Emily in Paris 4 recensione: una stagione che non decolla mai

Eccoci qua, finalmente torniamo a bomba con le recensioni di Emily in Paris 4: stavolta parleremo degli episodi 7, 8 e 9. Anticipo già che la mia recensione di questa quarta stagione sarà ricca di delusione, perché le mie aspettative, alte per via di un bellissimo trailer, sono state purtroppo disattese.

Emily in Paris 4: recensioni degli episodi 7, 8 e 9

Se non posso avere Alfie, almeno datemi Marcello!

Dove eravamo rimasti? Alla fine del sesto episodio, avevamo lasciato Emily da sola a Parigi, che incontrava un Alfie felicemente fidanzato con una nuova ragazza che non abbiamo nemmeno visto. Questo escamotage è servito secondo me solo a dare il contentino ai fan del suo personaggio, come me, ma senza un vero motivo (anche perché a questo punto sarebbe stato meglio se la sua parabola si fosse chiusa con la fine della relazione con Emily nel secondo episodio). Il suo personaggio ricompare infatti negli ultimi episodi solo una volta per farci ricordare che esiste e nulla più. Fosse stato per me, lui sarebbe dovuto finire con Emily e basta, invece si vede che l’idea generale degli sceneggiatori (alimentata dalla maggior parte dei fan ai tempi dell’uscita della terza stagione) è quella di far fidanzare Emily e Gabriel alla fine della serie. Ciò che mi chiedo è però cosa succederà adesso, dato che i fan (me compresa) stanno preferendo Marcello a Gabriel, dato che quest’ultimo è sembrato più una macchietta che un personaggio a tutto tondo in questa nuova stagione. Parlando di Marcello, devo dire che lui ha veramente salvato la stagione, perché la parte più interessante è stata la permanenza di Emily a Roma con lui. La loro breve relazione è stata una ventata di aria fresca e per quanto fosse ricca di cliché (niente di nuovo, noi amiamo questa serie proprio per questo), mi ha divertita molto.

Camille, Mindy e Sylvie sono i personaggi che a mio parere sono stati trattati peggio, anche più di Emily, a livello di scrittura. Sottolineo ancora una volta che sono una grande fan di Emily in Paris, quindi mi dispiace molto scrivere una recensione spietata di questa stagione, ma purtroppo ha deluso le mie più grandi aspettative. Partiamo dal personaggio di Camille: ha deciso inaspettatamente di diventare madre da sola. La sua decisione porterà a farla sparire dalla serie a mio parere, anche perché già qui l’abbiamo vista a malapena e il suo arco narrativo di persona antipatica si è concluso ormai. Inizialmente mi piaceva la sua amicizia con le altre due ragazze, ma il suo personaggio è stato rovinato dalla gelosia e dall’indecisione, soprattutto amorosa, che is vede in effetti qui. Non abbiamo capito il motivo per cui abbia scelto di diventare madre da sola, perché abbia lasciato perdere l’idea di stare con Gabriel o i sentimenti che provava per Sofia, né la chiacchierata importante con il prete. Praticamente lo sviluppo del suo personaggio è accaduto fuori scena ma, anche se capisco che mezz’ora a episodio sia poco per raccontare le vite di tutti i personaggi, mi sembra poco consono affibbiare delle trame importanti (e attuali) a dei personaggi, senza però portarle a termine. L’altra parte del trio, togliendo ovviamente Emily, è Mindy: innanzitutto, la sua amicizia con Emily esiste solo quando hanno bisogno di uscire a prendere un gelato vestite in maniera altamente inadeguata, per quanto mi piacciano sempre i costumi della serie. Per il resto, sono mancate delle chiacchierate profonde fra le due come nella prima stagione che qui sarebbero servite benissimo, a mio avviso. Inoltre, per quanto appoggi le sue idee di libertà e fiducia, è stata la prima a rivelarsi contraddittoria con il suo partner, quando lui le ha chiesto aiuto. Questo la rende un po’ un’ipocrita, secondo me. La mia previsione è che tornerà con il suo ex a breve, ma mi fa piacere, perché lui mi piaceva molto e la rendeva più umile. Sylvie, invece? Ha fatto ingelosire il marito dopo aver saputo, da un personaggio che chiaramente voleva solo creare un po’ di zizzania (Genevieve) – malamente, aggiungerei -, che Laurent aveva anche altre donne, si è gettata immediatamente nelle braccia di qualcun altro e ha rovinato la vacanza a Emily, mettendo al primo posto il suo lavoro dopo aver detto che proprio questo suo fare le stava ormai rovinando la vita. Non c’è alcun senso in tutto questo. Fra l’altro, il suo personaggio è un dei più amati e nella prima parte della stagione aveva affrontato una sottotrama davvero interessante e in modo delicato, mentre qui è stata semplicemente egoista, come se fosse regredita come persona.

Il miglior episodio fra questi tre è stato sicuramente il 9, Vacanze romane. Emily rimane sempre un’eterna indecisa e questo suo lato, che prima mi divertiva perché rendeva dinamica la serie, ora mi ha un po’ stancata. Il suo personaggio ha avuto una crescita e dovrebbe dimostrarlo meglio. In questa stagione, infatti, lei impara finalmente a comunicare, sia in francese (con il meritato messaggio di congratulazioni a Gabriel) sia in inglese (con Marcello, dicendogli che vuole lui, che lo preferisce addirittura al lavoro). Il fatto di smettere di fare foto a destra e a manca rivela il suo miglioramento, la sua capacità di vivre finalmente nel presente. La breve storia con Gabriel l’ha sicuramente aiutata molto in questo, ma anche l’amore di Marcello.

La nota veramente positiva è che la serie non mi annoia mai, anche solo per via della scenografia, dei luoghi visitati, della luce e della fotografia. Non sono stata sorpresa dal rinnovo, anzi ne sono stata felice, ma spero che la scrittura della quinta stagione sia migliore, più omogenea e con i personaggi che crescono nuovamente.

Rimanete sintonizzati per leggere la recensione dell’ultimo episodio fatta da me, Giada e Irene!

Voi avete visto la quarta stagione? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

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Erica

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