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Emma Watson al centro del mirino: da Vanity Fair al The Ellen Show

Negli ultimi giorni Emma Watson ha fatto molto parlare di sè e si sa, non è sempre positivo essere argomento di discussione seguendo la filosofia del: “Nel bene o nel male, purchè se ne parli” alla Dorian Gray/Oscar Wilde ma non è questo il caso.

Partiamo dai fatti:

Emma Watson rilascia un’intervista per Vanity Fair con servizio fotografico annesso – realizzato da Tim Walker, noto fotografo dell’onirico, capace di evocare paesaggi fiabeschi e fantastici, al limite con la realtà –  ed il mondo esplode con accuse di varia natura, sottolineando la linea di pensiero sempre seguita e sostenuta dall’attrice: “Meno mostri e più sei sexy perché lasci tutto al potere dell’immaginazione”.

Il tutto avviene, guarda caso, durante la premiazione de “La Bella e la Bestia”, in cui Emma è la protagonista e, naturalmente, questa pubblicità negativa non è di certo un dato positivo, non secondo chi la pensa così, almeno.

Una delle prime persone che ha puntato il dito contro Emma e il suo femminismo è stata proprio una donna, Julia Harley-Brewer, precisamente la famosa giornalista radiofonica del “Telegraph”:

“Emma Watson: Femminismo, femminismo…il divario salariale tra uomini e donne, ma perché non vengo presa sul serio…femminismo… oh ecco le mie tette!”

Beh, bel supporto tra donne, me ne compiaccio proprio, ma ciò che mi lascia esterrefatta è il collegamento tra la foto e il femminismo, in cui Emma crede fortemente e fermamente.

Per chi non lo sapesse, anche se è quasi impossibile dato il suo impegno, la famosa attrice è Ambasciatrice dell’ONU dal 2014 e ha lanciato, insieme all’organizzazione, la campagna a favore delle donne HEforShe, con l’obiettivo di spingere anche gli uomini a battersi per l’uguaglianza dei generi.

Vorrei tanto sapere cosa sia passato per la mente della giornalista quando ha digitato le lettere che hanno poi composto il suo tweet, perchè proprio non riesco a trovare una spiegazione plausibile e che possa riuscire a giustificare, non solo l’ironia di quelle parole, ma anche il mancato supporto tra donne, che, teoricamente, dovrebbe essere alla base di ogni rapporto umano, visto che noi donne siamo spesso oggetto di slut shaming e dovremmo, SEMPRE, seguire la logica del: “Se non ci aiutiamo tra di noi, chi dovrebbe farlo?” e del (s)conosciutissimo motto: “L’unione fa la forza”.

La foto incriminata, se così possiamo definirla, non è di certo un nudo integrale ed anche se lo fosse stato non siamo noi a dover giudicare le sue scelte, adducendo come motivo il femminismo che, di certo, non impone il vestirsi con un abito talare o di doversi coprire dal capo ai piedi lasciando solo intravedere gli occhi e la bocca.

Definire questa foto un topless è anche abbastanza ridicolo, un abito con una scollatura molto profonda avrebbe causato la visione della stessa porzione di pelle e, in quel caso, non credo sarebbe nata una polemica di questa portata mettendo in dubbio anche ciò in cui crede Emma e per cui si è sempre battuta, in tutti i modi possibili (recentemente anche alla “Women’s March”).

Il femminismo riguarda il lasciare libera scelta alla donne, così come avviene per il sesso maschile ed è basato sull’idea, più che giusta e fondata, della parità dei generi ma in un secondo è stata spazzata via dalla concezione che mostrare pelle nuda, non solo sia un danno per il femminismo ma addirittura un elemento contrastante.

DI CHE LIBERA SCELTA STIAMO PARLANDO, ALLORA?

PER QUALE FINTA UGUAGLIANZA CI BATTIAMO? 

Così come gli uomini espongono il loro corpo e le loro “capacità”, sia con foto, video o commenti a dir poco allusivi, basando, il più delle volte, il tutto sul sesso o argomenti affini, anche le donne possono mostrarsi, in caso vogliano farlo ma questo non va contro la ricerca della parità o il battersi per i diritti delle donne, anzi.

Nella stessa intervista Emma a dichiarato di non essere più disposta a fare selfie con i fans, non per mancanza di disponibilità ma per questioni di privacy e sicurezza:

“Per me rifiutare un selfie fa la differenza tra avere una vita e non averla – ha spiegato- Se qualcuno mi fa una fotografia e la posta su internet, in due secondi hanno informato tutti del luogo in cui mi trovo. Possono vedere come sono vestita e con chi sono. Non è giusto che la mia privacy finisca su internet.”

Ma, tranquilli, Emma è sempre stata una ragazza molto dolce e generosa e continua a dimostrarlo giorno per giorno e quindi si dice disposta a sedermi e rispondere a tutte le domande su Harry Potter che avete, ma non posso fare una foto.”

Il riferimento ad Harry Potter sembra fuori contesto ma la sua risposta che, in realtà, mi aspettavo, ci chiarisce ogni dubbio:

“Il riferimento a Harry Potter è presto motivato: “Ho incontrato fan con la mia faccia tatuata sul loro corpo e ho incontrato persone che utilizzano i libri di Harry Potter per affrontare la loro battaglia contro il cancro. Non so come spiegare questa cosa, ma il fenomeno di Harry Potter si muove su terreni completamente fuori dalla norma. Ci ho messo un po’ di tempo ad accettare che non c’è niente di normale nell’essere parte di questo immaginario.”

Peccato che anche questa decisione abbia scatenato l’ira dei fans che vorrebbero tanto una foto con la loro beniamina e attrice preferita ma come potremmo darle torto? La sua serenità deve essere al primo posto, altrimenti si perde anche la magia del momento in cui la incontrerete e non credo sia questo il risultato che cercate.

Naturalmente ci sono delle eccezioni che rendono Emma ancora più immensa:

“Cerco di scegliere con attenzione con chi interagire, perché c’è una bella differenza tra essere semplicemente l’ennesima celebrità avvistata ed essere colei che regala un momento bello. Ai bambini, per esempio, non dico mai di no.”

 

Notizia dell’ultima ora:

Emma, nonostante il tour promozionale per “La Bella e la Bestia” che uscirà nelle sale cinematografiche il 16 Marzo 2017, è riuscita a fare un salto da Elllen DeGeneres per un’intervista e per essere protagonista di uno dei soliti scherzi/prank, ideati da quella straordinaria ed ironica donna che è Ellen.

 

Nel video Emma è alla ricerca di una baby-sitter per se stessa e la vediamo ridere e piangere senza controllo a causa delle istruzioni che deve seguire e delle frasi che Ellen le suggerisce nell’auricolare e che deve ripetere.

Insomma, la dolcezza e la spontaneità sanno sempre come distruggere tutte le polemiche sterili ed ingiuste e come direbbe Hermione Granger riguardo chi apre la bocca esclusivamente per darle aria:

Ecco, invece, come reagisce Emma alle critiche:

WHAT ELSE?

Drammaticamente ironico il fatto che questa “questione” abbia visto la luce qualche giorno prima della Festa della Donna ma ne riparleremo in quell’occasione, statene certi.

Irene

 

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.