Grey’s Anatomy – Recensione 16×20

Bentornati sul nostro blog, io sono sempre Simba e vi accompagnerò durante questa recensione della 16×20 di Grey’s Anatomy!

Da dove iniziare? L’episodio, chiamato Sing It Again, non è stato affatto noioso, ANZI. Praticamente sono rimasta in ansia per 40 minuti consecutivi tra tutte le cose belle e brutte che sono successe. Nel frattempo, la cosa principale da scoprire ancora non viene rivelata, e quindi l’ansia aumenta.

Ora, direi di iniziare subitissimo da

RICHARD

COLUI CHE RIMARRÀ SEMPRE IL CAPO (Bailey ti amo).

Vederlo così è veramente qualcosa di straziante, anche peggio di quando è stato folgorato e operato al pancreas. Tutti i più grandi medici del Grey Sloan hanno unito le loro menti per riuscire a capire che diamine succede al boss.

Niente.

Se nemmeno i più grandi dell’ospedale riescono a capire cosa ci sia in lui che non va, cosa ne sarà del nostro Webber? Io sinceramente sin dall’inizio ho pensato fosse Alzheimer, visto il collegamento dello show (e soprattutto di Meredith) a questa malattia, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che quando abbiamo visto Richard in sala operatoria da solo che voleva auto operarsi siamo morti vero? Giuro, mi sono venuti i brividi quando l’ho visto in piedi davanti al tavolo operatorio, e per un momento ho pensato fosse tutto vero, mentre era nella sua mente.

Menomale che Ellis l’ha raggiunto prima che potesse fare qualcosa di azzardato.

“I can fix you.”

Quello che più mi fa specie è che comunque continua a sbagliare i nomi, per questo pensavo Alzheimer o demenza, ma dopo questo episodio sono ancora più confusa di prima.

So solo che ho paura che possa essere qualcosa di davvero grave che nemmeno i nostri eroi potranno curare, anche se con la tenacia di Jackson e Mer sarà difficile, ed ora dobbiamo contare anche DeLuca nel team.

Sono proprio curiosa su dove andranno a parare questa volta, ma la curiosità si mischia all’ansia, perchè abbiamo già salutato il nostro Karev e non voglio proprio dire addio ad un altro membro originale del Seattle Grace.

TOM

Quest’uomo.

Cosa provare se non ammirazione?

Io lo amo proprio, e visto che Teddy non lo vuole datelo a me.

Ma quanto è stato forte e mitico in quest’episodio?

Pensate ad avere di fronte il fratello di vostro figlio defunto, con un bel tumore al cervello e una metastasi nella spina dorsale. E DOVERLO OPERARE VOI.

Ho apprezzato che sin da subito lui si sia tirato indietro, perché è così che dev’essere, e pensate quanto dolore avesse in corpo quell’uomo quando si è trovato con gli strumenti in mano e nel cervello del ragazzo.

(povera Amelia)

Tom è solamente da ammirare, e si merita tutto l’amore del mondo. Anche se sembrava essere sopraffatto dall’ansia, grazie alle parole di Teddy (che per una volta ha fatto una cosa giusta) si è ripreso brillantemente ed ha salvato la vita che un tempo non era riuscito a salvare.

AMELIA E LINK

CI HO SPERATO DAVVERO.

CI STAVO CREDENDO.

Illusa.

Diciamo che all’inizio, quando Amelia ha sentito i dolori la prima volta, pensavo stesse succedendo qualcosa di brutto, visti i precedenti e la volontà di Shonda nel farci soffrire. Il panico mi stava già divorando, ma mi sono subito sentita sollevata quando Amelia ha detto di essere in travaglio, anzi ero piena di emozioni!

Non vedevo l’ora di vedere quei due con il loro pargoletto tra le braccia, ma bisognerà aspettare ancora qualche episodio, visto che in questo c’è stato solo un falso allarme.

Non ditemi che non avete visto la leggera delusione di entrambi i genitori quando hanno scoperto che non era in travaglio…

Sono sicura che saranno entrambi bravissimi quando il bimbo arriverà, e io non vedo l’ora di vederli felici.

P.S: adoro l’amicizia che si sta formando tra Jo e Levi, e penso che Jo faccia davvero bene a distinguere i rapporti lavorativi da quelli privati, è solo così che si riesce a mantenere il giusto equilibrio.

Credo proprio che questa recensione della 16×20 di Grey’s Anatomy sia conclusa, noi ci risentiamo la settimana prossima, e non dimenticate di passare dalla nostra pagina Facebook!

–Miriana