Gotham – Recensione 2×19
Popolo di Gotham, siamo tornati con una nuova recensione di questa serie tv fantastica ma che in questo ultimo periodo mi sta un po’ deludendo.
Difficile che io critichi Gotham, sopratutto perché al 99,9% mi fisso su qualche psicopatico e del resto me ne frego altamente ma ogni tanto, purtroppo, mi trovo a dover parlare anche della storia e non solo dei miei amori folli.
“Azrael”, come avrete capito dalle righe precedenti, mi ha delusa, non voglio dire che l”episodio non mi sia piaciuto ma rispetto a tutta una serie di episodi al Top, le ultime due settimane sono state un po’ sottotono e hanno spento il mio entusiasmo.
Solitamente lascio Gotham alla fine della giornata, così per chiuderla in bellezza, invece questa volta sono le 20:30 e sto già scrivendo…
Va bene, è giunto il momento di giustificare le mie parole, quindi iniziamo subito a parlare di questo episodio!
Iniziamo con le crisi d’identità di Theo Gallaven, che torna a rompere le scatole della povera gente che ha davvero creduto nel suo non-ritorno.
Il nostro ex sindaco, con lo zampino dell’altro pazzo di Hugo, è convinto di chiamarsi Azrael e vede lo scienziato pazzo come suo padre e padrone, per questo, proprio il filosofo, manda il suo miracolo con un’armatura ridicola ad uccidere Jim Gordon.
“Il filosofo” ormai è stato smascherato da Jim, il suo laboratorio degli orrori non è più un segreto e Hugo è terrorizzato.
Io già non tolleravo la presenza di Hugo, ora non mi potete rimettere Theo, Azrael o come lo volete chiamare… vi prego facciamolo ri morire PERMANENTEMENTE grazie!
Unica gioia personale di questo episodio è il ritorno del mio Ed, se pur ancora detenuto, è comunque riapparso davanti a me, pazzamente intelligente, e il mio cuore è tornato suo per quei pochi secondi.
Con il suo cervello è riuscito a manipolare ogni singolo pazzoide di Arkham riuscendo a gestire tutto e tutti.
Hugo non accetta l’aiuto del mio tesoro ma poi vedendo con quanta facilità ha manipolato tutti gli psicopatici del manicomio, anche il filosofo rimane esterrefatto.
Infatti la chiave per controllare Azrael l’ha fornita proprio Ed, ma era ovvio perché è più intelligente di Hugo e di tutti quanti li dentro.
Lui non è pazzo è GENIALMENTE MALVAGIO!
Il capitano della polizia di Gotham, essendo convinto che un pizzico di sanità mentale ancora esista in quella città, ovviamente non crede a una parola di ciò che ha scoperto Jim e quindi non vuole aiutarlo.
Quando Theo con una spada spaccata lo trafigge però, penso che il dubbio che Jim non sia poi così pazzo, come dire, gli ha sfiorato la mente secondo me.
Spero che si riprenda, mi sta simpatico. Non capisce niente, ma mi piace come personaggio e come carattere.
Comunque ciò non toglie che si sia meritato la pugnalata: continua pure a non crede al mio Gordon!
Torniamo a parlare del mio Ed che testone com’è, vuole scoprire tutti i segreti di Hugo e con l’aiuto degli altri pazzoidi di Arkham, riesce a giungere alle celle degli esperimenti.
Chissà ora come ricatterà Hugo, magari si farà considerare sano e riabilitato per tornare a terrorizzare Gotham?
Speriamo, Gotham senza un pazzoide come te in giro non è la stessa mio caro amore.Altra nota negativa dell’episodio: PINGUINO!
In due episodi non l’ho visto neanche un solo minuto.
Stiamo scherzando?
Ridatemi mio marito e nessuno si farà male, e poi non fategli fare una comparsa ogni tanto, fatelo tornare l’unico e grande “The King of Gotham”.
E riportatemi Fish Mooney per favore, che tra l’altro io ho l’atroce dubbio che sia nelle grinfie di Hugo.
Per chiudere questa recensione parlerei, del piccolo Bruce che diventa sempre più “Batmanesco” e sopratutto viene ispirato dall’armature di Theo, guardatelo era proprio incantato.
Chissà magari sarà proprio un cattivo ad ispirare il costume di Batman?
Ragazzi miei purtroppo non ho altro da aggiungere, questo episodio, come ho detto, è stato un po’ spento, io attendo insieme a voi la prossima settimana per il ritorno della serie bellissima che conosciamo.
-Sara