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Glee: il finale alternativo con Cory

Oggi 13 Luglio 2017, ricorre il quarto anniversario dalla morte di Cory Monteith, meglio conosciuto come  Finn Hudson in Glee, morto a causa di un’overdose. A questo proposito, vi siete mai chiesti come sarebbe potuta finire la serie se Cory fosse stato ancora vivo?

Secondo Ryan Murphy, produttore di Glee, la serie rischiava di finire proprio a causa della scomparsa dell’ex star, ma la stessa fidanzata di Cory, Lea Michele, nonché sua co-star e fidanzata anche nel piccolo schermo, ha voluto che il progetto di Glee continuasse.

Se così non fosse stato, la serie sarebbe terminata con Rachel, star di Broadway e Finn laureato, insegnante al McKinley High e alla guida del Glee Club. Poi Rachel sarebbe tornata, camminando per i corridoi della scuola e dirigendosi nell’ufficio di Finn avrebbe gridato:” Sono a casa!”.  Queste parole vi suonano familiari? Ebbene si, perché queste esatte parole le sentiamo pronunciare a Rachel nell’episodio The Quarterback, dedicato a Finn.

Chi ha seguito la serie sa che il finale ufficiale è completamente diverso, ma anche se non fisicamente, Finn è comunque presente e tutte le storie narrate nel finale, ci hanno fatto commuovere. Ogni anno non posso non pensare al giorno in cui ho saputo che Cory non c’era più, il mio pensiero è andato subito a Lea, che ha saputo essere forte e andare avanti nonostante tutto il dolore ed è, secondo me, un esempio da seguire. Ci manchi Cory!

                                                                                                                                              Antonietta

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