Grimm – Recensione 5×01

Dopo mesi di attesa, finalmente è tornato un altro dei miei telefilm preferiti: Grimm.
La quinta stagione, ci aveva lasciato con un finale che aveva spezzato il cuore di tutti noi: la morte di Kelly e quella di Juliette. “The Grimm Identity” riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati e visto che le disgrazie non arrivano mai da sole, quella che era iniziata come “la notte peggiore” della vita di Nick, si trasforma in “se mi uccidono, mi fanno un piacere”.
Infatti, al danno si aggiunge anche la beffa: Trouble viene rapita e l’imminente parto di Adalinde vede delle compolicazioni, che mettono a rischio la vita del bambino.
Ma andiamo con ordine.
L’episodio, si apre con il rapimento di Trouble e Nick che viene drogato. Con la perdita dei sensi, tanto per continuare sulla via del “la notte peggiore della sua vita”, Nick sogna il funerale di Juliette, seguito da una serie dei loro ricordi.
Ora, Juliette sarà anche diventata cattiva e tutto quello che vi pare ma… chi è che è rimasto impassibile davanti a questa scena?
Ho apprezzato moltissimo la recitazione di David Giuntoli in questo episodio e il modo in cui è riuscito a trasmettere lo stato d’animo di Nick. Chiaramente, il nostro amato Grimm non ha realizzato subito che l’amore della sua vita fosse morto davvero infatti, lo vediamo piangere solo nel momento in cui i ricordi prendono il sopravvento, quasi fino a farlo impazzire.
Comunque, non sono certa al 100% che Juliette sia morta.
Qualcosa mi dice che potremmo rivederla di nuovo.
Se ci fosse proprio lei dentro quella “cella”?
E poi… lui cosa ci fa qui?
Sono molto curiosa di scoprire qualcosa in più di tutta questa storia e della “guerra” che Chevez ha nominato. Chi è questa nuova minaccia che vediamo a fine episodio?

E’ stata una premiere molto soddisfacente a mio avviso, che ha aperto le porte a molte domande.
Ho amato molte cose di questo episodio, tra cui l’amicizia tra Monroe e Nick; ne hanno passate tante insieme e, anche quando gli altri arrivano a dubitare di Nick, Monroe è lì per il suo amico. Un’altra amicizia che ho amato, è quella tra Juliette e Rosalee. Lei è stata l’unica ad esprimere il dolore provocato dalla morte di Juliette e, mentre tutti giustificavano la cosa con un “era diventata cattiva”, “meglio lei che Nick”, si è schierata con la sua amica e con quello che è stata, prima di diventare una Wesen.  Un’altra cosa che ho amato moltissimo è stata una delle ultime scene dell’episodio: quella tra Nick e Adalinde.
Anche loro due ne hanno passate tante insieme: sono passati dall’essere rivali, ad essere complici, ad avere un bambino insieme.
Chiaramente Nick non è ancora pronto a vederla come la madre di suo figlio, in fondo tutto ciò che è successo a Juliette è colpa sua ma, credo che con il tempo le cose possano cambiare.
Per quanto Nick cercasse di tenere un’aria fredda ed indifferente, la sua preoccupazione nei confronti della sorte del bambino era chiara.
Mi è piaciuto molto il discorso che Adalinde ha fatto a Nick e il fatto che abbia capito che il loro bambino avrà bisogno di entrambi e che per il suo bene, dovranno mettere da parte l’odio che da sempre caratterizza il loro rapporto. Quello di Adalinde a mio parere è il personaggio che ha avuto lo sviluppo migliore, tanto da diventare uno dei miei personaggi preferiti nello show.
Ho apprezzato moltissimo anche la scelta del nome e credo che, in fondo in fondo, lo abbia fatto anche Nick.
Pensate che in futuro, tra i due possa nascere qualcosa?
Se Juliette è morta davvero, penso che potrebbe esserci una possibilità…

Come sempre, Grimm non mi ha delusa e non vedo l’ora che arrivi la prossima settimana per saperne di più!
Se la mia recensione vi è piaciuta, vi do appuntamento alla prossima settimana! 😉

Veronica.