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Eliza Dushku ha rivelato di essere stata molestata a 12 anni da Joel Kramer


Eliza Dushku, l’attrice che ha interpretato Faith in Buffy the Vampire Slayer, ha condiviso un post sul suo profilo Facebook in cui ha raccontato una storia a dir poco agghiacciante riguardo alla sua adolescenza. A quei tempi, infatti, è stata vittima di abusi sessuali da parte di Joel Kramer, lo stunt coordinator che si occupò di lei sul set di True Lies:

Da allora mi sono sempre tormentata su quando avrei parlato di tutto questo, ammesso che lo avrei fatto. Ne parlai con i miei genitori, due amici adulti e uno dei miei fratelli più grandi. Nessuno di loro sembrava pronto a confrontarsi con un tabù di questo tipo, e neanche io lo ero.

Per questo motivo Eliza ha ringraziato tutti coloro che negli ultimi mesi si sono fatti avanti e hanno condiviso pubblicamente le loro esperienze. Questo le ha dato il coraggio di raccontare anche la sua storia: tenerla dentro era “troppo sfiancante”.

L’attrice ha spiegato che, a distanza di 25 anni, ricorda chiaramente di come Kramer riuscì ad invitarla nel suo hotel dicendo ai suoi genitori che avrebbero trascorso una giornata insieme tra nuotate in piscina e sushi. E invece Eliza si ritrovò sul letto della stanza di Kramer – dopo che questi si era preoccupato di chiudere le tende alle finestre – e mentre lei guardava un film, lui tornò dal bagno nudo, con un asciugamano che gli copriva la zona pubica.

Indossavo un paio di shorts di denim bianchi, erano i miei preferiti e per fortuna erano ben allacciati. Lui si sdraiò su di me e mi avvolse letteralmente con il suo corpo enorme, e si strofinò su di me e sul mio corpo catatonico. Mentre si sfregava più forte e più veloce disse: “Non ti addormenterai su di me ora, dolcezza”. Quando ebbe “finito”, mi suggerì: “Penso che dovresti stare attenta [a non dire a nessuno quello che era successo]. Io avevo dodici anni, lui 36.

Subito dopo Kramer salì con lei su un taxi per accompagnarla a casa e la fece sedere sulle sue gambe. Eliza, ancora sconvolta, ha incrociato lo sguardo del tassista e non l’ha più lasciato. In seguito a questo episodio tutto è cambiato sul set, e quando l’attrice si è confidata con una sua amica adulta, questa si è recata subito lì per affrontarlo. Quello stesso giorno Eliza fu vittima di un incidente a causa di uno stunt andato a male, e sottolinea che non fu una coincidenza. Kramer era responsabile della sua sicurezza, la sua vita era letteralmente nelle sue mani.

Avrebbe dovuto proteggermi, ma in realtà abusava di me. Avevo 12 anni, lui 36. Era incomprensibile. Perché nessun adulto sul set ha trovato le sue avances strane? Mi diede anche il soprannome “Jailbait” e mi chiava così in un modo schifoso per flirtare anche davanti ad altri. Al tempo mi ricordo di aver chiesto ad uno dei miei fratelli maggiori cosa volesse dire.

“Jailbait” è un termine che indica una giovane donna sexy e provocante che non ha ancora l’età del consenso per avere rapporti sessuali. Kramer chiamava Eliza in questo modo davanti ad altre persone, e nessuno si è mai accorto di nulla.

Perché parlare ora? Questa è la risposta di Eliza Dushku

Purtroppo ci saranno sempre persone che, dopo aver sentito questo tipo di storia, l’unica cosa che sono in grado di fare è chiedere: “Perché parlare ora?”. I motivi possono essere diversi, e di certo non sono la cosa più importante. Eliza ha parlato anche di questo però, spiegando cosa l’ha spinta a raccontare la sua terribile esperienza adesso:

Ho imparato le terribili dinamiche di potere che ci sono tra “subordinati” e persone in potere e quanto sia difficile per qualcuno farsi valere. Ma io ero una bambina. Negli anni sono stata parecchio in difficoltà quando mi chiedevo come la mia vita sarebbe stata diversa se qualcuno, qualsiasi adulto che avesse visto i suoi modi malati, avesse parlato prima che lui mi portasse a quella camera d’hotel. […] Qualche settimana fa su internet ho trovato una foto di Joel Kramer che abbraccia una ragazzina. Un’immagine che continua a tormentarmi da allora. Non posso più tenere nascosto quello che è successo.

Per concludere, Eliza ha parlato di Hollywood e di come sia stato buono con lei in molti modi, tuttavia ha aggiunto che ha anche fallito nel proteggerla. Si è poi rivolta ai fan, dicendo che anche loro hanno contribuito ad ispirarla:

Nel corso degli anni tanti fan coraggiosi mi hanno ringraziato perché i personaggi che ho interpretato in qualche modo hanno dato loro la forza per opporsi a chi abusava di loro. Adesso siete voi a darmi forza. Spero che denunciare i propri abusi possa aiutare altre vittime e proteggere altre persone in futuro. […]
Condividere queste parole, fare finalmente il nome del mio molestatore in modo pubblico, porta all’inizio di una nuova calma.

Pochi minuti dopo che il post è stato condiviso sui social, qualcuno ha manomesso la biografia sulla scheda IMDB di Kramer e ha scritto “abusi” sotto la voce “caratteristica principale”.

Lo stunt, ovviamente, ha negato tutto.

Martina

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