno per realizzare i propri sogni e che solitudine non è sinonimo di debolezza. Il momento migliore è stato quello in cui ha rinunciato alla compagnia di un ragazzo che per lei ha sempre significato molto alla festa e a Valerio, che è stato per tanto tempo un amore tormentato ma sempre desiderato. 

Inoltre, in questa stagione è diventata amica di Nadia – avvenimento che non avrei mai pensato potesse accadere -, perdonandola per ciò che ha fatto perché alla fine hanno fatto ammenda entrambe per i loro errori passati e ha ammesso di ammirarla per la sua bravura nello studio. Ecco, io credo che Lu sia stata un esempio del fatto che, quando vogliono, le persone possono veramente cambiare

NADIA

Nadia è sempre stato un personaggio che ho ammirato per la rettitudine, lo ammetto. Anche se le hanno scalfito l’orgoglio in ogni modo e hanno cercato di farla crollare, lei è sempre stata fedele a se stessa, tanto che avrebbe sacrificato persino il ragazzo di cui era tanto innamorata, se avesse dovuto. Si è dimostrata essere astuta, generosa, gentile, passionale, ma il suo carattere penso sia stato ampiamente esplorato nella seconda stagione, tanto che in questa ha avuto un vero ruolo più che altro come rivale e successivamente amica di Lu.

La faccenda di quella specie di matrimonio combinato non la prendo nemmeno in considerazione, perché ha solo voluto sottolineare di nuovo il radicalismo che esiste ancora in alcune famiglie e il fatto che ci doveva essere qualche turbolenza nella sua relazione con Guzmán, nonché fra il suo nuovo ragazzo e gli Omander.  

GUZMÁN

Un altro che ha fatto passi da gigante è sicuramente lui, Guzmán. Siamo passati da un ragazzo viziato che aveva occhi solo per Lu, ad uno che ha scardinato ogni suo credo pur di far studiare la ragazza che amava. Ho adorato ogni sua singola dichiarazione a Nadia e il fatto che il loro bacio tanto anelato sia da loro due che da noi sia stato oggetto di comicità alla fine, come se avessero cercato di sviarlo apposta per tenerci sulle spine.

Ad ogni modo, ho anche apprezzato il fatto che abbia cercato dall’inizio alla fine di far confessare Polo, dimostrando che ha davvero voluto bene a Marina e che ha sempre creduto a Samuel. A volte mi ha un po’ infastidita questo suo volersi sempre inserire a forza nella vita degli altri, ma ha sempre dimostrato che lo faceva per un forte sentimento d’amicizia (vedi con Ander). 

Inoltre, il momento migliore è stato sicuramente quello in cui ha perdonato Polo in punto di morte: dopo tutto quello che aveva fatto, non sarebbe stato facile, ma lui ha voluto concedergli un atto di gentilezza prima che se ne andasse e non è qualcosa di scontato, a mio parere. 

CAYETANA

Non ho mai apprezzato questo personaggio, se non per varie scene sparse qua e là.

Non è mai stata innamorata di Polo, ma era innamorata di quello che lui poteva offrirle. Se le cose tra lei e lui prima non funzionavano, con l’arrivo di Valerio bisogna ammettere che sono migliorate notevolmente, perché, come anche ammesso da lei, Valerio era il loro collante.

L’unica cosa positiva del personaggio di Cayetana è stato il fatto che ha deciso di proteggere e coprire Lu, nonostante stesse soffrendo.

Il suo addio a Polo è stato straziante, ma il gesto andava fatto.

Per quanto riguarda il finale… si sa che la mela non cade mai tanto lontana dall’albero.

POLO

Non crediate che sia facile parlare di Polo. Il suo personaggio è stato sicuramente uno dei più complessi, perché dall’inizio alla fine ha fatto sorgere in me sentimenti contrastanti, a parte il disprezzo, perché non mi è mai piaciuto. È stato un ragazzo pieno di problemi, che ha ucciso Marina alla fine della prima stagione di Élite in maniera più o meno intenzionale ma sicuramente non premeditata, che è stato perseguito da questo errore, che avrebbe voluto solo essere normale e spendere il proprio tempo con i suoi amici e che, alla fine di tutto, avrebbe solo voluto costituirsi per fare ammenda con tutti, ma è morto troppo presto per farlo.

Élite 3 – Recensione, conclusioni 

Insomma, per quanto potessimo odiarli un po’ tutti, era pur sempre troppo giovane per morire e avrebbe dovuto pagare la propria pena in un carcere. Perlomeno, è stata una delle poche persone a rendersi conto d’aver sbagliato e si è scusato per questo. 

In conclusione, noi abbiamo davvero amato questa stagione e sicuramente la prima impressione su Élite, cioè che sia una serie fin troppo leggera, è risultata sbagliata, sebbene non si possa dire che sia un capolavoro per via di alcune debolezze a livello di trama.

Speriamo che la nostra recensione di Élite 3 vi sia piaciuta! Fatecelo sapere in un commento qui sotto o sulla nostra pagina Facebook!

Erica & Miriana

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Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.